<div>A mio giudizio cambiare la definizione di cosa stiamo facendo è di scarso effetto. A supporto della definizione di corso</div>
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<div>Il "corso" viene fatto su una materia (ed è quello che andiamo a fare) (<a href="http://www.wordreference.com/definizione/corso">http://www.wordreference.com/definizione/corso</a>)</div>
<div>Il "seminario" è su un argomento specifico (<a href="http://www.wordreference.com/definizione/seminario">http://www.wordreference.com/definizione/seminario</a>)</div>
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<div>Mi piace moltissimo l'idea della "GULLI distro"! Si potrebbe pensare a delle "pennine" USB ?</div>
<div> </div>
<div>F.<br><br></div>
<div class="gmail_quote">Il giorno 10 marzo 2010 17.37, Marco Pellegrinetti <span dir="ltr"><<a href="mailto:marcopellegrinetti@gmail.com">marcopellegrinetti@gmail.com</a>></span> ha scritto:<br>
<div>[...]</div>
<div> </div>
<blockquote style="BORDER-LEFT: #ccc 1px solid; MARGIN: 0px 0px 0px 0.8ex; PADDING-LEFT: 1ex" class="gmail_quote">Le soluzioni per questo "corso" sono due, possono essere separate o, meglio, combinate:<br>- Cambiare il nome in "seminario" (che è la definizione più appropriata)<br>
- Dare la possibilità di provare l'imparato a casa<br><br>Per la prima, credo che la maggior parte dei soci sia d'accordo, per la seconda intendo, ritornando al discorso iniziale, dire che senza pratica non si impara, se i frequentatori non possono provare quello che imparano direttamente al corso, devono avere almeno la possibilità di ripeterlo e simularlo a casa, le soluzioni sono due anche in questo caso, o facciamo un install party all'inizio (cosa poco probabile e difficile) oppure facciamo una bella "Ubuntu <a href="http://g.u.l.li/" target="_blank">G.U.L.Li</a>. Edition 2010" localizzata in italiano e contentente tutti i software utilizzati e citati nel corso, masterizziamo un po' di DVD (Nei CD tutta la roba non ci starebbe), li distribuiamo alla prima lezione e spieghiamo ome farli partire. <br>
Della creazione della distro personalizzata me ne posso occupare io.<br>Che ne dite?<br><br>
<div class="gmail_quote">Il giorno 10 marzo 2010 17.16, Fabrizio Carrai <span dir="ltr"><<a href="mailto:fabrizio.carrai@gmail.com" target="_blank">fabrizio.carrai@gmail.com</a>></span> ha scritto:
<div>
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<div class="h5"><br>
<blockquote style="BORDER-LEFT: rgb(204,204,204) 1px solid; MARGIN: 0pt 0pt 0pt 0.8ex; PADDING-LEFT: 1ex" class="gmail_quote">
<div>Il fatto che le lezioni siano teoriche e non pratiche è un limite non indifferente ma che, allo stato attuale, non è tecnicamente superabile.</div>
<div>Non sono disponibili aule attrezzate. Questa è anche la ragione del costo ridotto.</div>
<div> </div>
<div>C'è una cosa a vantaggio del corso organizzato dal GULLI: che la parte pratica può essere supportata dalle attività post-corsi, negli incontri settimanali in primis.</div>
<div> </div>
<div>Ripeto infatti la mia opinione sull'importanza del supporto che i soci (e non) possono dare per l'installazione delle distribuzioni sulle macchine degli utenti. Una installazione veloce e completa da innanzitutto fiducia alla persona che si avvicina a Linux e lo mette nella posizione di sperimentare le nozioni apprese.</div>
<div> </div>
<div>Una ulteriore nota al programma: occorre fare un ulteriore sforzo per migliorare la definizione degli obbiettivi di ciascuna lezione.</div>
<div>Ad una persona che appena conosce un computer ("quasi nulla") può risultare ostico capire cos'è una "elaborazione multimediale". Una frase del tipo "Uso di programmi per la creazione e la modifica di brani musicali" potrebbe essere di più ampia comprensione.</div>
<div> </div>
<div>Idem per le "Reti di computer": "Comunicazione e scambio di informazioni fra computer" potrebbe meglio far capire quali sono gli aspetti che vengono incontrati quotidianamente e che vengono appunto affrontati nel corso.</div>
<div> </div>
<div>A presto!</div>
<div>Fabrizio </div>
<div><br> </div>
<div class="gmail_quote">Il giorno 08 marzo 2010 22.02, Diego "Hornet2e" Banti <span dir="ltr"><<a href="mailto:hornet2e@gmail.com" target="_blank">hornet2e@gmail.com</a>></span> ha scritto:<br>
<blockquote style="BORDER-LEFT: rgb(204,204,204) 1px solid; MARGIN: 0px 0px 0px 0.8ex; PADDING-LEFT: 1ex" class="gmail_quote">
<div>
<div></div>
<div>Scrivo questa mail al pubblico della nostra mailing-list per<br>continuare la discussione sul "Corso di Informatica Libera di Base -<br>edizione 2010" (CILB-2010).<br><br>Durante l'assemblea è emerso che alcuni dei soci nutrono perplessità<br>
sulla consistenza e l'impostazione del corso. In particolare mi è<br>parso di capire che alcuni non gradiscono il fatto che le lezioni<br>siano prettamente teoriche e non sia previsto l'utilizzo di PC se non<br>per proiettare le slide e mostrare degli esempi.<br>
<br>Vorrei chiarire quindi alcuni punti e poi lasciare i commenti ai<br>membri di questa lista, siano essi soci oppure no:<br>1) Il corso è rivolto a persone che di computer sanno poco o niente.<br>E' rivolto anche a coloro che usano windows con superficialità e che<br>
quindi non dedicano mai molte energia e comprendere le fondamenta<br>dell'informatica. Più in generale si può dire che conviene partecipare<br>a questo corso se si vuole vedere le basi dell'informatica con un<br>approccio "libero" ergo Linux e l'Open Source.<br>
2) E' logico che il target sarà ben specificato alle persone cui verrà<br>proposto. E' un corso di base, quindi è sottinteso che chi ha già una<br>certa infarinatura potrebbe trovarsi male a seguire le lezioni perchè<br>
conoscerebbe già, gran parte degli argomenti.<br>3) Vi anticipo che i posti disponibili sono soltanto 20. Alcuni di<br>questi inoltre sono riservati ai membri dell'IDV che gentilmente ci<br>offrono la loro sede cittadina per lo svolgimento delle lezioni.<br>
4) Se è un corso di base è logico che non possiamo, per forza di cose,<br>piazzare le persone, subito davanti al PC. Sarebbe come mettere un<br>principiante alla guida di una Ferrari, o un dirigente di tennis alla<br>giuda di una grande squadra di calcio (Juventus Docet). Il risultato<br>
sarebbe che l'attenzione finirebbe allo schermo del pc, mentre le<br>nostre parole si perdono nel vuoto (la tendenza a "smanettare" è<br>sempre forte)... Inoltre ne noi, ne l'IDV disponiamo di laboratori di<br>
informatica, e tantomeno abbiamo i mezzi per affittarne una.<br><br>Allego anche quello che, salvo cambiamenti dovuti alla discussione,<br>dovrebbe essere (quasi) il programma definitivo.<br><br>Spero di aver chiarito il mio punto di vista.<br>
<br>Attendo commenti.<br><br>Per il GULLI, il presidente:<br><font color="#888888">Diego "Hornet2e" Banti<br></font><br></div></div>--<br>Mailing list info: <a href="http://lists.linux.it/listinfo/gulli" target="_blank">http://lists.linux.it/listinfo/gulli</a><br>
Pagina web del GULLI: <a href="http://www.livorno.linux.it/" target="_blank">www.livorno.linux.it</a><br></blockquote></div><br><br>--<br>Mailing list info: <a href="http://lists.linux.it/listinfo/gulli" target="_blank">http://lists.linux.it/listinfo/gulli</a><br>
Pagina web del GULLI: <a href="http://www.livorno.linux.it/" target="_blank">www.livorno.linux.it</a><br></blockquote></div></div></div><font color="#888888"><br><br clear="all"><br>-- <br>Marco Pellegrinetti (Marcop20)<br>
</font><br>--<br>Mailing list info: <a href="http://lists.linux.it/listinfo/gulli" target="_blank">http://lists.linux.it/listinfo/gulli</a><br>Pagina web del GULLI: <a href="http://www.livorno.linux.it/" target="_blank">www.livorno.linux.it</a><br>
</blockquote></div><br>