[Golem] Re: Collaborazione con ISF

esalvadori@supereva.it esalvadori@supereva.it
Sab 14 Feb 2004 18:26:06 CET


Raistlin wrote:

>Nella nostra riflessione sul trashware, quando si valuta il "tipo" di
>software da utilizzare, si tiene conto non solo dell'oggettiva
>"bellezza" e superiorita' tecnica, culturale e socuiale del software
>libero, ma anche di alcune ragioni "pratiche".
>Infatti come possiamo pensare di inviare in un PSV (ma anche ad una
>assocazione di Empoli) un computer con installato Windows?
>(...)
>4) Chi acquista le licenze?
>(...)
>Con Linux invece siamo in grado di fornire accesso ad una tecnologia
>assolutamente attuale (il kernel 2.6.2 va che e' una bellezza su un
>pentium133!!), anche se forse un po' piu' ostica all'inizio, e in piena
>compatibilita' e interoperabilita' con quanto sto usando io in questo
>momento!
>  
>

Dario, su tutti questi punti avevamo gia' ragionato un anno fa proprio 
su questa lista, e
ti ri-confermo che sono assolutamente d'accordo, non rimpiango quelle 
scelte, visti anche
i tempi stretti che avevamo per la consegna dei pc...

Di fatto nella mia email non ho mai messo in discussione il vostro modus 
operandi, e stavo
solo ragionando nel caso specifico del possibile progetto nella 
repubblica centrafricana.
Qui e' molto probabile che le macchine NON siano obsolete, e che - 
faccio un'ipotesi - non
sia poi cosi' difficile recuperare una copia pirata di Winzozz o di Office.
A questo punto: chi glielo fa fare di "complicarsi la vita" se l'unica 
assistenza in loco che
possono avere e' su sistemi M$ e non su LInux? Credimi, e' questo il 
punto... e' proprio
sul supporto tecnico che bisogna ragionare.
E poi, anche li' si chiedono: ma come faccio a scambiare i miei file di 
lavoro, se tutti gli
uffici con cui interagisco sono basati su sistemi M$? Et voila', che 
abbiamo aggiunto
un divario ad un divario gia' esistente...
Ripeto: sono perfettamente cosciente che e' un meccanismo bastardo, ma 
sfortunatamente
e' quello con cui dobbiamo confrontarci, idealismi a parte...

Ma anche al di la' di questo specifico intervento in RCA, voglio 
invitarvi a fare gli avvocati
del diavolo e a ragionare ANCHE sugli aspetti negativi dell'approccio 
trashware nei paesi
in via di sviluppo.
Credo che questo sia un esercizio molto costruttivo da fare insieme 
proprio per migliorare
questo approccio in cui anch'io credo molto.

Non so se mi spiego: un conto e' rifornire il circolo ARCI locale con 
dei PC "restaurati",
per cui un qualsiasi problema tecnico puo' venire risolto con il vostro 
intervento - quasi
immediato e assoluatmente ammirevole.
Un altro conto invece e' fornire PC "restaurati" in un posto sperduto 
dell'Africa, a cui
possono seguire una serie di problemi che elenco di seguito, e che mi 
piacerebbe discutere
con voi:
1) nessun supporto tecnico in loco per risolvere problemi su base 
giornaliera
2) l'organizzazione di corsi di breve/medio termine (da alcune settimane 
ad 1/2 mesi) si
rivela insufficiente senza un LUG locale di supporto che dia continuita' 
al supporto formativo.
Come gia' dicevo, scordatevi il tipo di supporto virtuale delle 
comunita' Linux occidentali:
Internet costa TANTO in quei paesi!
3) qualsiasi guasto HW trasforma il PC  "restaurato" in un rottame da 
buttare (dove
recuperano eventuali schede o hard-disk sostitutivi? se li trovano, chi 
ha le conoscenze
per sostituirli su macchine Linux?)
Non vorremmo trasformare l'Africa nella pattumiera dell'Occidente no?
4) supponiamo che siamo riusciti a creare e manutenere a distanza un bel 
laboratorio didattico
"free" su PC riciclati, e che gli studenti siano riusciti ad imparare ad 
usare Linux e OpenOffice.
Cosa succede quando poi escono sul "mercato del lavoro" (ammesso che ne 
esista uno in
certi paesi in cui l'economia e' praticamente inesistente), se nella 
stragrande maggioranza
dei casi viene loro richiesta la conoscenza di Winzozz e di Office/Outlook?
Non rischiamo di imporgli un esclusione forzata giacche' non hanno mai 
visto quel sistema
operativo tanto famoso?
5) - collegato al precedente - l'interoperabilita' garantita dalle 
vecchie versioni di Linux
rispetto alle nuove e' sicuramente uno dei grandi vantaggi di questo 
s.o.; il problema pero'
e' l'interoperabilita' di queste macchine con il resto del mondo, che 
almeno per applicazioni
di office automation persevera nell'utilizzare Word, Excel e 
Puntopotente... :-((

Mi piacerebbe innescare una riflessione su questi temi, per cui apsetto 
contributi da tutti,

ciao!
-Elio





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