[Golem] Trashware

Manuele Rampazzo manu@linux.it
Sab 5 Lug 2008 17:22:26 CEST


Ciao,
scusate l'intromissione dal Veneto :-)

Il giorno mer, 02/07/2008 alle 23.10 +0200, mauriziop ha scritto:
> il problema di fondo che non siamo mai riusciti a risolvere è 
> " chi si riprende quello che non funziona ?"
[...]
> ma bisogna che certe cose siano chiare , altrimenti ci troveremo tra un
> po l'officina piena di carcasse che non sappiamo di cosa farne , anche
> se teoricamente sarebbe possibile farle funzionare.

L'argomento è fondamentale per ogni attività trashware!

Per cercare di "aggirare" il problema, la "mia" Faber Libertatis ha
applicato alcuni standard procedurali che hanno ridotto moltissimo - ma
purtroppo non annullato - il flusso di rifiuti informatici in entrata
nelle nostre officine di Padova e Venezia.

Oltre all'ovvia *imposizione* di requisiti minimi

http://faberlibertatis.org/wiki/Requisiti_minimi

che vedo essere abbastanza simili alle vostre "avvertenze", abbiamo
deliberato di non impegnarci in prima persona nel recupero di cospicui
quantitativi di PC, per esempio dismessi da aziende, ma di passare per
una cooperativa sociale che fa, di mestiere, sgomberi.

Se non applicassimo questa procedura in maniera rigida non solo verremmo
considerati velocemente una "discarica gratuita" da parte delle aziende,
che si risparmierebbero i costi dello smaltimento, ma soprattutto i
costi per lo smaltimento ce li dovremmo accollare integralmente noi e
per un'associazione spendere, che so, 500 € è un salasso!

Naturalmente da quando abbiamo dato esplicitato quest'intento le aziende
non si son praticamente più fatte avanti :-) Per loro era davvero troppo
appetibile "farsi belli" dandoci a gratis (per loro) anche schifezze
immonde, ma figurati se possono permettersi di pagare una cooperativa
che glieli porti via, tzè!

Inoltre ci sono considerazioni legate alla capienza dei magazzini e
quindi alla necessità di calibrare il loro contenuto su quello che verrà
distribuito in tempi brevi!

Potremmo cioè decidere di accettare qualsiasi componente funzionante
(Pentium, PentiumII), ma se poi non riusciamo a darli via velocemente ci
riempiamo il magazzino e cosa possiamo fare poi se non smaltire (con
tutta la conseguente problematica di costi e normativa RAEE) i computer
più vecchi qualora ci venissero proposti computer più recenti, che però
non sappiamo più dove mettere?

Purtroppo, comunque, siamo anche noi distanti anni luce dall'avere
completato il flusso logico del trashware, coi vari soggetti
preposti... :-(

Ciao,
Manu

-- 
"È ricercando l'impossibile che l'uomo ha sempre realizzato il
possibile. Coloro che si sono saggiamente limitati a ciò che appariva
loro come possibile, non hanno mai avanzato di un solo passo."
Michail Bakunin (1814 - 1876)




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