<div dir="ltr">Il giorno 23 agosto 2013 15:17, Guerrisi Antonio <span dir="ltr"><<a href="mailto:guerrisi.antonio@gmail.com" target="_blank">guerrisi.antonio@gmail.com</a>></span> ha scritto:<br><div class="gmail_extra">
<div class="gmail_quote"><blockquote class="gmail_quote" style="margin:0px 0px 0px 0.8ex;border-left-width:1px;border-left-color:rgb(204,204,204);border-left-style:solid;padding-left:1ex"><p dir="ltr">hanno tutto il diritto di non accettarli se non lo ritengono un metodo sicuro, indipendentemente dal fatto che la Germania abbia deciso pro o contro tale forma di pagamento.</p>
</blockquote><div><br></div><div>Allora devono quanto meno riscrivere quella risposta. La motivazione che avevano dato, ora non è più valida.</div><div><br></div><div><br></div><blockquote class="gmail_quote" style="margin:0px 0px 0px 0.8ex;border-left-width:1px;border-left-color:rgb(204,204,204);border-left-style:solid;padding-left:1ex">
<p dir="ltr"> </p>
<p dir="ltr">Non capisco l'accanimento nel voler donare in bitcoin. Se ci tieni, doni a prescindere dal metodo</p></blockquote><div><br></div><div>Eh, no. Anche il metodo è importante, per almeno 2 ragioni: la prima è spiegata molto bene in questo[1] articolo di Forbes che avevo già linkato; la seconda è che ritengo inaccettabile destinare parte consistente della mia donazione al finanziamento di sistemi di pagamento privati e istituti di credito.</div>
<div><br></div><div>Reputo entrambe le ragioni particolarmente importanti, nel caso di Wikimedia, considerando come la fondazione si presenta sotto il profilo etico. Trovo semplicemente inconcepibile il fatto che non accetti donazioni in Bitcoin.</div>
<div><br></div><div>Carlo</div><div><br></div><div><br></div><div>[1] <a href="http://www.forbes.com/sites/jonmatonis/2012/06/29/wikipedia-accepts-enemies-of-the-internet-currencies/">http://www.forbes.com/sites/jonmatonis/2012/06/29/wikipedia-accepts-enemies-of-the-internet-currencies/</a></div>
</div></div></div>