LinuxDay 2004: non è mai troppo presto? (lungo)

Massimo Masson massimo@mail.studiomasson.it
Mer 9 Giu 2004 00:38:14 CEST


Rispondo a più mittenti assieme.


lsalce@tiscali.it ha scritto:
[...]
> senza contare che sono occasione di crescita non solo per chi assiste
> ma anche per chi propone l'argomento...

Brava! Hai perfettamente ragione! Anche questo è un'aspetto molto 
importante!

> L'idea e` di tenere d'occhio entrambi gli aspetti.

Quel che credo anche io...

[...]

> Come deve essere fatto un evento che faccia capire all'utente come si fanno
> con linux le stesse cose che si fanno con Windows? Perche' mi rendo conto
> di non riuscire ad immaginarlo (almeno diversamente da come e` stato finora)
> e un esempio mi aiuterebbe...

Devo dire che la tua considerazione è illuminante: se sul fronte 
"newbies" non è corretta la passata impostazione, come dovrebbe essere 
quella corretta? Anche io gradirei degli esempi, per capire meglio.


***

Giovanni A. D. ha scritto:
[...]
 > Secondo me il LinuxDay e' un giorno dedicato a chi usa Linux.. per cui
 > non deve necessariamente essere rivolto a chi non conosce Linux.. anzi.

In effetti, si corre il rischio di guardare indietro e non vedere quel 
che c'è davanti. Meglio guardare in entrambe le direzioni.

[...]

 > Inoltre, visti i tempi, e' sicuramente importante sfruttare il LinuxDay
 > per parlare anche delle minacce che incombono sulle liberta' digitali:
 >
 > - brevetti software
 > - Trusted-PC / NGSCB
 > - (forse) internet explorer+xaml
 > - etc.
 >
 > Credo quindi che sarebbe da pensare ad un LinuxDay con iniziative:
 >
 > - dedicate a chi vuol avvicinarsi a Linux
 > - dedicate a chi usa Linux
 > - dedicate ad entrambi (ad es. speech informativi sulle liberta'
 > digitali e l'open source come detto sopra)

Ottimi spunti!

[...]

 > c'e' da dire che si potrebbe anche organizzare l'evento in piu' giornate
 > o meglio preparare delle giornate quasi subito dopo il LinuxDay per
 > battere il ferro fin che e' caldo.

In effetti, proprio con il LD dell'anno scorso si voleva proporre al 
"grande pubblico" delle giornate di approfondimento già progettate. 
Purtroppo, l'aver iniziato tardi a pensare a queste cose ha portato ad 
un frugale annuncio che s'è disperso nel nulla. Tuttavia su questa 
impostazione sono state proposte ZopeDay e Diavoli & Pinguini.
Quest'anno se ne sta discutendo ben prima, e le premesse sono interessanti.


 > ..imho e' sbagliato presentarci alla gente come se facessero un 
favore a noi ad usare Linux!

Sottoscrivo in toto! Questa è una cosa importante da ricordare. Siamo 
noi (tutti, ed assieme) che ci accresciamo, non è che dobbiamo cercare 
solo di "far crescere" (bruttissima locuzione) altri.

> si' ma intendevo che il linux day e' di un solo giorno poi pero' che ci siano degli altri eventi organizzati dal blug nei giorni o settimane successivi..

Evvai! alla fine ci arriveremo! Se non altro, rispetto all'anno scorso, 
il problema viene discusso molto più in anticipo... :)

***

William T. Mann ha scritto:
[...]
 >>Su questo sono totalmente d'accordo con Micky! Se linux è solo un
 >>emulatore libero di Windows, allora l'originale sarà sempre meglio, più
 >>avanti, e più "bello"...
[...]
 > Il punto è un altro: se uno non ha mai usato Linux è ovvio che se gli 
faccio
 > vedere come si compila il kernel, per esempio, manterrà la sua idea che
 > utilizzare Linux è troppo difficile. Invece se gli faccio vedere 
PRIMA che

Infatti negli ultimi due ld abbiamo escluso totalmente argomenti del 
genere. S'è parlato di openoffice, browser e posta elettronica, 
filosofia del software libero ed altre cose del genere. Poi abbiamo 
fatto vedere l'installazione di una Mandrake alla fine.

Quando ho parlato di Zope, invece, non ho certamente spiegato come si 
configura un client di posta elettronica, ma di una serie di cose 
curiose (non pretendo interessanti) per un pubblico "selezionato", nel 
senso che di base doveva capire di suo il significato della locuzione 
"web application server".
Target diversi, nessuno dei due "sbagliato" o "giusto". Solo diversi...

Infatti quel che dicevo subito dopo nella mia mail conferma il tutto, 
che tanto diverso da quanto affermi tu non è:

 >>Certo, se mi dici che dov'è possibile è meglio semplificare la vita sono
 >>d'accordo, [...]

 > Credo che si deve decidere per bene lo scopo di ciò che vogliamo 
fare. Io

E' questo lo scopo del thread: decidere se focalizzare tutto su un 
punto, come già provato, o se estendere le nostre ambiziose mire anche 
verso altri.

 > personalmente non credo che possiamo forzare la gente a pensare in modo
 > diverso nè che dobbiamo educarli per farli approfondire il S.O. ma di 
essere
 > disponibile per dare una mano a tutti in un modo che vada bene per il 
livello
 > che ha il bisognoso.

Personalmente non ho intenzione di forzare nessuno a fare o non fare nulla.
Quel poco che posso fare, dal canto mio, è far vedere il "mio" modo. Se 
piace bene, se non piace bene uguale. Non ne va e non ne viene nulla...


 > (circa): non dico che il LUG dev'essere per un particolare target ma 
dico che
 > gli eventi dovrebbero essere per un singolo target per evitare 
confusione.

Se gli obiettivi sono chiari (sessione base: stanza/chioschi "per di 
qua", sessione intermedia: stanza/chioschi "per di la") non vedo il 
problema. Piuttosto, forse siamo noi che non siamo ancora abbastanza 
bravi per gestirlo. Ma, fortunatamente, se la voglia c'è si impara...

 > Inoltre io non credo che il Diavoli e Penguini sia riuscita 
particolarmente:
 > io ho avuto dei commenti che era troppo tecnico per chi si doveva 
avvicinarsi
 > a Linux e che non gli era servito molto a scegliere una particolare
 > distribuzione, anzi, ma che forse questi sistemi non faceva per loro. 
Forse
 > io avevo capito male lo scopo dell'evento.

Sicuramente delle incomprensioni ci devono essere state, fin dall'inizio 
e ripetute purtroppo a ridosso della fine.

Tuttavia io dissento clamorosamente sulla tua affermazione, almeno per 
quanto mi riguarda. Per me è stata un'esperienza estremamente positiva, 
ho potuto illustrare l'architettura di FreeBSD a due competenti 
debianisti che mi sono stati volentieri ad ascoltare. Poi sono arrivati 
gli amici "venessiani", ci sono state domande e via dicendo.
Ad onor del vero, le domande erano anche più tecniche di quanto potessi 
aspettarmi, ed è stato bello "lavorarle" live. Ad esempio, mi avevano 
chiesto dversi dettagli del sistema dei ports, cose non certo base, o se 
esisteva il software per la rete appletalk. Ovviamente, non sapevo la 
risposta ma ci siamo arrivati assieme, usando gli strumenti di bsd, e 
siamo stati tutti contenti.
Sono convinto che se il livello fosse stato ancor più base di quanto non 
sia stato, l'interesse per questa cosa sarebbe sceso a zero...

Ovvio che non proporrei queste cose ad un utente che accende un piccì 
per la prima volta.


***

Micky Del Favero ha scritto:
[...]
 > ma allora passiamo alle cose più avanzate visto che gli scorsi anni
 > abbiamo fatto le parti facili, no?
 > Se continuiamo con le baggianate quando presenteremo le cose più
 > avanzate?

La mia proposta partiva proprio dal fatto che avrei personalmente voglia 
di fare anche altro, e vedo che ci sono anche altri che la pensano così.

In conclusione:

Se già noi, che non siamo numerosissimi, ci stiamo raggruppando in 
cluster con target-ideali differenti, ritengo che anche il pubblico 
possa trovare maggior soddisfazione con delle proposte più ampie e 
variegate, a diversi livelli.
Non necessariamente tutte lo stesso giorno ma, mi piace ricordarlo, 
quello che proporremo al linuxday (anche come programma di ulteriori 
interventi) avremo la possibilità di dirlo a tante persone tutte assieme...

Buona notte,
Max.


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