<br><div><blockquote class="gmail_quote" style="border-left: 1px solid rgb(204, 204, 204); margin: 0pt 0pt 0pt 0.8ex; padding-left: 1ex;"> I due appuntamenti, intitolari rispettivamente<br>"<a href="mailto:Linuxgirlz@opencafe.it">
Linuxgirlz@opencafe.it</a> e software open source" e<br>"<a href="mailto:Linuxgirlz@opencafe.it">Linuxgirlz@opencafe.it</a> Libere in Rete", prenderanno il via a partire<br>dalle 21 presso lo stand Recombinant Women e hanno un duplice scopo:
<br>parlare di ciò che le donne fanno nel mondo dell'informatica libera e<br>alle donne che potrebbero essere incuriosite ma ancora non vi si sono<br>avvicinate. </blockquote><div><br> Domanda: ma c'era proprio bisogno di una manifestazione del genere? Voglio dire: un utonto è un utonto e un programmatore è un programmatore, che sia uomo oppure donna, l'informatica è ibrida, vale più un nickname che un nome-cognome, fatto sta che le bimbe hanno il bisogno sfegatato e viscerale di sentirsi "diverse", importanti, emancipate e ..... indispensabili.
<br>Confesso che eventi del genere non mi trovano per niente solidale, non per l'argomento in sè, ma per quello che pretendono di rappresentare.<br>Di questo passo ci faranno una manifestazione per rivendicare il diritto di usare il PC del marito!
<br><br>Se poi vogliamo buttarla sulllo spiritoso: ma che sul serio le donne sanno installare brubbuntu? Ovvìa, facciamo i seri, se poi sono come questa: <a href="http://www.funpic.hu/files/pics/00004/00004505.jpg">http://www.funpic.hu/files/pics/00004/00004505.jpg
</a> allora le cose cambiano :-)<br></div></div><br>