[CLUG] Internet & Cloud Computing

Dario Lesca d.lesca@solinos.it
Ven 31 Lug 2009 13:20:08 CEST


Interessante analisi sul famigerato e avveniristico "Cloud Computing",
http://punto-informatico.it/2686470/PI/Commenti/cassandra-crossing-nuvola-nera-inganno-del-cloud-computing.aspx
(Leggete anche i commenti, alcuni interessanti)

Bestia nera da evitare assolutamente?, oppure da gestire con
consapevolezza (scelta consigliata):

Io aggiungo (IMHO), ed estendo il raggio d'azione a tutta Internet, che
l'unico modo per gestire efficacemente e in modo socialmente utile, (per
il bene della maggior parte della popolazione mondiale) l'evoluzione di
Internet non è evitarla o contrastarla ma "accoglierla" e utilizzarla
con consapevolezza.

E posso affermare, per acquisita esperienza personale, che questa
"consapevolezza" si chiama "Open Source" o "Software
Libero" (OpenOffice, Linux, BSD, Firefox, Thunderbird, ecc) e
soprattutto Server "fatti in casa", sui quali, utilizzando soluzioni
Open Source, far girare tutte le applicazioni necessarie a noi, alla
nostra famiglia e alla Nostra Azienda.

Internet è la connessione tra tutti noi, il primo metodo che l'umanità
ha per essere in contatto coi propri simili in tempo reale.
non so dire se questo sia un bene o un male, ma tant'è ....

Una (esagero) telepatia rudimentale se volgiamo: vi fidereste voi di una
"telepatia" che per funzionare dovesse passare per Google o Microsoft?
Io no, non la userei fino a quando tutto il flusso telepatico, tra me e
un altro, fosse in mio controllo.

E invece dai Telefonini, dai di Skype!, dai di Gmail!, Dai di Facebook &
C, dai di Hosting su Chicchesia, dai di Blog su PincoPallino, ecc ....
Ma caspiterina! volete condividere foto o esperienze? ma tiratevi su un
Joomla o Drupal o un WordPress in Linux su un vostro serve in casa!
(tanto l'IP lo avete, e se è dinamico vi registrate su dyndns) .. o in
un posto fidato, o se avete bisogno di banda, in una server farm
(housing).

Gli strumenti ci sono. Tutti.

Solo che non sono (guarda caso) "sponsorizzati" e illustrati.
Coma mai? semplice:
     A. Non fanno girare soldi.
     B. Tolgono fatturato a chi fa girare soldi.
     C. L'Open Source non è legato a società "multinazionali"
     D. L'Open Source non fa propaganda.

In pratica tutto c'e' già, ma te lo devi fare tu.
Si, tu (per soluzioni personali), oppure tuo figlio/a (per soluzioni
famigliari), oppure un "dipendente" (per le soluzioni aziendali).
Non serve pagare consulenti informatici per "Farselo Fare", tuttalpiù
dovrai pagare consulenti informatici "per insegnarti a farlo", che è ben
diverso.

E qui sta il problema:
La voglia di fare in ognuno di noi: sta scemando ...
Basta piangersi addosso e aspettare che il "potente" o "l'evangelista"
di turno ci indichi la strada: bisogna rendersi consapevoli di ciò che
ci circonda e soprattutto "Fare" (la dice bene Paolo Barnard su questo
"Fare").
Magari a volte anche sbagliare (che poi è l'unico modo per imparare).
E se sbagliare non è molto produttivo e lo vogliamo evitare, usiamo
l'alternativa: Condividere le Esperienze. Quelle "sbagliate" o da
evitare, ma soprattutto quelle Positive.

Questo, è quello che fa il mondo dell'Open Source.

Tu prendi un software o un idea e la usi. Se la migliori, la
ri-condividi, e tutti ne traggono benefici. Magari succede che la tua
piccola miglioria era il tassello che serviva ad un altro utilizzatore
per produrre a sua volta una Grande miglioria, ecc....

In pratica: "Non servono soluzioni Perfette ma Perfettibili."

Ma secondo voi cosa comporta un modello del genere? non certo avere
sempre lo stesso prodotto/idea uguale o peggiore nel tempo.

Piuttosto si otterranno diversi benefici, su diversi fronti:
     A. Persone sempre più motivate a ricercare il meglio per se e per
        gli altri
     B. Crescita, con conseguente soddisfazione, personale di ogni
        singolo individuo.
     C. Idee e Prodotti sempre migliori.
     D. Deriva naturale di prodotti obsoleti o inutili
     E. Tante alte che mi verranno in mente poco dopo aver postato....

Il guadagno che si trae contribuendo all'uso e alla produzione di
prodotti Open Source è dato dalla NON spesa per l'acquisto di materiale,
brevetti, servizi, ecc. Close Source e soprattutto dalla autonomia (mi
posso correggere gli eventuali errori) e affidabilità (piano piano il
prodotto migliora) che i prodotti Open source ci possono garantire.

Quindi ben venga il nuovo servizio di Google o Microsoft che, per
esempio, ti visualizza la e-mail in 3d e te la fa ruotare sotto il
naso, .... l'importante è che lo strumento che lo fa e l'idea che ci sta
dietro, siano rilasciati con una licenza Open Source.
In questo modo, chi la soluzione la prodotta può anche venderla in
qualche modo, e chi la vuole utilizzare può decidere come farlo: se
ricompilarsi il tutto (magari modificando qualche cosa) oppure usare
quella già pronta a pagamento.

Ciao a tutti.

-- 
Dario Lesca <d.lesca@solinos.it>



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