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Il mar, 2003-09-16 alle 21:10, Michele B. ha scritto:
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<PRE><FONT COLOR="#737373"><FONT SIZE="3"><I>Risponde (sia pure dopo qualche giorno ... ) Antonio D'amato </FONT></FONT></I>
<FONT COLOR="#737373"><FONT SIZE="3"><I>(presidente di Confindustria).</FONT></FONT></I></PRE>
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<FONT SIZE="3"></FONT>
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<PRE><FONT COLOR="#737373"><FONT SIZE="3"><I> utilizzo. Sono numerose le possibilità offerte dal brevetto alla</FONT></FONT></I>
<FONT COLOR="#737373"><FONT SIZE="3"><I> piccola impresa titolare, che può scegliere di sfruttare direttamente</FONT></FONT></I>
<FONT COLOR="#737373"><FONT SIZE="3"><I> l'invenzione brevettata o di cederla in licenza. Uno studio della</FONT></FONT></I></PRE>
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Scusate la domanda stupida, ma che bisogno c'e' di brevettare un sw se i sorgenti sono segreti?
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Andando a spiattellare all'impiegato dell'ufficio brevetti, si aumenta solo il rischio di una fuga di segreti aziendali.
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Mi sembra ovvio che l'unica speranza di un brevettatore, non e' di mantenere l'esclusiva, che gia' ha, ma che qualcuno infranga il brevetto. Cosi' si pappa un po' di soldi.
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