[Golem] Cabina di regia sulle politihce di innovazione

linuxlover linuxloverstaff@gmail.com
Dom 27 Set 2009 15:16:45 CEST


Il giorno dom, 27/09/2009 alle 14.51 +0200, Hal ha scritto:
> Il giorno sab, 26/09/2009 alle 15.41 +0200, linuxlover ha scritto:
> > Vi scrivo perché il 1 ottobre parteciperò (o se non riesco a liberarmi
> > qualcuno parteciperà) alla riunione di tutti gli assessori o i
> > consiglieri con delega all'innovazione tecnologia...
> 
> è una bella cosa.
> 
> 
> > All'ordine del giorno che possa interessare la nostra causa c'è:
> > - Banda larga e interventi di contrasto al digital divide
> > - Infrastruttura VoIP
> > 
> > Io non ho esperienza per quanto riguarda il VoIP e il software libero
> > utilizzabile e non so quali programmo siano poi compatibili con skype.
> 
> I programmi compatibili con Skype sono ben pochi, perché il protocollo è
> proprietario.
> 
> Skype è un fornitore di servizi, è necessario usare i loro server. La
> telefonia VoIP di tutto il resto del mondo (anche di tutti i centralini
> che presto acquisteranno le pubbliche amministrazioni) è "aperta", cioè
> usa protocollo SIP (oppure H.323)
> http://punto-informatico.it/1262697/Download/News/download-voip-sip-hurra-oltre-skype-1.aspx
> http://it.wikipedia.org/wiki/H.323
> 
> 
> Il "problema" dell'Open Source nella telefonia Internet è solo
> l'ignoranza. Praticamente tutte le ditte che offrono "soluzioni" VoIP
> non fanno altro che installare Linux e Asterisk, su hardware che non
> somiglia a un computer, e vendono l'Open Source come se fosse tutta
> farina del loro sacco.
> 
> Con questo non voglio dire che sia male lavorare con l'Open Source e
> venderlo. Dico che sarebbe molto più corretto dire la verità, in modo
> trasparente: "usiamo Linux perché è migliore dal punto di vista tecnico
> e commerciale". Invece vendono scatole senza dire cosa c'è dentro.
> 
> Tutti (tutti, accetto scommesse) i comuni rappresentati alla riunione
> prima o poi compreranno un centralino basato su Linux, Software Libero o
> Open Source. Quindi non preoccuparti: la scelta è obbligata
> (commercialmente, economicamente e tecnicamente).
> 
> Il problema è -come spesso accade e come ho già detto- l'ignoranza.
> 
> Quello che potresti fare tu è sottolineare come sia bello e funzionale
> l'Open Source, che ha permesso il proliferare di piccole aziende locali
> che vendono il loro centralino VoIP Linux con vantaggi per l'economia
> locale e per i clienti, che possono comprare soluzioni ben funzionanti e
> poco costose.
> 
> Se vuoi toglierti la curiosità chiedi a ciascun fornitore su cosa si
> basa il loro centralino, e insisti finché non te lo dicono. Non vorranno
> confessare alla prima e ti faranno una lunga "supercazzola" (Mascetti
> docet), ma alla fine ti diranno: Linux e Asterisk.
> 
> http://it.wikipedia.org/wiki/Asterisk_PBX
> http://www.asterisk.org/
> 
> 
> L'unica pestilenza da evitare accuratamente, sia per una pubblica
> amministrazione sia per una grande azienda, è certamente Skype. Usa i
> propri server, possono registrare e conservare le vostre telefonate e le
> vostre chat.
> 
> Usandolo promuovi e diffondi l'uso di un protocollo proprietario che
> potrebbe uccidere tutte le piccole aziende locali che vendono centralini
> VoIP con protocollo aperto.
> 
> 
> Se servono altri spunti scrivi pure al GOLEM  :-P
> 
> 
> 
> p.s. Ma il linuxDay lo organizziamo o no? A Limite? 
> _______________________________________________
Grazie, io questa risposta volevo.
Ho messo nel problema anche skype perché ho una certa idea
dell'impiegato comunale medio, ma farò presente al tavolo che è nostro
compito controllare con quale tecnologia i comuni comunichino per motivi
di chiarezza anche verso il cittadino. Naturalmente noi possiamo dare
solo una direttiva, sta poi ai dirigenti della pubblica amministrazione
fare il resto.

Su questa cosa verranno spesi dei soldi e, se mi riesce, sarebbe un bel
lavoro far uscire questa scelta del circondario non come un dettaglio
tecnico ma una campagna sul software libero e la nuova società.

Ricordo inoltre che oltre al VoIP c'era anche un altro punto che vi
avevo segnalato, quello sul digital divide.

Inoltre ce ne sarebbe un terzo che ho trovato sfogliando i documenti del
circondario:
c'è l'idea di creare delle aree "Full Digital" e la definizione di
questo termine è indicata come da definirsi nelle prossime riunioni
degli amministratori.
La domanda quindi è, ad esempio:
Il GOLEM come immagina una piazza "Full Digital"? Quali servizi? QUali
tecnologie utilizzare?
E un quartiere invece? Una biblioteca? L'intero territorio comunale?

Ciao,
Alfredo.




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