<div dir="ltr">Il giorno 26 agosto 2013 14:12, Carlo Stemberger <span dir="ltr"><<a href="mailto:carlo.stemberger@gmail.com" target="_blank">carlo.stemberger@gmail.com</a>></span> ha scritto:<br><div class="gmail_extra">
<div class="gmail_quote"><blockquote class="gmail_quote" style="margin:0 0 0 .8ex;border-left:1px #ccc solid;padding-left:1ex">Il 26/08/2013 13:50, Guerrisi Antonio ha scritto:<div class="im"><br>
<blockquote class="gmail_quote" style="margin:0 0 0 .8ex;border-left:1px #ccc solid;padding-left:1ex">
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L'anonimato forse potrebbe creare qualche problema, ma per quanto<br>
riguarda il riciclaggio: perché mai dei criminali dovrebbero<br>
"sprecare" del denaro sporco facendo donazioni a enti no profit?<br>
Tra l'altro, se anche la cosa avesse un senso (che al momento mi<br>
sfugge), mi viene da dire: meglio lì che altrove.<br>
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In questo momento sfugge anche a me, ma è un problema che comunque la criptovaluta si porta dietro, quindi non la rende una valuta sicura, cheche ne dica la germania.<br>
</blockquote>
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Guarda che lo spacciatore che trovi nel parco vicino, che io sappia, per ora accetta solo banconote firmate da Mario Draghi e dai suoi predecessori.</blockquote><div><br></div><div>Ovviamente mi riferivo a riciclaggi un po più grossi di quelli dello spacciatore di parco sempione. E tanto per anticipare la tua prossima battuta, no, non so di che tipo ne mi vengono in mente esempi. Se ne sapessi di questa roba avrei già le tasche gonfie dalle mazzette di soldi. Ne tanto meno è il mio lavoro scoprire tali implicazioni. Fatto sta che è un serio problema indiscutibile che la valuta si porta dietro.</div>
<div><br></div><blockquote class="gmail_quote" style="margin:0 0 0 .8ex;border-left:1px #ccc solid;padding-left:1ex"><div class="im">QUESTA è una cazzata bella e buona. Sai benissimo che non funziona cosi. Per legge, se hai in mano denaro sporco, sei tanto colpevole di riciclaggio quanto chi lo ha sporcato, e l'associazione potrebbe chiudere da un giorno all'altro se venisse invischiata in problemi simili<br>
<br></div>
Cioè, fammi capire, tu sai indicarmi precisamente chi ha avuto in mano le banconote che hai in tasca, e per quali ragioni siano avvenute le diverse transazioni che come ultimo passaggio le hanno viste infilarsi nel tuo portafoglio?</blockquote>
<div><br></div><div>Non riesco a capire se fai questi esempi stupidi perchè non sai più a che cosa attaccarti o se davvero non capisci quali sono le implicazioni. Cosa centrano i soldi che hai nel portafoglio? Sono le transazioni elettroniche ad essere tracciate, e chi è preposto al controllo ha tutti i mezzi per seguirne i movimenti. E' lo stesso principio per cui vengono scovate le truffe e le evasioni.</div>
<div><br></div><div> </div><blockquote class="gmail_quote" style="margin:0 0 0 .8ex;border-left:1px #ccc solid;padding-left:1ex"><div class="im">
<blockquote class="gmail_quote" style="margin:0 0 0 .8ex;border-left:1px #ccc solid;padding-left:1ex">
I problemi che si porta dietro bitcoin sono tutto fuorchè etici, e lo puoi vedere da te dalla mail che ha citato Cristian. Le preoccupazioni sono tutte legali, non etiche.<br>
</blockquote>
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Permettimi di non essere assolutamente d'accordo su questo punto. Sei sicuro che il fatto che i dissidenti in Stati totalitari non possano supportare un canale di informazione libera (come è Wikipedia), non abbia implicazioni etiche?</blockquote>
<div><br></div><div>Ho detto forse questo? Non mi pare...cerco di spiegarmi meglio. L'articolo muove la critica "Accettate moneta dai nemici di internet ma non i bitcoin che sono più etici". Questa è un accusa appunto etica e non mi pare sia questo il problema. Tutti i problemi avanzati da wikimedia sono di tipo legale e tecnico. Delle implicazioni etiche non se ne è mai parlato. </div>
<blockquote class="gmail_quote" style="margin:0 0 0 .8ex;border-left:1px #ccc solid;padding-left:1ex"> </blockquote><blockquote class="gmail_quote" style="margin:0 0 0 .8ex;border-left:1px #ccc solid;padding-left:1ex"><div class="im">
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<blockquote class="gmail_quote" style="margin:0 0 0 .8ex;border-left:1px #ccc solid;padding-left:1ex">
Se paghi una bolletta, paghi le commissioni, se fai un assegno paghi delle commissioni (magari adesso no, che li fanno praticamente tutti a gratis, ma qualcuno ancora lo fa pagare il libretto) se prelevi paghi una commissione....tutti i movimenti di valuta virtuale hanno delle commissioni. Perchè la tua donazione dovrebbe esserne esente.<br>
</blockquote>
<br></div>
Perché è una donazione! È qualcosa che faccio io volontariamente, e che non ho _bisogno_ di fare. Se non mi permettono di donare come voglio io, semplicemente non dono.</blockquote><div> </div><div>Pazienza...sarà una donazione in meno in mezzo alle migliaia che usano metodi convenzionali. Wikimedia non chiuderà per questo. Sei tu che ne perdi a non fare "la buona azione" che ti eri prefissato di fare.</div>
<div>Ognuno è libero di agire come gli pare, ma io se tengo a un progetto e voglio supportarlo, lo supporto a prescindere usando i canali che LUI mi mette a disposizione secondo le SUE politiche di gestione del denaro (visto che alla fine lo deve gestire lui, e non tu)</div>
<div> </div><blockquote class="gmail_quote" style="margin:0 0 0 .8ex;border-left:1px #ccc solid;padding-left:1ex"><div class="im">Di sicuro Wikimedia non si impelagherà in problemi legali pressoché inesplorati per prendere una paio di donazioni in più dagli irriducibili dell'etica sempre e comunque.<br>
<br></div>
Sicuro? Ti faccio presente che Free Software Foundation, Electronic Frontier Foundation, OpenStreetMap Foundation, e molti altri enti no profit già da tempo accettano donazioni in Bitcoin; per non parlare poi dell'infinità di servizi commerciali (Wordpress, ecc.) che permettono di essere pagati in questo modo.<br>
<br></blockquote><div> </div><div>E quindi sono quelli di Wikimedia che sono i più stronzi e ancora non hanno capito come funziona la criptovaluta? In mezzo a una comunità libera che supporta la piattaforma che mira a contenere tutto lo scibile umano, non c'è nessuno che glie lo spiega? O magari è più probabile che gli altri si siano buttati nel progetto bitcoin guardando solo alla guadagno o alle implicazioni etiche, e senza farsi effettivamente due conti sulle implicazioni legali? </div>
<div><br></div><div><br></div><div>P.S. Mi è venuto in mente scrivendo, un esempio di uso illecito. Mettiamo che io guadagno 100.000 euro l'anno e per non pagare le tasse ne dichiaro 10.000 e gli altri 90.000 li cambio in crittovaluta. Ci arrivi da solo che è un azione illegale completamente irrintracciabile per come funzionano ora i bitcoin? E capisci da solo che quei soldi non possono e non devono essere usati per comprare altri beni? O per amore dell'etica buttiamo nell'anarchia totale la gestione dei soldi questi sistemi e che sopravviva chi fotte di più?</div>
</div><br></div></div>