<html><head></head><body><div><br></div><div>«Sospendiamo la privacy»<br></div><div><br></div><div>Pandemia e guerra rendono la privacy un diritto rinunciabile?<br></div><div><br></div><div>L'edizione estiva 2022 di e-privacy si svolgerà<br></div><div> nei giorni 16 e 17 giugno, online ed in presenza a Firenze<br></div><div>Tutti possono presentare un intervento a e-privacy!<br></div><div>Aspettiamo anche il tuo entro il 20 maggio <br></div><div><br></div><div>Facci sapere che interverrai con una testimonianza cliccando qui<br></div><div><a href="https://e-privacy.winstonsmith.org/e-privacy-XXX-proposta.html">https://e-privacy.winstonsmith.org/e-privacy-XXX-proposta.html</a><br></div><div>o segui le istruzioni su questa pagina:<br></div><div><a href="https://e-privacy.winstonsmith.org/">https://e-privacy.winstonsmith.org/</a><br></div><div><br></div><div>E fu pandemia, e poi fu guerra, e mai mancò chi volle sospendere la privacy,<br></div><div>come durante gli attacchi terroristici, come in ogni altra occasione che abbia<br></div><div>disturbato la quiete pubblica.<br></div><div><br></div><div>Non solo; anche le pubbliche amministrazioni hanno "beneficiato" di un decreto<br></div><div>per cui non sono più vincolate a trattare dati solo in forza di una norma<br></div><div>stringente, ma sono libere di trattare i dati personali, purché il trattamento<br></div><div>avvenga per "dimostrata pubblica utilità*".<br></div><div><br></div><div>Va bene allora: sospendiamo la privacy! Ma quando? Quando è giustificato il<br></div><div>venire meno quello che è un diritto già alquanto instabile e malamente<br></div><div>riconosciuto anche in tempo di pace e di salute.<br></div><div><br></div><div>La privacy non ci ha mai definito come corpo sociale. Questa "privacy per<br></div><div>tutti", sempre sul punto di essere resa opzionale, per eccezioni che<br></div><div>diventano normalità.<br></div><div><br></div><div>Si può dire: avete vinto! Cediamo subito le armi che ci avete fin qui concesso<br></div><div>senza mai molta convinzione. Ma diteci almeno quando accadrà, quando il popolo,<br></div><div>come lo schiavo (e la donna) dell'antica Grecia e di<br></div><div>Roma, non avranno più questo loro diritto, troppo facilmente alienabile e troppo<br></div><div>spesso alienato.<br></div><div><br></div><div>Mentre si stava facendo strada una nuova sensibilità verso il furto dei nostri<br></div><div>profili online, che fino ad oggi i poteri pubblici hanno permesso ai grandi<br></div><div>della rete, oggi questi stessi poteri, di fronte a "normali emergenze", hanno<br></div><div>avocato a sé ogni potere.<br></div><div><br></div><div>Il pendolo della libertà marcia ora all'indietro, diretto verso il polo dello<br></div><div>strapotere pubblico.<br></div><div><br></div><div>Sono miserevolmente finiti i tempi di pace e di sicurezza, dati per acquisiti da<br></div><div>un patetico ottimismo individualista, che solo qualche anno fa imperava. La<br></div><div>Storia, di cui eminenti commentatori avevano garantito la fine, si è ripresa la<br></div><div>scena di un mondo che si vorrebbe meccanismo scientifico, ed invece è solo e<br></div><div>sempre un groviglio di ragioni politiche, prevalenti rispetto alla civiltà e<br></div><div>alla conoscenza.<br></div><div><br></div><div>Ci arrendiamo. Sì: molliamo. Rinunciamo alla privacy, per ottenere così almeno<br></div><div>la sicurezza.<br></div><div><br></div><div>Sappiamo che non per mano del potere di oggi otterremo la privacy. Quando<br></div><div>allora?<br></div><div><br></div><div>Il ruolo del Progetto Winston Smith, e di tutti gli amici che vorranno con noi<br></div><div>partecipare al ventennale di questo indomito convegno, è di ricordare al potere<br></div><div>il senso della sua esistenza al servizio dei cittadini. A questo abbiamo<br></div><div>dedicato venti anni e trenta edizioni passate, e, se riusciremo, dedicheremo<br></div><div>tutte quelle future.<br></div><div><br></div><div>Dopotutto, se siamo durati vent'anni, potremmo durarne almeno altri venti. ..<br></div><div><br></div><div>E se non lo facciamo noi, chi altri?<br></div><div><br></div><div><br></div><div>Il convegno<br></div><div>Sin dal 2002 ad e-privacy si sono confrontate le tematiche di un mondo sempre<br></div><div>più digitale ed interconnesso, nel quale le possibilità di comunicazione ed<br></div><div>accesso alla conoscenza crescono continuamente, come pure crescono le<br></div><div>possibilità di tecnocontrollo degli individui sin nei più intimi dettagli.<br></div><div>L’approccio è interdisciplinare; dagli specialisti in informatica ai legali che<br></div><div>si occupano di nuove tecnologie, dagli psicologi agli educatori, dagli operatori<br></div><div>privati a quanti operano nel settore pubblico ed istituzionale.<br></div><div><br></div><div><span></span></div><div><br></div><div><span></span></div><div><br></div><div><span></span></div><div><br></div><div><span></span></div></body></html>