<p dir="ltr">Gparted gestisce le partizioni GPT.<br>
Io comunque uso un "passepartout" USB che avvio da qualsiasi macchina sia UEFI che bios tradizionale.<br>
Semplicemente installi il sistema su chiavetta, ricordando di installare anche Grub.</p>
<p dir="ltr">...ho letto velocemente: magari non ho capito bene il problema?<br></p>
<p dir="ltr">--- </p>
<p dir="ltr">Alessio Maiorano</p>
<div class="gmail_quote">Il 27 mag 2016 9:30 AM, "eliogordo" <<a href="mailto:eliogordo@gmail.com">eliogordo@gmail.com</a>> ha scritto:<br type="attribution"><blockquote class="gmail_quote" style="margin:0 0 0 .8ex;border-left:1px #ccc solid;padding-left:1ex">per mio fratello che vive in altra città vorrei preparare una penna USB bootabile con partizione persistente<br>
solo che ubuntu 16.04 si comporta diversamente dalle versioni precedenti e i soliti tool tipo unetbootin non funzionano, ma solo: sudo ddrescue -d -D --force image.iso /dev/sdX<br>
<br>
e poi non riesco a gestire una partizione "persistence" o "casper-rw" da syslinux/isolinux<br>
infatti:<br>
/dev/sdc contains GPT signatures, indicating that it has a GPT table. However, it does not have a valid fake msdos partition table, as it should. Perhaps it was corrupted -- possibly by a program that doesn't understand GPT partition tables. Or perhaps you deleted the GPT table, and are now using an msdos partition table. Is this a GPT partition table?<br>
<br>
e si ritorna all'annoso problema: esiste un soft gnu che gestisca GPT ? Perché né gparted né partitionmanager mi trovano partizioni GPT<br>
-- <br>
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