<html>
<head>
<meta http-equiv="Content-Type" content="text/html; charset=UTF-8">
</head>
<body>
<p>Dal punto di vista tecnico non mi sembra che ci siano grosse
differenze tra le varie piattaforme di videoconferenza in
circolazione, sia private (Meet, Zoom, WebEx, Teams) sia open
(Jitsi in testa).</p>
<p>Il problema della piattaforma open è che qualcuno (il Miur), in
mancanza di un'offerta chiavi in mano, dovrebbe occuparsi anche
dell'infrastruttura necessaria ad ospitare i server, fisici o
virtuali che siano, e gestire tutte le relative configurazioni,
mentre con Google (e gli altri privati) basta avere la
connettività ed al resto ci pensa il fornitore. Nel caso di Google
la suite integrata va oltre la videoconferenza e bisogna
riconoscere che ha permesso a molte scuole di essere operative con
la DAD già qualche giorno dopo il lockdown di marzo. <br>
</p>
<p>Personalmente ho indicato Jitsi a qualche docente che era in
difficoltà nei primi giorni di isolamento ma onestamente si è
trattato di una soluzione tampone poiché i server pubblici di
Jitsi (vedi openmeet) non credo che siano comunque in grado di
sopperire alle richieste di banda di tutte le classi in DAD (ora
DDI) a livello nazionale; il Miur aveva promesso che avrebbe messo
a disposizione delle scuole una piattaforma univoca da utilizzare
ma in realtà si è rivolto semplicemente a fornitori terzi: le
scuole hanno potuto scegliere solo tra quelle proposte dal
ministero (G-suite, Microsoft, Weschool).</p>
<p>Anche a me avrebbe fatto piacere vedere un impegno più forte
delle istituzioni verso gli strumenti open disponibili e di
qualità (Jitsi, Nextcloud e altre piattaforme di collaborazione)
per colmare quel "vuoto" digitale che non era sicuramente
gestibile con la prima ondata ma ho la sensazione che sia stata
persa un'opportunità.<br>
</p>
<p>Simone<br>
</p>
<p><br>
</p>
<div class="moz-cite-prefix">Il 08/11/20 11:48, Fabrizio Carrai via
Gulli ha scritto:<br>
</div>
<blockquote type="cite"
cite="mid:CAJXPg6LPPCLXhKUShi=ho6KORhfzDMK88HJW55bA=zdqD4Pymw@mail.gmail.com">
<meta http-equiv="content-type" content="text/html; charset=UTF-8">
<div dir="ltr">
<div dir="auto">
<div>Ciao a tutti,</div>
<div>la mia opinione personale è che le alternative free e
open vanno <u>fatte conoscere</u>: le dimostrazioni
pratiche, l'evidenza dei fatti alla lunga portano alla
scelta migliore. Ricordiamoci una cosa che fa la differenza
per molti: la conoscenza nel prodotto (la G-suite è molto
diffusa) e nella possibilità di ricevere supporto, anche da
colleghi e persone vicine.</div>
<div><br>
</div>
<div>Il mondo open sta offrendo delle alternative altrettanto
eccellenti come quella che hai segnalato tu: openmeet
infatti è basato si Jitsi e molti server sono disponibili
gratuitamente, sono elencati anche in <a
href="https://iorestoacasa.work/server.html"
moz-do-not-send="true">https://iorestoacasa.work/server.html</a>.</div>
<div><br>
</div>
<div>Saluti</div>
<div>F.</div>
<div><br>
<div class="gmail_quote">
<div dir="ltr" class="gmail_attr">Il ven 6 nov 2020, 10:35
scuol--- via Gulli <<a
href="mailto:gulli@lists.linux.it" rel="noreferrer
noreferrer noreferrer" target="_blank"
moz-do-not-send="true">gulli@lists.linux.it</a>> ha
scritto:<br>
</div>
<div><br>
</div>
<div>[...]</div>
<div> </div>
<blockquote class="gmail_quote" style="margin:0 0 0
.8ex;border-left:1px #ccc solid;padding-left:1ex">
Salve,<br>
<br>
Vorrei fare un'osservazione "collaterale" sul software
per segnalare una <br>
cosa che forse può interessare altri del Gulli.<br>
Nello scorso anno scolastico ho fatto una supplenza alle
superiori e ho <br>
fatto la DAD. Su indicazioni del ministero è stata
adottata la <br>
piattaforma G-suite.<br>
Esiste questo:<br>
<a
href="https://www.servizi.garr.it/videoevoce/openmeet"
rel="noreferrer noreferrer noreferrer noreferrer
noreferrer" target="_blank" moz-do-not-send="true">https://www.servizi.garr.it/videoevoce/openmeet</a><br>
(tra l'altro è un servizio che il CNR e altri Istituti
pubblici hanno <br>
messo a punto per scopi di istruzione de educazione)<br>
<br>
In Francia il ministero dell'istruzione usa questo:<br>
<a href="http://apps.education.fr/" rel="noreferrer
noreferrer noreferrer noreferrer noreferrer"
target="_blank" moz-do-not-send="true">http://apps.education.fr/</a><br>
<br>
Ho segnalato la cosa al ministero, una mia iniziativa
individuale, <br>
senza, per ora, alcuna risposta.<br>
A mio parere non è tanto, o non solo..., un problema di
software libero <br>
ma del fatto che è stato assegnato un servizio pubblico
a un "privato" <br>
senza, a mia conoscenza, nessuna discussione, né gara o
bando. Una <br>
questione tra le altre, ma non ultima: la piattaforma
G-suite (Google) <br>
ha registrato i dati dei ragazzi, dei bimbi, dai tre
anni in su.<br>
<br>
Saluti a tutti.<br>
<br>
Giuseppe Porciani<br>
<br>
<br>
-- <br>
Mailing list info: <a
href="https://lists.linux.it/listinfo/gulli"
rel="noreferrer noreferrer noreferrer noreferrer
noreferrer" target="_blank" moz-do-not-send="true">https://lists.linux.it/listinfo/gulli</a><br>
Pagina web del GULLI: <a
href="http://www.linux.livorno.it" rel="noreferrer
noreferrer noreferrer noreferrer noreferrer"
target="_blank" moz-do-not-send="true">www.linux.livorno.it</a><br>
</blockquote>
</div>
</div>
</div>
</div>
<br>
<fieldset class="mimeAttachmentHeader"></fieldset>
</blockquote>
<pre class="moz-signature" cols="72">--
"La sorveglianza di massa è la definizione stessa di uno stato di polizia,
ed è per questo che dovremmo difendere la privacy anche quando non abbiamo nulla da nascondere".
Bruce Schneier</pre>
</body>
</html>