[Tech] apt vs up2date

Marco Ermini markoer@usa.net
Gio 17 Lug 2003 23:52:14 CEST


On Thu, 17 Jul 2003 17:00:39 +0200, Franco Vite <franco@firenze.linux.it>
wrote:

[...]
> > Si, certo, IMHO, per come e' strutturato, la tecnologia che usa, e per
> > come risolve le dipendenze. Oltretutto, e' basato su RPM, che e' uno
> > strumento molto affidabile ed ormai estremamente testato.
>  
>  e qui la discussione entra nel meraviglioso modo delle "guerre di
>  religione" (dove, ovviamente, emacs é di molto superiore a vi... :), e
>  quindi si fa oziosa.

emacs e vi sono incomparabili, perche' uno e' un sistema operativo in cui
manca un editor ;-) e l'altro e' un editor.

Anche atp ed rpm sono incomparabili, bisogna comparare apt ed up2date.
Casomai si possono comparare dpkg e rpm. Ma ritengo che sia un'operazione
difficile da fare, impossibile per me, onestamente.


[...]
>  cose facilmente ottenibili con debian, visto che:
> 
>  - ha un sistema di aggiornamento di sicurezza che, ovunque ne abbia
>    sentito parlare, viene considerato il migliore del campo
>    (http://www.debian.org/security/);

Questo periodo non significa nulla. Tutti dichiarano se' stessi come i
migliori del campo nella security, persino Microsoft :-)



>  - permette di avere una distribuzione stabile e rocciosa ma anche una
>    aggiornatissima con tutte le ultime uscite, sia lato desktop che lato
>    server. e pure una di mezzo!
>    il tutto senza dover uscire dall'"ufficialitá" della distribuzione.

Ma non puoi copiarti i CD con le man page di ls ;-)

A parte le ca**ate ;-) se e' vero che non esci dall'"ufficialita'" e'
anche vero che ci sono larghe branche di pacchetti che non vengono mantenuti
o mantenuti poco, quindi la differenza con l'usare un repository di terze
parti (non ufficiale) si assottiglia molto. In questo senso e' altamente
preferibile dire "questo limitato set di pacchetti e' ufficiale" e
restringere il campo. Almeno: a livello professionale DEVI farlo; a livello
"amatoriale" puoi permetterti di avere anche pezzi di distro non aggiornati.

E' anche per questo che Debian non e' certo famosa per avere a disposizione
le ultimissime uscite...

Ti faccio un paio di esempi recenti: mentre tu hai dovuto smanettare a
manina col kernel 2.6 (assolutamente beta e quindi improponibile al
pubblico) per avere thread piu' veloci, con RedHat 9 avresti avuto un kernel
con NTPL da mesi, assolutamente sicuro e testato. Oppure: devi installare un
server con controller megaraid; secondo te quanti utenti Debian hanno questa
necessita' tutti i giorni? seppure il Linux sia lo stesso (e lo sottolineo,
Linux e' sempre Linux), mettere RH e' semplice, Debian un casino.

Ora, il problema non e' cosa e' meglio o peggio, o cosa puoi fare o meno con
Debian. Si puo' fare tutto con tutto (pensa che esistono hosting su
Windows!!!), il fatto e': cosa e' meglio per i tuoi scopi.

"A livello professionale Debian e' molto meno affidabile di RedHat". Questa
affermazione puo' essere falsa se sei un appassionato di Debian e non
conosci RedHat, ma nel caso del "joe admin" e' - in media - vera.

Poi ci sono indubbiamente elementi di personalita', storia individuale, idee
ecc. che si sovrappongono agli scopi tecnico-pratici e che non sono
secondari.

Restando pero' sul lato tecnico, direi che RedHat e Debian sono in qualche
modo complementari. Personalmente uso Linux anche e soprattutto con scopi
professionali, quindi utilizzare RedHat e' sempre stata la scelta migliore
(vuoi perche' i bugfixing di security sono quasi istantanei rispetto alla
media del mercato, vuoi perche' e' la piu' testata su certo hardware, vuoi
perche' per usi professionali e' la piu' pratica). Con Debian ho sempre
avuto qualche difficolta', sono arrivato una volta a dover rimediare ad
un'installazione disastrosa di un "appassionato" che voleva installare
Oracle su Debian - purtroppo le stored procedure non funzionavano... ho
dovuto necessariamente razzare tutto e mettere una versione supportata di
RedHat.

Chiaramente RH ha sempre detto che il focus e' "sostituire Unix con Linux
nelle aziende". Si stanno spostando solo ora sul desktop (tra l'altro con
grandi risultati come BlueCurve, che integra GNOME e KDE). Personalmente
apprezzo molto anche chi esprime chiarezza nelle intenzioni ed e' da anni
coerente con una certa linea.


> > E' per questo che sono nati e si stanno moltiplicando repository
> > alternativi, che pero' debbono essere per forza fatti con apt e non con
> > up2date, perche' up2date e' una tecnologia proprietaria (almeno credo).
>  
>  quindi apt é superiore a up2date, mi par di capire.

No, non ho mai detto questo (non mettermi in bocca certe cose, senno'
perdo la mia reputazione di redhattista mascherato ;-). Io ho detto (lo
ripeto): up2date non e' utilizzabile a livello "amatoriale", perche' e'
un'applicazione di tipo professionale, customizzata per i clienti di RedHat.
Se tu non vuoi essere cliente di RedHat, non ha senso che usi up2date, se
non per i security fixing. Con up2date e' molto difficile (per adesso, che
io sappia, non si puo') utilizzare repository di terze parti. Con apt e'
semplice.

Quindi, via via che apt per rpm migliorera', sara' sempre piu' utilizzabile.

Sottolineo anche che il titolo del thread e' improprio, perche' io uso SIA
apt SIA up2date. Anzi, i repository per apt richiedono la presenza della
distro originale sul server e degli updates.


ciao

-- 
Marco Ermini
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