<div class="gmail_quote">Il giorno 12 luglio 2011 11:12, Federico Ravasio <span dir="ltr"><<a href="mailto:dark.raziel.lok@gmail.com">dark.raziel.lok@gmail.com</a>></span> ha scritto:<br><blockquote class="gmail_quote" style="margin:0 0 0 .8ex;border-left:1px #ccc solid;padding-left:1ex;">
Cavalcando l'onda della massima paranoia: quali sarebbero queste gravi conseguenze sulle persone che condividono 'sti dati "sensibili" con g, fb, ecc.?<br></blockquote><div>Provo a dire la mia.<br> <br></div>
<div>Il concetto di ciò che riteniamo "dati sensibili", al di là delle definizioni legali, può cambiare per ognuno.<br>La questione sostanziale è la possibilità, aggregando le informazioni che metti nel contenitore, di capire chi sei, che gusti hai, come la pensi, ecc... E questo consente a chi aggrega i dati di fare diverse cose, alcune lecite e che magari ci fanno anche comodo: mi consigli il film da vedere, il ristorante dove cucinano bene i cibi che preferisco, ma anche tante altre che mi fanno anche paura: tipo capire i miei orientamenti sessuali, religiosi o politici, la mia condizione economica o di salute, ecc...<br>
Aggregando le informazioni puoi capire chi sono e quindi i miei dati sensibili anche senza che io li inserisca esplicitamente:<br>potrebbe accadere che la tua compagnia assicurazione ti rifiuti il rinnovo della polizza sulla salute/vita perchè qualcuno gli ha venduto il tuo profilo dal quale risulta che siccome ti piace praticare sport estremi, che cambi spesso patner sessuale e che forse hai il diabete (una volta su FB hai chiesto dove trovare una farmacia aperta per comperare l'insulina per un tuo amico) allora sei un soggetto a rischio e quindi da non assicurare.<br>
La raccolta di informazioni viene fatta da sempre ma i sistemi informatici la rendono più rapida, efficace, semplice e, regalando servizi gratuiti, più pervasiva al punto da rendere l'utente stesso contento di fornire informazioni personali.<br>
Non credo utile demonizzare nessun servizio, però il problema della privacy esiste e soprattutto è importante che tutti siano consapevoli di quello che fanno e che sia chiaro se FB, G+, e gli altri usano o no le informazioni che ci mettiamo.<br>
Poi a ognuno la scelta di starci o meno, alle loro condizioni, purchè siano chiare.<br><br></div></div>-- <br>Riccardo (via web)<br>