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Non per fare polemica: secondo dove abiti le chiavette sono l'unica
via per poter andare su internet.<br>
Dove abito io la Telecom non ci pensa proprio a portare l'adsl,
quindi...<br>
<br>
<br>
Comunque Tanti Auguri a Tutti!<br>
<br>
Matteo Masini<br>
<br>
On 22/12/2010 18:19, Andrea Dell'Amico wrote:
<blockquote cite="mid:1293038362.25098.18.camel@altrove" type="cite">
<pre wrap="">On Wed, 2010-12-22 at 18:04 +0100, a. scapuzzi wrote:
</pre>
<blockquote type="cite">
<pre wrap="">sotituisci pure "invogliare" con "obbligare" ;-)
2010/12/22 Sandro Fabbro <a class="moz-txt-link-rfc2396E" href="mailto:sandrofabbro@gmail.com"><sandrofabbro@gmail.com></a>
A mio avviso la legge era stata fatta per invogliare la gente
a fare le chiavette che bene o male togliono minimo 5 euro al
mese
</pre>
</blockquote>
<pre wrap="">
Ma figuriamoci. Per far vendere chiavette inutili è sufficiente
l'ignoranza dell'italiano medio.
Sul controllare: il fatto di dover dare tonnellate di documenti non
significa che qualcuno non faccia *anche* altri tipi di monitoraggi.
E sul "nulla da nascondere", io non ne ho, ma non voglio comunque che
qualcuno si faccia gli affari miei indebitamente.
E infine, sulla possibilità di difesa: in italia, anche con questa
politica marcia, resta l'accusa che deve portare prove (il fisco è un
caso a parte).
</pre>
<blockquote type="cite">
<pre wrap=""> Il giorno 22/dic/2010 16.15, "Diego "Hornet2e" Banti"
<a class="moz-txt-link-rfc2396E" href="mailto:hornet2e@gmail.com"><hornet2e@gmail.com></a> ha scritto:
> Il giorno 22 dicembre 2010 15:59, a. scapuzzi
<a class="moz-txt-link-rfc2396E" href="mailto:dado70@gmail.com"><dado70@gmail.com></a> ha scritto:
>
>> Il concetto di libertà é relativo.
>> Preferisco sapere che vengo controllato e come
>> Che essere spiato dietro la finta partenza di libertà
>>
>> Non ho niente da nascondere e vorrei la possibilità di
difesa in caso di
>> controllo:)
>>
>> Non vorrei si scambiarsd il libero con la possibilità di
scaricare a
>> piacimento o di utilizzare la rete x scopi illeciti
>>
> E' sufficiente poter andare in giro e collegarsi dove si
vuole senza dover
> dare carta d'identità o dover svolgere formalismi
burocratici (se chi da
> l'accesso lo consente, quindi non violando reti protette).
Se poi con
> l'aiuto della tecnologia si possono attuare controlli
automatici in caso di
> bisogno allora ben vengano: l'importante è sburocratizzare
la questione e
> metterci al passo degli altri paesi, USA in primis.
>
> Ciao!
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</blockquote>
<pre wrap="">
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<pre wrap="">
<fieldset class="mimeAttachmentHeader"></fieldset>
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