[Flug] resoconto linuxday

Paolo Palmerini paolo.palmerini@cnuce.cnr.it
Lun 3 Dic 2001 09:21:33 CET


Ciao a tutti. 

vi scrivo alcuni commenti sul Linuxday. 

La prima e piu' importante osservazione da fare e' che la giornata di
sabato e' andata molto bene! innanzitutto perche' la partecipazione e'
stata elevata: abbiamo raccolto circa 100 schede di iscrizione, e non
tutti si sono iscritti, oltre ad un certo numero di persone che hanno
dovuto rinunciare a partecipare per impossibilita' fisica di entrare nella
sala. A quanto pare dai resoconti degli altri LUG, la situazione e' stata
simile in tutte la altre citta'. Questo ci dice, come qualcuno ha
giustamente osservato a fine giornata, che i tempi sono cambiati e
l'interesse per linux e il mondo open source e' notevolmente cresciuto
negli ultimi due anni. e non solo perche' il popolo degli smanettoni e
fanatici sia cresciuto numericamente (forse anche, un po'), ma perche' le
persone iniziano a vedere le grandi potenzialita' espressive della
filosofia "open source", anche in campo non prettamente informatico.
Commenti sparsi, rubati fra la gente: "Bellisimo, potrei usarlo per 
scrivere le mie sceneggiature!". Oppure (un insgnante): "Mi piace 
l'idea dei progetti "Open". Io adesso ho un'idea, e come faccio a farla
diventare un progetto?". Lo *strumento* resta finalmente tale e davvero
(forse) per la prima volta, vediamo tutto quello che si puo' realizzare 
*per mezzo* dello strumento, senza esserne schiavi.  

Sulla base della breve discussione che c'e' stata alla fine della
giornata, credo che sia possibile affermare che e' anche aumentata la
disponibilita' ad "avventuarsi" nel mondo linux, soprattutto da parte di
enti pubblici e scuole. Qui pero' incontriamo il primo problema: sono
ancora poche le persone con una preparazione tecnica adeguata a rispondere
alle esigenze ad esempio di un singolo che voglia "passare a linux" o di
una biblioteca o scuola o associazione, che vogliano ristrutturare la
propria infrastruttura informatica. I "tecnici" sono pochi e gia'
subissati di richieste e lavoro. La comunita' linux ha lavorato negli
ultimi anni per far venire prima appetito e poi fame. adesso devono dare
da mangiare. Oppure, insegnare a cucinare.

Il secondo stimolo che ci viene dalla giornata di sabato e' proprio
questo: il lavoro c'e', e ce n'e' tanto, ma mancano le persone. Il passo
da fare adesso e' quindi nella direzione della formazione. ma non solo
tramite corsi e seminari, che pure servono e dovranno essere ancora fatti.
Penso a una sorta di "bottega artigiana", professionisti che lavorano
insieme ad apprendisti i quali saranno poi in grado di continuare
autonomamente il lavoro, prendendo a loro volta altri apprendisti.  Il
punto cruciale e' che la formazione di nuove persone sia parte integrante
dell'attivita' lavorativa. questo non permettera' alla "bottega" di
prendere commesse da telecom, ma per gli enti no-profit potrebbe essere
una buona occasione per avere un lavoro fatto e una persona formata e in
grado di continuare a seguirlo. La disponibilita' del Comune ad accogliere
giovani tecnici in "stage" formativi, potrebbe poi essere un contributo
interessante in questa direzione.

Tornando alla giornata di sabato, altra nota positiva e' stata la qualita'
degli interventi. a parte la precisione svizzera nelle durate, che pure e'
apprezzabile sempre, il livello delle relazioni a mio avviso e' stato
notevolmente alto. questo per la competenza tecnica degli oratori e per la
capacita' dimostrata di sapere comunicare in modo semplice concetti e
tecniche non banali. ma anche per lo spirito di collaborazione che c'e'
stato durante la preparazione dei talk, a cui tutti hanno dato un
contributo con "supervisioni incrociate" e condivisione di commenti e
correzioni. Proprio questa collaborazione e disponibilita' credo che
sia una ricchezza importante del flug, che difficilmente si trova altrove. 

infine: cosa poteva essere fatto meglio? ho avuto l'impressione che
sarebbe stata apprezzata una sessione dimostrativa, magari (in spazi e con
risorse diverse) tipo piccoli "chioschi" dove uno puo' provare
diretamente. inoltre alcuni "conforti" alimentari nelle pause sarebbero
sicuramente stati opportuni, soprattutto a pranzo, quando si sarebbe
potuto sfruttare il tempo della pausa per continuare a parlare in forma
privata. 

mi fermo qui. ho gia' scritto tanto. spero che ci siano altri commenti. 
ancora saluti e grazie e tutti per la bella giornata di sabato.
p.





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