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Il giorno 12/ago/2013 11:06, "Tommaso Visconti" <<a href="mailto:tommaso.visconti@gmail.com">tommaso.visconti@gmail.com</a>> ha scritto:<br>
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> Il giorno 12 agosto 2013 10:59, Torello Querci <<a href="mailto:tquerci@gmail.com">tquerci@gmail.com</a>> ha scritto:<br>
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>> Il giorno 12/ago/2013 10:47, "Tommaso Visconti" <<a href="mailto:tommaso.visconti@gmail.com">tommaso.visconti@gmail.com</a>> ha scritto:<br>
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>> > iSCSI mi ha sempre dato un sacco di problemi su hw non "professionale", in particolare se per qualche motivo il server iscsi va offline per anche poco tempo, il client fa un sacco di casino. fondamentalmente pensa che sia ancora attaccato ma non lo è, oppure se torna online non sempre il client lo riaggancia al volo, pur continuando a pensare che sia online. insomma un casino.<br>
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>> Io lo uso con dei box basati su via chip per cui non lo considererei "professionale". Iscsi, per quello che so, implementa il protocollo scsi su ip e non è pensato per gestire il downdel server. Deve essere sempre online. L'offline del server lo devi pensare come se avessi staccato un disco hw.... é logico che il client fa casino.<br>
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> e questo quindi come lo concili con un nas casalingo? io sono passato a nfs con mooooolta più soddisfazione :) <br>
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Dipende da che necessità hai. Un nas con NFS secondo me è già evoluto. I nas commerciali normalmente non supportano NFS ma solo samba. <br>
A me iscsi mi sembrava la soluzione ottimale e fino al mese scorso non ha dato problemi. Poi l'hw é rotto e ho fatto una nuova installazione.<br>
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