<br><br><div class="gmail_quote">Il giorno 04 maggio 2010 12.25, Niccolo Rigacci <span dir="ltr"><<a href="mailto:niccolo@rigacci.org">niccolo@rigacci.org</a>></span> ha scritto:<br><blockquote class="gmail_quote" style="border-left: 1px solid rgb(204, 204, 204); margin: 0pt 0pt 0pt 0.8ex; padding-left: 1ex;">
<div class="im">On Tue, May 04, 2010 at 11:46:24AM +0200, Lapo wrote:<br>
><br>
> La scuola non e` in grado di far entrare persone sconosciute!<br>
<br></div></blockquote><div>Allora proviamo a capire questi poveri professori che sono sottopagati e non stimolati a tal punto che cominciano odiare proprio lavor, che poi sono anche burocratizzati al massimo, privi di iniziativa e terrorizzati da eventuali conseguenze negative di qualsiasi tipo. Ci sono anche eccezioni, bisogna cercare quelli ;-) come complici.<br>
</div><blockquote class="gmail_quote" style="border-left: 1px solid rgb(204, 204, 204); margin: 0pt 0pt 0pt 0.8ex; padding-left: 1ex;"><div class="im">
<br>
</div>Quando hanno fatto gli incontri di orientamente all'Università<br>
sono entrati genitori, fratelli degli alunni, giornalisti (visto<br>
sul TG3). Come hanno fatto?<br></blockquote><div><br>Altro giorno i genitori della scuola di mio figlio hanno assistito a una lezione aperta di informatica. La maestra ha chiesto al presidente del circolo scolastico con una lettera e ha ottenuto il permesso, una specie di deroga. C'è sempre un modo di fare le cose.<br>
<br>Un consiglio: Se parlate con i dirigenti, non proponete subito le soluzioni dicendo "di la hanno fatto questo questo e quello". Chiedete li più tosto come si può fare , proponendo da lontano " ma se ci fosse un tipo di permesso " ...Insomma vedrete che saranno poi loro a dirvi come fare. Ricordiamoci che la scuola è la casa loro o la considerano tale.<br>
<br>Vladi</div></div>