In ordine, rispondo prima a Cristian:<div><br></div><div>Mi riferivo ovviamente a Sandro Furieri. Non è sua la mail che hai inviato e che io ho citato?</div><div><br></div><div>Comunque la sostanziale differenza tra Red Hat/Canonical e Google è che le prime non vendono un prodotto, ma il supporto al prodotto. Google non fa assistenza (o per lo meno, non in maniera massiccia. Si limita a un supporto clienti via mail, molto basilare) e guadagna sulle licenze per ogni utente registrato sui domini che utilizzano Google Apps for Businnes. Se l'azienda permette di installare il prodotto agli utenti sui loro server chi è il fesso che paga fior fior di quattrini a Google se può benissimo evitarlo?</div>
<div><br></div><div>Per quanto riguarda le prestazioni degli smartphone, quelli che citate voi sono casi limitati che costano all'incirca quanto un portatile di pari potenza se non di più. La maggior parte dei dispositivi fa molta fatica a far girare già i programmi installati di default. Il mio Desire nonostante lo abbia pagato 250 euro e nonostante la Sense si ottimizzata, quando apro google navigator molto spesso si inchioda. Lasciamo perdere poi gli smartphone di fascia ancora più bassa.</div>
<div><br></div><div>Poi, riguardo l'estremismo, io non mi riferivo alla FSF, ma alle posizioni di Furieri che vede l'apocalisse davanti a lui, quando invece il mondo è ormai pregno di software libero o per lo meno open source.</div>
<div><br></div><div><br></div><div>Passiamo ora a Carlo:</div><div><br></div><div>In che modo esattamente Google limita la libertà dei propri utenti? Un monopolio lo si ottiene quando si elimina la concorrenza. Hotmail, Yahoo Mail e tutti gli altri sono perfettamente funzionanti e accessibili da chiunque. Che poi nessuno li usa perchè sono delle chiaviche e perchè l'operato di Google è ineccepibile, è tutto un altro paio di maniche e non centra proprio nulla con i monopoli. Poi tu stai mischiando tutto insieme tra quello che riguarda i prodotti e quello che riguarda i servizi. Io stavo parlando dei prodotti come Chrome, earth, eccetera, nel ambito cloud per quanto ne so io le google apps sono delle applicazioni scritte principalmente in Java che fanno tutto da se. Allora quali sarebbero queste licenze che non verrebbero rispettate e che "contano meno della carta igienica"?</div>
<div><br></div><div>Per quanto riguarda chromium ok, ho esibito tutta la mia ignoranza sull'argomento, ma continui a darti sempre di più la zappa sui piedi. Non solo l'azienda ti rilascia un suo prodotto senza vincoli, ma ti rilascia pure la versione che ancora sta sviluppando. Un motivo in meno per lamentarsi (perchè si, uno che esordisce dicendo che "stiamo" perdendo la partita e che il futuro è apocalittico, non lo fa perchè è contento della situazione. Sarà magari che tu condividi buona parte di quello che ha scritto, ma a me pare tutto un gigantesco piagnisteo)</div>
<div><br></div><div>Per quanto riguarda il software su android non è affatto vero che sarebbe come ricominciare da capo. Basta prendere il software ed adattarlo ai processori e ai sistemi su cui andrà a girare. Allora siccome si è sviluppato software unix per 30 anni per i prossimi 30 bisogna utilizzare solo sistemi UNIX perchè nessuno ha voglia di adattare ed evolvere? Cazzo! QUESTO si che è limitare la libertà degli utenti!!</div>
<div class="gmail_extra"><br clear="all"><div><br></div>--<br>Guerrisi Antonio<div>sito: <a href="http://antonio.guerrisi.info" target="_blank">http://antonio.guerrisi.info</a></div><br>
<br><br><div class="gmail_quote">Il giorno 01 novembre 2012 18:06, Carlo Stemberger <span dir="ltr"><<a href="mailto:carlo.stemberger@gmail.com" target="_blank">carlo.stemberger@gmail.com</a>></span> ha scritto:<br>
<blockquote class="gmail_quote" style="margin:0 0 0 .8ex;border-left:1px #ccc solid;padding-left:1ex">Il 31/10/2012 20:05, Guerrisi Antonio ha scritto:<br>
<blockquote class="gmail_quote" style="margin:0 0 0 .8ex;border-left:1px #ccc solid;padding-left:1ex">
Il giorno 31 ottobre 2012 00:46, Carlo Stemberger <<a href="mailto:carlo.stemberger@gmail.com" target="_blank">carlo.stemberger@gmail.com</a> <mailto:<a href="mailto:carlo.stemberger@gmail.com" target="_blank">carlo.stemberger@<u></u>gmail.com</a>>> ha scritto:<div class="im">
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Il 30/10/2012 22:30, Guerrisi Antonio ha scritto:<br>
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Se parla di software libero immagino si riferisca a chrome,<br>
perchè non mi pare proprio siano disponibili i sorgenti delle<br>
google apps.<br>
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<br>
Google promuove il software libero in moltissime occasioni. Si<br>
pensi anche solo al Google Summer of Code.<br>
<br>
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Si, intendevo di produzione interna, perchè ipotizzare che marci verso il monopolio sponsorizzando software libero di altre persone è alquanto fantasioso<br>
</div></blockquote>
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Ma guarda che il problema non è la licenza del software di produzione interna: in realtà che sia software libero o proprietario cambia ben poco, perché comunque non si potrà mai sapere come funzioni realmente.<br>
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Il paradosso, come ho scritto, è che Google (ma non solo Google, ovviamente) usi software libero per fornire servizi che limitano le libertà degli utenti. È questo che voleva comunicare quel messaggio, o almeno è così che lo interpreto io. Il fallimento sta nel fatto che le licenze di software libero contano meno della carta igienica, in ambito cloud.<br>
<br>
Detto questo, il monopolio Google lo sta realizzando fornendo ottimi servizi apprezzati dagli utenti, me compreso. Ogni monopolio è comunque di per sé un male.<div class="im"><br>
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<blockquote class="gmail_quote" style="margin:0 0 0 .8ex;border-left:1px #ccc solid;padding-left:1ex">
Ok, ad essere sincero non ho mai guardato i credits (anche perchè non lo uso) ma che sia la versione di sviluppo la vedo abbastanza grigia, visto che chromium è diverse versioni indietro a chrome.<br>
</blockquote>
<br></div>
Non è così. Anzi, è proprio il contrario.<br>
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<a href="http://src.chromium.org/viewvc/chrome/releases/" target="_blank">http://src.chromium.org/<u></u>viewvc/chrome/releases/</a><br>
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L'ultima versione di Chromium (di 3 ore fa) risulta essere la 25.0.1314.1.<br>
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La beta di Chrome (browser che non uso) risulta essere alla versione 23.0.1271.60, rilasciata ieri 31 ottobre.<div class="im"><br>
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<blockquote class="gmail_quote" style="margin:0 0 0 .8ex;border-left:1px #ccc solid;padding-left:1ex">
E in ogni caso peggio ancora. La stessa casa che distribuisce del software, te ne fa anche una versione completamente open e svincolata da qualsiasi legame, e te ne lamenti anche?<br>
</blockquote>
<br></div>
Ma chi si lamenta? Guarda che hai proprio male interpretato quell'e-mail, secondo me.<div class="im"><br>
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<blockquote class="gmail_quote" style="margin:0 0 0 .8ex;border-left:1px #ccc solid;padding-left:1ex">
E' appunto encomiabile il fatto di puntare su standard aperti e di non ammazzare compatibilità e integrazioni.<br>
</blockquote>
<br></div>
Assolutamente sì, ed è un punto che mi piace sempre sottolineare.<div class="im"><br>
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<blockquote class="gmail_quote" style="margin:0 0 0 .8ex;border-left:1px #ccc solid;padding-left:1ex">
Cosa si aspettano alla FSF? Che Google rilasci sorgenti di ogni prodotto che distribuisce? E poi di che campa, se qualunque idiota si può scaricare i sorgenti e mettersi in piedi i servizi per conto suo?<br>
</blockquote>
<br></div>
Come ha ben risposto Cristian, probabilmente non cambierebbe niente a livello di business, anche se venissero rilasciati tutti i sorgenti.<br>
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Ma, come ho scritto sopra, cambierebbe poco/niente (a parte l'apprezzamento da parte mia, che conta zero).<div class="im"><br>
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<blockquote class="gmail_quote" style="margin:0 0 0 .8ex;border-left:1px #ccc solid;padding-left:1ex">
Sarà anche proprietario, ma non perchè lo sviluppa Google o perchè è lei che limita in qualche maniera l'accesso nell'google play. Non ce n'è perchè nessuno lo sviluppa. Allora torniamo al punto di prima. Perchè invece che lamentarsi la gente non sviluppa il software e lo distribuisce se ci tiene tanto?<br>
</blockquote>
<br></div>
Perché è come ricominciare da capo. Abbiamo 30 anni di software libero alle spalle: perché buttarlo nel cesso?<div class="im"><br>
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<blockquote class="gmail_quote" style="margin:0 0 0 .8ex;border-left:1px #ccc solid;padding-left:1ex">
Tu cosa ti aspettavi di vedere? Un linux in tutto e per tutto con un DE dedicato agli smartphone?<br>
</blockquote>
<br></div>
Sì.<br>
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<blockquote class="gmail_quote" style="margin:0 0 0 .8ex;border-left:1px #ccc solid;padding-left:1ex">
Abbastanza inverosimile come ipotesi...<br>
</blockquote>
<br>
Assolutamente no. Ci sono numerosi sistemi sperimentali che dimostrano l'esatto contrario, a partire da Meego/Tizen, abbandonato da Nokia per motivi puramente commerciali (secondo me decretando la fine dell'azienda finlandese, o quasi) quando ormai era sostanzialmente pronto per l'utente finale.<div class="im">
<br>
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<blockquote class="gmail_quote" style="margin:0 0 0 .8ex;border-left:1px #ccc solid;padding-left:1ex">
uno smartphone non è un pc, ne può garantire le stesse prestazioni.<br>
</blockquote>
<br></div>
Insomma... a livello di prestazioni dissento. Per quanto riguarda l'interfaccia uomo/macchina, invece, posso essere d'accordo, anche se probabilmente il futuro vedrà proprio un avvicinamento tra i 2 mondi (vedasi Unity di casa Canonical).<div class="im">
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<blockquote class="gmail_quote" style="margin:0 0 0 .8ex;border-left:1px #ccc solid;padding-left:1ex">
(E comunque dubito che il tuo nokia da 30 euro faccia girare software open source, per cui chiuso per chiuso, per quanto non ti piaccia Android sarà il caso di farci un pensierino e lasciare da parte gli ideologismi se usare il nokia è davvero cosi frustrante)<br>
</blockquote>
<br></div>
Non è frustrante usare il Nokia da 30 €, tutt'altro. È frustrante non trovare sul mercato, almeno per ora, un prodotto che si avvicini ai miei sogni, quando qualche anno fa eravamo ad un passo dalla meta.<div class="HOEnZb">
<div class="h5"><br>
<br>
Ciao!<br>
<br>
Carlo<br>
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