[Golem] Re: Collaborazione con ISF

Raistlin raistlin82@interfree.it
Dom 15 Feb 2004 10:11:25 CET


Ciao di nuovo,

> >4) Chi acquista le licenze?
Secondo me questo problema resta, ovvero quello dei soldi e del
trasferimento illegale (vedi dopo)

> Di fatto nella mia email non ho mai messo in discussione il vostro modus 
> operandi, e stavo
> solo ragionando nel caso specifico del possibile progetto nella 
> repubblica centrafricana.
Ci mancherebbe, :-) anche io!!
> Qui e' molto probabile che le macchine NON siano obsolete, e che - 
> faccio un'ipotesi - non
> sia poi cosi' difficile recuperare una copia pirata di Winzozz o di Office.
Qui c'e' qualcosa che non ho capito... Le macchine non sono obsolete?
chi le acquista? Oppure ce le hanno gia' e sono nuove? Attendo
chiarimenti...
Per il resto credo non sia proponibile basare un intervento, un progetto
o qualsiasi cosa sulla distribuzione di copie pirata di software
propietario!!
Senza fare noiose tirate teoriche e moraliste, credo che sia
personalmente sia come LUG, avrei/emmo diversi problemi a sostenere la
diffuzione di vecchi windows piratati, essendo contro non uno ma tutti i
nostri principi, i nostri fini e la nostra idea di informatica. Senza
contare inoltre che se il nostro trashware dienta qualcosa di ufficiale
e documentato, e se l'alfabetizzazione dei PVS diventa parte del
progetto (almeno come tentativo), non credo che questa poco ortodossa
pratica potrebbe diventare il titolo di un capoverso del documento!! ;P)
> A questo punto: chi glielo fa fare di "complicarsi la vita" se l'unica 
> assistenza in loco che
> possono avere e' su sistemi M$ e non su LInux? Credimi, e' questo il 
> punto... e' proprio
> sul supporto tecnico che bisogna ragionare.
Questo e' sicuramente il problema piu' grosso... Il punto pero' per me
e' riuscire a "semplificargli la vita" il piu' posibile, anche restando
nell'ambito di un progetto come il nostro.
> E poi, anche li' si chiedono: ma come faccio a scambiare i miei file di 
> lavoro, se tutti gli
> uffici con cui interagisco sono basati su sistemi M$? Et voila', che 
> abbiamo aggiunto
> un divario ad un divario gia' esistente...
Bhe', la compatibilita' dei programmi OpenSource con le suite
propietarie e' ormai abbastanza solida e provata. OpenOfiice e'
compatibile (finalmente, dopo anni di sviluppo di quei poveracci!!) con
tutti i formati di word... molto piu' dello stesso word!!
> Ripeto: sono perfettamente cosciente che e' un meccanismo bastardo, ma 
> sfortunatamente
> e' quello con cui dobbiamo confrontarci, idealismi a parte...
> 
Terrei a precisare che avevo cercato di non tirare in mezzo idealismi
vari, ma solo questioni puramente tecnico/pratiche. L'unica cosa, non so
se e' da considerarsi idealismo, escludevo la possibilita' di piratare
windows, questo si'!!
> Ma anche al di la' di questo specifico intervento in RCA, voglio 
> invitarvi a fare gli avvocati
> del diavolo e a ragionare ANCHE sugli aspetti negativi dell'approccio 
> trashware nei paesi
> in via di sviluppo.
> Credo che questo sia un esercizio molto costruttivo da fare insieme 
> proprio per migliorare
> questo approccio in cui anch'io credo molto.
> 
Ok, anch'io ci credo e penso sia ancora piu'interessante! :-)
> Non so se mi spiego: un conto e' rifornire il circolo ARCI locale con 
> dei PC "restaurati",
[..]
> Un altro conto invece e' fornire PC "restaurati" in un posto sperduto 
> dell'Africa,
Si, la differenza penso sia chiara... A questo punto serve pero' capire
dalle fondamenta della questione se l'approccio "trashware" possa essere
utilizzato per progetti di alfabetizzazione informatica a basso costo
anche nei PVS, oppure no... Penso che la riflessione cosi' iniziata
sara' utile se ci portera' anche solo a capire questa problematica di
fondo.
> possono seguire una serie di problemi che elenco di seguito, e che mi 
> piacerebbe discutere
> con voi:
> 1) nessun supporto tecnico in loco per risolvere problemi su base 
> giornaliera
Problema piu' grave. L'ideale sarebbe che l'associazione di cooperazione
internazionale che gestisce il progetto avesse una presenza costante o
periodica nelle zone interessate e che in questa presenza ci fossero le
conoscenze giuste... Ovviamente questo non e' sempre possibile e quindi
urgono soluzioni alternative!!
> 2) l'organizzazione di corsi di breve/medio termine (da alcune settimane 
> ad 1/2 mesi) si
> rivela insufficiente senza un LUG locale di supporto che dia continuita' 
> al supporto formativo.
Be' si', capisco... qui si tratta di pogettare chiaramente come dovrebbe
svolgersi l'alfabetizzazione dal punto di vista dell'efficacia
"didattica"; ovvero come sia possibile ottenere il massimo risultato in
un processo di apprendimento delle discipline che siamo interessati a
trasmettere, quali sono i tipi di interventi migliori, quali i tempi,
ecc... Non credo di essere assolutamente in grado di una cosa simile...
Dovremo pensare di coinvolgere qualcuno adatto a questo tipo di analisi,
magari gia' all'interno di ISF, o in generale nell'universita', ci sono
le conoscenze giuste(?).
> Come gia' dicevo, scordatevi il tipo di supporto virtuale delle 
> comunita' Linux occidentali:
> Internet costa TANTO in quei paesi!
> 3) qualsiasi guasto HW trasforma il PC  "restaurato" in un rottame da 
> buttare (dove
> recuperano eventuali schede o hard-disk sostitutivi? se li trovano, chi 
> ha le conoscenze
> per sostituirli su macchine Linux?)
Per il recupero di pezzi forse sempre il trashware potrebbe darci una
mano al bisogno, e' da valutare. Per le conoscenze non credo sia un
problema di "macchine Linux". Se si tratta di persone con conoscenza
zero di informatica, e se la formazione funziona, imparare a sostituire
un hd con linux o windows non e' molto diverso. Il problema spesso viene
dal fatto che c'e' chi conosce windows (e' il nostro caso?) e non ha
voglia di imparare linux ma se un progetto parte e funziona, se porta
diesi PC funzionanti dove non ce ne erano e dove se ne sentiva il
bisogno, non credo che quello che manca sia la voglia di imparare!!
> Non vorremmo trasformare l'Africa nella pattumiera dell'Occidente no?
Qui siamo chiari. Nessuno luogo coinvolto nel progetto trashware deve
diventare una discarica. Non recuperiamo e regaliamo PC perche' siamo
buoni e per avere la coscienza a posto facciamo la carita' ai bambini
africani... Tanto per loro vecchio e' meglio di niente! Vedere a questo
proposito la mail di Gianni sul (quasi) razzismo.
I PC che recuperiamo sono PC che funzionano per certi scopi (che siano
casa/ufficio e non rendering di scene 3D complesse) e ci piace mandarli
dove di queste funzionalita' c'e' bisogno; il fatto che siano vecchi o
nuovi non influisce assolutamente sulla loro utilita'.
> 4) supponiamo che siamo riusciti a creare e manutenere a distanza un bel 
> laboratorio didattico
> "free" su PC riciclati, e che gli studenti siano riusciti ad imparare ad 
> usare Linux e OpenOffice.
Mentre lo supponiamo speriamo anche di farcela... :-)
> Cosa succede quando poi escono sul "mercato del lavoro" (ammesso che ne 
> esista uno in
> certi paesi in cui l'economia e' praticamente inesistente), se nella 
> stragrande maggioranza
> dei casi viene loro richiesta la conoscenza di Winzozz e di Office/Outlook?
> Non rischiamo di imporgli un esclusione forzata giacche' non hanno mai 
> visto quel sistema
> operativo tanto famoso?
Anche qui, secondo me, tutto sta a quanto e' buona l'alfabetizzazione.
Non credo che una persona che ha imparato a usare OOWriter, Sylphild e
(anche moderatamente) Linux/Unix abbia qualche problema ad utilizzare
word o windows; senza contare poi che propio nell'economia (dove esiste)
e nella pubblica amministrazione (dove esiste) dei paesi del sud del
mondo sarebbe molto importante veicolare l'uso di strumenti liberi, di
qualita' e a basso costo e di formati aperti.
> 5) - collegato al precedente - l'interoperabilita' garantita dalle 
> vecchie versioni di Linux
> rispetto alle nuove e' sicuramente uno dei grandi vantaggi di questo 
> s.o.; 
Se ci riusciamo vorremmo evitare il vecchio in tutti sensi, le vecchie
versioni di Linux (come quelle di windows) non ci piacciono.
La sfida e' trovare software aggiornato ma leggero, che usi le risorse
hw che abbiamo a disposizione ma che sia ancora supportato e valido.
> il problema pero'
> e' l'interoperabilita' di queste macchine con il resto del mondo, che 
> almeno per applicazioni
> di office automation persevera nell'utilizzare Word, Excel e 
> Puntopotente... :-((
(***)
A parte quanto gia' detto sulla compatibilita' e sulla necessita' di
esportare il modello OpenSource anche in ambienti "ufficiali", so che
molti paesi del sud del mondo sono molto piu' avanti di noi in questo
senso. Esempi che ora mi ricordo sono il Brasile, Rio Grande do Sul (o
qualcosa di simile :)).

Per concludere, secondo me, usare il trashware per questi progetti e'
interessante per diversi motivi e il basso costo del progetto (almeno
per l'aspetto hw/sw) non e' secondario. Questo perche' permette di
instaurare rapporti continuativi, oppure di portare avanti (se
l'attivita' di recupero funziona) piu' progetti, cosa che non sarebbe
possibile se, solo per predisporre le macchine, fossero necessari grossi
investimenti e la cosa potrebbe essere fatta magari una volta, ma poi
grazie e arrivederci!
Inoltre si fa formazione (forse l'ho gia' detto :)) su strumenti
adeguati e si diffonde una giusta cultura informatica tesa a bandire lo
spreco e a svincolarsi dall dominazione da parde delle grosse
multinazionali, in questo caso di hw e sw.
Notare che questo e' un problema che, per me', qui a casa mia, e'
puramente ideale, ma per un paese che e' stato ufficialmente colonia
fino a 50 anni fa, e che adesso, dopo che gli abbiamo gentilmente
concesso la liberta' di morire di fame e di lacerarsi fra le guerre
civili, si appresta a ridiventare colonia di fatto (quindi anche
peggio!!) propio grazie alla dominazione economica che ci siamo
riservati il diritto di potergli imporre...(respiro per riprendere
fiato)...Be', la cosa mi sembra assolutamente _pratica_ e ancora piu'
importante!

Magari sono ottimista, magari la faccio facile perche' non conosco a
fondo il problema e le realta' di cui parliamo... Di questo mi scuso, ma
quanto detto e' quanto penso e qesto approccio per me e' importante ed
interessante, e per questo lo difendo.

> Mi piacerebbe innescare una riflessione su questi temi, per cui apsetto 
> contributi da tutti,
> 
Bene, aspettiamo commenti e riflessioni dal tutti i membri del GOLEM e i
partecipanti alla lista...

> ciao!
> -Elio
> 
Ciao

Dario

***(complimenti per 'Puntopotente'... mi ci e' voluto un po' ma quando
l'ho presa mi sono piegato dalle risate!!)
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