Senti senti che dibattiti accaniti vengono fori da questi gullini... ma mi piace proprio. Pane per i miei denti!<br>Valerio, stavo li li per cancellare la mail dicendo "ancora con questa storia del libro... mobbasta però!" quando ho pensato di leggerla... mi ha preso. Sono d'accordo con te quasi su tutto, e assumo un atteggiamento analogo sul "porting" di questo pensiero nella vita reale.
<br>Ora però, andiamo a vedere la realtà dei fatti: un editore, decide di pubblicare un libro open-source, e farlo a fini di lucro. Se non sbaglio è questa la cosa che ti stucca, giusto? Stringi stringi, è il fatto che qualcuno guadagni sul sudore altrui, peraltro messo a disposizione alla comunità seguendo principi di nobile libertà.
<br>Mi chiedo se una scelta come questa dell'editore, che fornisce un servizio e che magari invoglia chi sul computer legge malvolentieri (me compreso!) e preferisce la carta, non sia piuttosto in direzione opposta alla tua interpretazione: le grandi aziende stanno iniziando a considerare l'open source una cosa seria, anche perchè ne vedono il profitto dietro. Io dico, che se l'open-source si diffonde, arricchendo qualcuno, non ci trovo niente di male, perchè la vera moneta che ripaga una filosofia (come dicevi te) è proprio la diffusione delle idee che la compongono.
<br>Se qualcuno, per capirsi, ordinerà il libro, per affacciarsi al mondo linux per esempio, vedi bene che si è già ripagato quel "arricchimento superfluo" dell'editore con un nuovo utente linux, arricchendo la comunità open con una persona. Insomma... io sono per la diffusione, in questa fase così mera per la società mondiale... credo che cavalcare l'onda delle aziende che fanno finta di "essere amiche" (leggi google per esempio) avvicinandosi al mondo open, faccia solo bene alla comunità. Pensa solo alla comunicazione.. le connessioni internet sono gratuite ovunque solo perchè i capitali investono su internet, ma alla fine, chi ci guadagna è l'utente se usa un po' di cervello! E quelli che non lo usano, grazie al diffondersi delle idee, possono arrivare ad usarlo.
<br>Per esempio: perchè SkyPE? Non è certo open ma con quello la gente ha conosciuto Voip portando le aziende di telecomunicazione a rivedere qualche conticino... non ti pare? Quanto costa una chiamata all'estero ora e quanto costava solo 3 anni fa?
<br>E ancora.. visto che parlavi di carne. Internet ha cambiato anche quello... ora puoi scoprire dove comprare le cose e dove pagarle meno.. hai un idea sui prezzi, riesci a confrontarli... capisci che le cose hanno un ricarico, mentre prima le compravi e basta. Internet ti porta le informazioni che vuoi e lo fa perchè vive dei sacrifici gratuiti di tutta la sua comunità. tonnellate di informazioni gratuite che non sono "libere" ma ci si avvicinano... e io credo che uno che entri nel circolo della libertà dopo la cede malvolentieri... Infatti, riguardo all'esempio del pc con windows, io dico: ma se non c'era windows (o meglio dos & co) il pc si sarebbe diffuso tanto?
<br>Quanti di noi starebbero al gulli se non avessero comprato un pc con windows per scriverci con word, o per giocarci? Bada bene... chi poi rimane li a inebetirsi non è da compatire. Ma direi che ultimamente di gente che si risveglia ce nè tanta. Pensa solo al fenomeno peer2peer: è un palloncino pieno di elio sfuggito di mano! Chi lo ripiglia più?! Le major iniziano ora a cambiare strategia, vendendo online ai prezzi a cui la gente aquista più volentieri (ricordo 10 € su iTunesStore per un cd); prezzi che seguono di più il valore delle cose, che sembrano più calzanti per il consumatore.
<br>Piu' che il popolo della rete crescerà, e andrà allargandosi la base sociale in un mondo virtuale che è più libero di quello reale, e meglio sarà per tutti, perchè questo mondo sfugge dagli artigli delle multinazionali come le saponette.
<br>La distribuzione credo sia l'unica vera arma sulla quale dovrebbe basarsi l'open-source.<br>Tutto ciò per dire: ricarico o non ricarico, alla fine viene venduto un bel libro, cha male non farà a chi lo legge! (POTEVO SCRIVERE SOLO QUESTO!?!? CRETINO IO...)
<br><br><br><br>On 11/1/06, <b class="gmail_sendername">Valerio Di Stefano</b> <<a href="mailto:valeriodistefano@valeriodistefano.com">valeriodistefano@valeriodistefano.com</a>> wrote:<div><span class="gmail_quote">
</span><blockquote class="gmail_quote" style="border-left: 1px solid rgb(204, 204, 204); margin: 0pt 0pt 0pt 0.8ex; padding-left: 1ex;">Alessandro (conrispettoparlando) Guarguaglini ha scritto:<br><br> > Informazioni utili:
<br>(...)<br> > Formato: Pagine 9188 (...) con foratura<br><br>Allora aggiungiamo altre informazioni utili (per la serie "La natura ci<br>iNpara"):<br><br>Le 9188 pagine dell'edizione del 2006 sono state raggiunte non già da una
<br>revisione o da una modifica sostanziale dell'opera da parte dell'Autore, ma<br>dall'aggiunta, in appendice, di opere di altri e già disponibili per conto<br>loro.<br>Una di queste, se non sbaglio (e non sbaglio!) è "Linux facile", di Daniele
<br>Medri, il titolo-ossimoro dell'autore del sito web di Irene Pivetti (anche<br>questa un la sapevi, eh?? Lo so, sono coccoloni...).<br><br>Non sono riuscito (abbi pazienza, saranno le salsicce di fegato alla brace?<br>
Mah...) a trovare l'edizione del 1/7/2006 in formato PDF. Appena la troverò<br>tornerò sul tema.<br><br>Posso comunque dire che le integrazioni dell'autore all'opera, da un certo<br>punto della sua evoluzione (quella dell'opera, testone, non quella
<br>dell'autore!) in poi, non sono state particolarmente determinanti<br>nell'aumento della sua pur già considerevole mole.<br><br>Voglio dire, un conto è comprarsi una storia della letteratura italiana,<br>altro conto è comprarsi un'edizione delle opere più significative.
<br><br> > Il prezzo sarebbe esagerato se si parlasse di un libro, ma qui siamo di<br>fronte<br> > ad un'enciclopedia su linux, l'equivalente di una decina di libri.<br><br>Certamente l'opera ha un carattere esaustivo, ma da qui a chiamarla
<br>"enciclopedia" ce ne corre.<br>Che poi, come ti ho scritto in privato, non ho mai capito questa mania per<br>l'enciclopedismo.<br>Fossimo ancora ai tempi di Diderot, o anche di quando ti regalarono<br>(inutilmente :-)) "I Quindici" per la comunione, lo capirei anche.
<br>Ma la tuttologia serve a chi ha le idee poco chiare e ha bisogno, quindi,<br>di continui punti di riferimento.<br>Chi sa bene cosa cerca probabilmente sa anche dove cercarlo (se non lo sa<br>può imparare a farlo, non è mica un disonore) e non ha bisogno di enciclopedie.
<br>Uno dei motivi della popolarità di Wikipedia (progetto eccelso, con<br>risultati concreti che vanno dal discutibile all'aberrante) è anche questo:<br>hai tutto quello che ti serve dentro un contenitore. Perché disturbarsi a
<br>cercare altrove? Tanto è tutto lì... (quello che c'è...).<br><br> > Per la cronaca, il prezzo completo con spedizione in contrassegno e' 272.30<br> > euro, compresa quindi la spedizione che per peso e volume non certo
<br> > indifferente.<br><br>Senti lì... certo, per dei fogli forati, senza rilegatura...un affarone!<br>Comunque le spese di trasporto vengono applicate a TUTTE le spedizioni,<br>indistintamente.<br>Sia che tu ordini il CD ROM di GNUtemberg o un armadio a muro.
<br>E' una strategia abbastanza comune nella vendita. Siccome difficilmente la<br>gente ordina più di quel dato numero di libri, per una volta ogni tanto che<br>una persona ordina quell'opera, possono anche chiudere un occhio.
<br><br>Tanto lo sai che ti ci mando via SMS...<br><br>---<br>Valerio Di Stefano<br>Web: <a href="http://www.classicistranieri.com">http://www.classicistranieri.com</a><br>e-mail: <a href="mailto:valeriodistefano@valeriodistefano.com">
valeriodistefano@valeriodistefano.com</a><br>Phone: 340 0685260<br>Skype: valeriodistefano<br><br><br>--<br>Mailing list info: <a href="http://lists.linux.it/listinfo/gulli">http://lists.linux.it/listinfo/gulli</a><br>Pagina web del GULLI:
<a href="http://www.livorno.linux.it">www.livorno.linux.it</a><br></blockquote></div><br>