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<STYLE></STYLE>
</HEAD>
<BODY bgColor=#ffffff>
<DIV><FONT size=2 face=Arial>Mi sembra che gli esempi riportati nei due
link confermino in buona misura quello che pensavo, cioè: </FONT></DIV>
<DIV><FONT size=2 face=Arial>esempio 1) - "sta seguendo un corso d'inglese" (ci
si aspetta che alla fine del corso uno abbia imparato a parlare l'inglese o
almeno un po')</FONT></DIV>
<DIV><FONT size=2 face=Arial>esempio 2) - "frequentare un seminario di storia
contemporanea" (non ci si aspetta di imparare la storia contemporanea ma
solo di ascoltare uno che parla di quell'argomento).</FONT></DIV>
<DIV><FONT size=2 face=Arial>Ora, il nostro "corso" è costituito proprio da uno
che parla di un argomento e non è affatto scontato che alla fine gli
ascoltatori abbiano imparato a usare il computer o almeno un po'.</FONT></DIV>
<DIV><FONT size=2 face=Arial>Questo lo rende più simile alla definizione di
"seminario" o "ciclo di conferenze" che non a quella
di "corso".</FONT></DIV>
<DIV><FONT size=2 face=Arial>Comunque per non stare a perdere ulteriore
tempo in disquisizioni linguistiche (tanto più che i nostri utenti non
saranno sicuramente membri dell'Accademia della Crusca) direi che più
che prestare attenzione alle nostre singole preferenze sulla definizione
sarebbe opportuno pensare invece alla percezione che i corsisti
hanno dei loro bisogni e delle loro aspettative (informazioni che
potrebbero essere acquisite anche attraverso questionari distribuiti
all'atto dell'iscrizione) inoltre, o all'iscrizione o alla prima lezione ritengo
fondamentale anche l'effettuazione del test d'ingresso al fine di poter
stabilire quello che generalmente viene chiamato il "patto d'aula"
cioè: cosa ti aspetti da me - cosa mi aspetto da te. In questo momento
vengono definiti gli obiettivi e i risultati attesi in modo da poter, al
termine, valutare l'efficacia del corso sulla base di indicatori
prestabiliti (ad esempio: obiettivo minimo atteso raggiunto dal 60% dei
partecipanti), risultati al sotto dei quali il corso sarebbe stato
un'inutile perdita di tempo.</FONT></DIV>
<DIV><FONT size=2 face=Arial>Infine ritengo che l'idea di Marco sia non
solo da condividere ma caso mai da integrare pensando alla fornitura
non solo delle distro live ma anche di una congrua quantità di dispense
costituite dal materiale proiettato a lezione in modo che l'allievo
possa riprodurre a casa, passo passo, quello che ha visto fare in aula. Questo
anzi dovrebbe essere assegnato come "compito a casa", dedicando la prima
mezz'ora della lezione successiva alla disamina dei problemi incontrati e alle
domande dei partecipanti.</FONT></DIV>
<DIV><FONT size=2 face=Arial>Credo che questo possa rappresentare una buona
formula di compromesso tra quello che dovrebbe essere un approccio professionale
e quello che siamo in grado di offrire. A mio avviso, comunque, un approccio
professionale, sia pure in piccolo, è sempre da preferire ad uno approssimativo
e superficiale che finirebbe solo per dequalificare tutta l'attività
anche per il futuro.</FONT></DIV>
<DIV><FONT size=2 face=Arial>E' tutto per ora.</FONT></DIV>
<DIV><FONT size=2 face=Arial>francesco</FONT></DIV>
<DIV><FONT size=2 face=Arial></FONT> </DIV>
<DIV><FONT size=2 face=Arial></FONT> </DIV>
<DIV>----- Original Message ----- </DIV>
<BLOCKQUOTE
style="BORDER-LEFT: #000000 2px solid; PADDING-LEFT: 5px; PADDING-RIGHT: 0px; MARGIN-LEFT: 5px; MARGIN-RIGHT: 0px">
<DIV
style="FONT: 10pt arial; BACKGROUND: #e4e4e4; font-color: black"><B>From:</B>
<A title=fabrizio.carrai@gmail.com
href="mailto:fabrizio.carrai@gmail.com">Fabrizio Carrai</A> </DIV>
<DIV style="FONT: 10pt arial"><B>To:</B> <A title=gulli@lists.linux.it
href="mailto:gulli@lists.linux.it">Lista del Gruppo Utenti Linux di
Livorno</A> </DIV>
<DIV style="FONT: 10pt arial"><B>Sent:</B> Wednesday, March 10, 2010 6:00
PM</DIV>
<DIV style="FONT: 10pt arial"><B>Subject:</B> Re: [Gulli] Corso di Informatica
Libera di Base - edizione 2010(CILB-2010): discussione programmatica</DIV>
<DIV><BR></DIV>
<DIV>A mio giudizio cambiare la definizione di cosa stiamo facendo è di scarso
effetto. A supporto della definizione di corso</DIV>
<DIV> </DIV>
<DIV>Il "corso" viene fatto su una materia (ed è quello che andiamo a fare)
(<A
href="http://www.wordreference.com/definizione/corso">http://www.wordreference.com/definizione/corso</A>)</DIV>
<DIV>Il "seminario" è su un argomento specifico (<A
href="http://www.wordreference.com/definizione/seminario">http://www.wordreference.com/definizione/seminario</A>)</DIV>
<DIV> </DIV>
<DIV>Mi piace moltissimo l'idea della "GULLI distro"! Si potrebbe pensare a
delle "pennine" USB ?</DIV>
<DIV> </DIV>
<DIV>F.<BR><BR></DIV>
<DIV class=gmail_quote>Il giorno 10 marzo 2010 17.37, Marco Pellegrinetti
<SPAN dir=ltr><<A
href="mailto:marcopellegrinetti@gmail.com">marcopellegrinetti@gmail.com</A>></SPAN>
ha scritto:<BR>
<DIV>[...]</DIV>
<DIV> </DIV>
<BLOCKQUOTE
style="BORDER-LEFT: #ccc 1px solid; MARGIN: 0px 0px 0px 0.8ex; PADDING-LEFT: 1ex"
class=gmail_quote>Le soluzioni per questo "corso" sono due, possono essere
separate o, meglio, combinate:<BR>- Cambiare il nome in "seminario" (che è
la definizione più appropriata)<BR>- Dare la possibilità di provare
l'imparato a casa<BR><BR>Per la prima, credo che la maggior parte dei soci
sia d'accordo, per la seconda intendo, ritornando al discorso iniziale, dire
che senza pratica non si impara, se i frequentatori non possono provare
quello che imparano direttamente al corso, devono avere almeno la
possibilità di ripeterlo e simularlo a casa, le soluzioni sono due anche in
questo caso, o facciamo un install party all'inizio (cosa poco probabile e
difficile) oppure facciamo una bella "Ubuntu <A href="http://g.u.l.li/"
target=_blank>G.U.L.Li</A>. Edition 2010" localizzata in italiano e
contentente tutti i software utilizzati e citati nel corso, masterizziamo un
po' di DVD (Nei CD tutta la roba non ci starebbe), li distribuiamo alla
prima lezione e spieghiamo ome farli partire. <BR>Della creazione della
distro personalizzata me ne posso occupare io.<BR>Che ne dite?<BR><BR>
<DIV class=gmail_quote>Il giorno 10 marzo 2010 17.16, Fabrizio Carrai <SPAN
dir=ltr><<A href="mailto:fabrizio.carrai@gmail.com"
target=_blank>fabrizio.carrai@gmail.com</A>></SPAN> ha scritto:
<DIV>
<DIV></DIV>
<DIV class=h5><BR>
<BLOCKQUOTE
style="BORDER-LEFT: rgb(204,204,204) 1px solid; MARGIN: 0pt 0pt 0pt 0.8ex; PADDING-LEFT: 1ex"
class=gmail_quote>
<DIV>Il fatto che le lezioni siano teoriche e non pratiche è un limite non
indifferente ma che, allo stato attuale, non è tecnicamente
superabile.</DIV>
<DIV>Non sono disponibili aule attrezzate. Questa è anche la ragione del
costo ridotto.</DIV>
<DIV> </DIV>
<DIV>C'è una cosa a vantaggio del corso organizzato dal GULLI: che la
parte pratica può essere supportata dalle attività post-corsi, negli
incontri settimanali in primis.</DIV>
<DIV> </DIV>
<DIV>Ripeto infatti la mia opinione sull'importanza del supporto che i
soci (e non) possono dare per l'installazione delle distribuzioni sulle
macchine degli utenti. Una installazione veloce e completa da innanzitutto
fiducia alla persona che si avvicina a Linux e lo mette nella posizione di
sperimentare le nozioni apprese.</DIV>
<DIV> </DIV>
<DIV>Una ulteriore nota al programma: occorre fare un ulteriore sforzo per
migliorare la definizione degli obbiettivi di ciascuna lezione.</DIV>
<DIV>Ad una persona che appena conosce un computer ("quasi nulla") può
risultare ostico capire cos'è una "elaborazione multimediale". Una frase
del tipo "Uso di programmi per la creazione e la modifica di brani
musicali" potrebbe essere di più ampia comprensione.</DIV>
<DIV> </DIV>
<DIV>Idem per le "Reti di computer": "Comunicazione e scambio di
informazioni fra computer" potrebbe meglio far capire quali sono gli
aspetti che vengono incontrati quotidianamente e che vengono appunto
affrontati nel corso.</DIV>
<DIV> </DIV>
<DIV>A presto!</DIV>
<DIV>Fabrizio </DIV>
<DIV><BR> </DIV>
<DIV class=gmail_quote>Il giorno 08 marzo 2010 22.02, Diego "Hornet2e"
Banti <SPAN dir=ltr><<A href="mailto:hornet2e@gmail.com"
target=_blank>hornet2e@gmail.com</A>></SPAN> ha scritto:<BR>
<BLOCKQUOTE
style="BORDER-LEFT: rgb(204,204,204) 1px solid; MARGIN: 0px 0px 0px 0.8ex; PADDING-LEFT: 1ex"
class=gmail_quote>
<DIV>
<DIV></DIV>
<DIV>Scrivo questa mail al pubblico della nostra mailing-list
per<BR>continuare la discussione sul "Corso di Informatica Libera di
Base -<BR>edizione 2010" (CILB-2010).<BR><BR>Durante l'assemblea è
emerso che alcuni dei soci nutrono perplessità<BR>sulla consistenza e
l'impostazione del corso. In particolare mi è<BR>parso di capire che
alcuni non gradiscono il fatto che le lezioni<BR>siano prettamente
teoriche e non sia previsto l'utilizzo di PC se non<BR>per proiettare le
slide e mostrare degli esempi.<BR><BR>Vorrei chiarire quindi alcuni
punti e poi lasciare i commenti ai<BR>membri di questa lista, siano essi
soci oppure no:<BR>1) Il corso è rivolto a persone che di computer sanno
poco o niente.<BR>E' rivolto anche a coloro che usano windows con
superficialità e che<BR>quindi non dedicano mai molte energia e
comprendere le fondamenta<BR>dell'informatica. Più in generale si può
dire che conviene partecipare<BR>a questo corso se si vuole vedere le
basi dell'informatica con un<BR>approccio "libero" ergo Linux e l'Open
Source.<BR>2) E' logico che il target sarà ben specificato alle persone
cui verrà<BR>proposto. E' un corso di base, quindi è sottinteso che chi
ha già una<BR>certa infarinatura potrebbe trovarsi male a seguire le
lezioni perchè<BR>conoscerebbe già, gran parte degli argomenti.<BR>3) Vi
anticipo che i posti disponibili sono soltanto 20. Alcuni di<BR>questi
inoltre sono riservati ai membri dell'IDV che gentilmente ci<BR>offrono
la loro sede cittadina per lo svolgimento delle lezioni.<BR>4) Se è un
corso di base è logico che non possiamo, per forza di cose,<BR>piazzare
le persone, subito davanti al PC. Sarebbe come mettere
un<BR>principiante alla guida di una Ferrari, o un dirigente di tennis
alla<BR>giuda di una grande squadra di calcio (Juventus Docet). Il
risultato<BR>sarebbe che l'attenzione finirebbe allo schermo del pc,
mentre le<BR>nostre parole si perdono nel vuoto (la tendenza a
"smanettare" è<BR>sempre forte)... Inoltre ne noi, ne l'IDV disponiamo
di laboratori di<BR>informatica, e tantomeno abbiamo i mezzi per
affittarne una.<BR><BR>Allego anche quello che, salvo cambiamenti dovuti
alla discussione,<BR>dovrebbe essere (quasi) il programma
definitivo.<BR><BR>Spero di aver chiarito il mio punto di
vista.<BR><BR>Attendo commenti.<BR><BR>Per il GULLI, il
presidente:<BR><FONT color=#888888>Diego "Hornet2e"
Banti<BR></FONT><BR></DIV></DIV>--<BR>Mailing list info: <A
href="http://lists.linux.it/listinfo/gulli"
target=_blank>http://lists.linux.it/listinfo/gulli</A><BR>Pagina web del
GULLI: <A href="http://www.livorno.linux.it/"
target=_blank>www.livorno.linux.it</A><BR></BLOCKQUOTE></DIV><BR><BR>--<BR>Mailing
list info: <A href="http://lists.linux.it/listinfo/gulli"
target=_blank>http://lists.linux.it/listinfo/gulli</A><BR>Pagina web del
GULLI: <A href="http://www.livorno.linux.it/"
target=_blank>www.livorno.linux.it</A><BR></BLOCKQUOTE></DIV></DIV></DIV><FONT
color=#888888><BR><BR clear=all><BR>-- <BR>Marco Pellegrinetti
(Marcop20)<BR></FONT><BR>--<BR>Mailing list info: <A
href="http://lists.linux.it/listinfo/gulli"
target=_blank>http://lists.linux.it/listinfo/gulli</A><BR>Pagina web del
GULLI: <A href="http://www.livorno.linux.it/"
target=_blank>www.livorno.linux.it</A><BR></BLOCKQUOTE></DIV><BR>
<P>
<HR>
<P></P>--<BR>Mailing list info: http://lists.linux.it/listinfo/gulli<BR>Pagina
web del GULLI: www.livorno.linux.it</BLOCKQUOTE></BODY></HTML>