[hack] Re.Re.Linux?

$pooky Hunter markocya@tiscali.it
Mer 2 Mar 2005 23:54:06 CET


On Wed, 02 Mar 2005 19:24:22 +0100
Raistlin <raistlin82@interfree.it> wrote:

> > Ma credo che permetta cose simili proprio per l'ideologia che le sta
> > dietro.
> Ah no, anch'io, senza dubbio! Il problema e` lui... Ma problema poi
> mica tanto! ;)

Infatti, ce ne fossero di più di simili problemi...

> > E mi fa compassione la gente che venera Stallman, personalmente non
> > sopporto nemmeno Emacs :-)
> Grande Vi! (anzi Vim)

Io da "vecchio" smanettatore di autoexec.bat e config.sys sotto MS-DOS
usavo sempre il semplicissimo edit. Su UNIX la cosa che più gli
assomiglia è Jed e mi ci trovo benissimo.

> Neanche io mi trovo sempre 100% RMS Compilant... 
Io quasi mai, già me lo vedo Stallman (strafatto) davanti al PC:
un 386 senza coprocessore matematico con qualche Mb di ram e forse un hd
dove ha installato solo Debian GNU/Hurd, Emacs ed il GCC (per compilare
Emacs).
Il giorno che sognerà un'icona si sveglierà tutto sudato...

> Una giusta via di mezzo mi pare sempre la cosa migliore, ma a volte
> qualche estremismo e necessario! :)

Si, a certe tentazioni è bene non resitere.
 
> > A lungo termine hai sicuramente ragione, ma se l'azienda non vede un
> > risparmio abbastanza nell'immediato non cambia il software di tutto
> > un parco macchine.
> Eh.. lo so. Mai detto che sarebbe facile!
> Ma d'altra parte:
> "È ricercando l'impossibile che l'uomo ha sempre realizzato il
> possibile. Coloro che si sono saggiamente limitati a ciò che appariva
> loro come possibile, non hanno mai avanzato di un solo passo."
> Michail Bakunin (1814 - 1876)

Per noi è tutto più facile, siamo nani sulle spalle dei giganti :-)

> > Secondo me dovreste volerlo.
> > Altrimenti che senso avrebbe recuperare i P133, metterci Linux e
> > mandarli in Africa.
> > Il futuro di Linux è anche nei paesi in via di sviluppo con poche
> > risorse economiche.
> > E' informaticamente democratico :-)
> Sono d'accordo anche su questo. 
> Se ne discuteva anche in lista Debian-italian (guarda te la
> combinazione...).
> E` molto importante affermare che cio` che conta e` la liberta` e non
> la gratuita`, dato che altrimenti si scatenano equivoci interminabili
> e situazioni assurde.

Di fatto alla fine se chi rilascia un programma sotto GPL da modo a
tutti di scaricare gratuitamente il sorgente.
Quindi il modo di ottenere il programma gratis c'è sempre.
Poi però c'è chi si fa pagare per fornirti assistenza, precompilarti i
pacchetti, farti un'iso aggiornata con un bell'installer e tanti utili
programmini... 

> Senza dubbio poi il fatto che un programma libero (ad esempio GPL-ato)
> sia, quasi automaticamente, gratuito apre la strada a tutta un'altra
> serie di utilizzi ed effetti positivi come quello di cui parli.

Anche se personalmente preferisco la licenza BSD che non mi obbliga a
rilasciare i sorgenti. Questa secondo me è la vera libertà: io scrivo un
codice ed il mondo ci fa quello che gli pare.

> > Synaptic ti permette di installare graficamente tutto quello che
> > vuoi, meglio di così...
> Ah, allora fai tanto il *BSD ma poi la usi eh? Sempre da mamma Debian
> bisogna tornare!! :))

Per cultura personale ho provato quasi tutte le principali distribuzioni
ed i vari *BSD.
Ora come ora uso Slackare, Debian, FreeBSD, ma ho anche una Mandrake
installata su un server (linux.med.unifi.it) dove ai suoi tempi nessuna
altra distro riusciva a vedermi l'hard disk sata.

> > Secondo me tenere costantemente aggiornato un sistema con urpmi è
> > molto più faticoso che con apt-get.
> Un utente alle prime armi (un po' di esperienza mi viene dai corsi)
> semplicemente non aggiorna!

E dire che ci vorrebe così poco...
Su FreeBSD è fantastico come vengono gestiti pacchetti precompilati e
sorgenti, altro che Gentoo :-)

> E poi, come dice Alberto, Mandrake esce ogni
> <periodo_breve_che_non_mi_ricordo>, quindi fai la home in partizione
> separata e passi sempre dai nuovi CD!
> Una strategia e` anche questa.

Se però ha installato anche qualche server perde tutti i file di
configurazione se non ne ha una copia.
Insomma non è abbastanza elegante come soluzione per i miei gusti :-)

> > > Nonsono d'accordo. Sono due mail che scrivo bene di Mandrake come
> > > sistema Linux user friendly e continuero` a farlo!!
> > 
> > Diciamo che può essere la soluzione migliore per un certo tipo di
> > utenza.
> Infatti. :)

Per la serie: ognuno ha il sistema operativo che si merita, eheheh

> > > E` commerciale, non e` completamente a pagamento (nei CD
> > > scaricabili c'e` tutto di tutto) ed e` libera.
> > 
> > Dai, si fanno pagare l'assistenza e qualche pacchetto in più...
> Si, ho visto dal sito che ti piace Mandrake anche a te ;)

Incominciai ad usare Linux con la RedHat (6.1 se non sbaglio), ma
incontrai non pochi problemi e non è molto stimolante imparare quando
non funziona niente. Poi passai a Mandrake ed incominciai piano piano a
capire come funziona questo sistema operativo.
Di conseguenza ci sono affezionato alla vecchia Mandrakkia :-)

> > Allora volendo tutte le distribuzioni possono essere considerate
> > pseudo-commerciali, se uno si impegna il modo di pagarle lo trova.
> > Io la vedo più come una specie di sponsorizzazione interna.
> Ehi, ma secondo me va benissimo come soluzione! Anzi, dicono che
> quando la MandrakeSoft stava fallendo la distribuzione era proprio la
> cosa che la teneva su!!

Adesso ha addirittura comprato la Connectiva...

-- 
$pooky Hunter  http://linux.med.unifi.it/spooky

$> man woman
Segmentation fault (core dumped)



Maggiori informazioni sulla lista golem-hack