[FoLUG] Linux nel desktop

Simone Agostini simoemari@libero.it
Dom 4 Gen 2004 13:17:16 CET


Sun, 4 Jan 2004 10:19:37 +0100
"Marco Greggi" <greggi.marco@tiscali.it> hai scritto:

> E allora mi sono fermato a riflettere, dato che le mie scarse conoscenze
> informatiche non mi consentivano di fare altro, e mi sono permesso
> di inserirmi in questa discussione che, essendo di ampio respiro,
> mi permette di scriverequalcosa.
> 

Il sentirsi inadeguati, o aver paura di fare domande cretine non è una buona cosa,
posta una domanda sul tuo problema di installazione di kde con la mandrake, troverai 
probabilmente qualcuno che ti possa aiutare. Aggiungo che è un difetto che ho anche io :-)

> Sulla base di quel che mi è capitato (migrazione di un utonto da
> "un noto sistema operativo commerciale" a Linux senza il supporto
> costante di nessuno) ritengo che le ragioni che frenano il passaggio
> dall'uno all'altro in ambito desktop sono anche filosofiche.
> 
> Il "noto sistema operativo commerciale" mi somiglia (e come me a molti
> altri)
> è sovrappeso, non sarà bellissimo , si blocca, è lento, ha una fisiologia
> solo in parte nota, ha bisogno di cure continue, si ammala, a volte muore.
> E' difettoso.
> Come chi lo usa.
> In altre parole, è umano.

Secondo me è un discorso di... egemonia culturale informatica,
uno per una vita (può fare altro poco altro) va al cinema a vedere
film hollywoodiani, al primo film iraniano si ritroverà senza nessun riferimento a cui aggrapparsi,
tutto un altro modo di concepire il cinema e si sentirà disorientato... gli fa schifo il film in altre parole.
Windows è il sistema operativo egemone, ha colonizzato la pratica quotidiana dell'uso del pc e anche l'immagianario
 collettivo di come si può usare un pc, non basterà creare sistemi operativi migliori dal punto di vista
etico-economico, occorre uno sforzo maggiore per scalfire questa sua egemonia.


> Morale: resisterò ancora per un po' di tempo con la mia distribuzione,
> magari
> ne proverò un'altra (Suse o giù di lì) ma credo che il "noto sistema
> operativo
> commerciale" sarà un elemento insostituibile del primo HD del mio PC.
> Resto, in fondo in fondo, anche in inguaribile umanista.
> E i difetti ci rendono uomini non meno delle virtù.

Concetto interessante e sacrosanto!
Occorre privilegiare la virtù (Linux) quando è in nostro potere/volere
e solo in seconda battuta andare a patti con i difetti (Windows)
quando lo sforzo di essere perfetti non è più in nostro potere/volere.
L'importante è non cadere nel pessimo ragionamento della coerenza assoluta, per me disumano:
non sarò mai un linuxiano al 100% tanto vale usare solo Windows.


-- 
Simone  Agostini
Membro del FoLUG (Forlì Linux User Group) - http://folug.linux.it


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