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Il vero papà del DOS<br>
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<a class="moz-txt-link-freetext" href="http://punto-informatico.it/p.aspx?i=2050079">http://punto-informatico.it/p.aspx?i=2050079</a><br>
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di Alfonso Maruccia<br>
mercoledì 01 agosto 2007<br>
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Roma - Sembra una di quelle storie da <em>geek</em> arroganti e
competitivi, abilissimi nelle arti informatiche così come nella
capacità di primeggiare su amici e rivali a costo di giocare sporco e
senza scrupoli. Una storia che riporta indietro nel tempo, all'epoca
d'oro dei primi, rampanti <a
href="http://it.wikipedia.org/wiki/I_pirati_di_Silicon_Valley"
target="_blank">pionieri della Silicon Valley</a>, che ben prima del
P2P hanno usato le idee altrui <strong>per costruirci sopra una fortuna</strong>,
e il più grande impero tecnologico di tutti i tempi.<br>
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<a
href="http://www.theregister.co.uk/2007/07/30/msdos_paternity_suit_resolved/"
target="_blank">Il caso</a> era scaturito dalla denuncia di <strong>Tim
Paterson</strong>
- che aveva venduto a Microsoft il sistema operativo che sarebbe stato
poi fornito ad IBM sotto le spoglie di "MS-DOS" nel 1980 - nei
confronti del giornalista <strong>sir Harold Evans</strong> e del suo
editore Little Brown. In un capitolo del suo libro <em>They Made
America - From the Steam Engine to the Search Engine: Two Centuries of
Innovators</em>, Evans ristabilisce <strong>la verità dei fatti sul
ruolo effettivo di Paterson</strong>, e di come l'idea originale del
DOS sia in effetti da attribuire a <a
href="http://en.wikipedia.org/wiki/Gary_Kildall" target="_blank">Gary
Kildall</a>, pioniere dei microcomputer e fondatore della società
Digital Research.<br>
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Kildall è la mente geniale dietro <a
href="http://en.wikipedia.org/wiki/CP/M" target="_blank">CP/M</a>, il
primo vero sistema operativo per processori <em>Intel 8080/85</em>
che ha fatto da battistrada a perni fondamentali per tutta l'industria
tecnologica come il BIOS (il micro-cuore operativo che si incarica di
gestire le comunicazioni base tra i componenti di un PC appena premuto
il tasto di accensione) o lo stesso DOS di Microsoft. Tim Paterson,
sostiene Evans, <strong>non ha fatto altro che copiare il CP/M</strong>,
creando un clone chiamato <em>86-DOS</em>, rinominandolo QDOS e infine
vendendolo a Bill Gates e compagni per l'accordo-capestro con IBM.<br>
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La
copia effettuata da Paterson, che ha perorato la sua causa sostenendo
che le "diffamazioni" di Evans gli hanno provocato dolori e disturbi
mentali, secondo quanto stabilito dal giudice è stata spudorata: <strong>le
prime 36 funzioni base del sistema sono sostanzialmente identiche tra i
due OS</strong>,
nonostante Paterson abbia rinominato alcune di esse come nel caso di
"Read Sequential" che diventa "Sequential Read", o "Read Random"
specchiato in "Random Read".<br>
<br>
Evans, ha infine dichiarato il
giudice Thomas Zilly, ha agito senza malizia, restituendo nel contempo
ad un coraggioso inventore <strong>la paternità di un pezzo
fondamentale della storia dell'informatica</strong>.
Paterson, al contrario, è stato punito per aver fornito informazioni
irrilevanti alla corte, incluso il presunto alcolismo di Kildall.<br>
<br>
Il mondo dei PC sarebbe potuto essere molto diverso da quello che è
adesso, <a
href="http://www.theregister.co.uk/2007/07/30/msdos_paternity_suit_resolved/"
target="_blank">scrive</a> <em>The Register</em>,
se al posto di Bill Gates vi fosse stato Gary Kildall a fare l'accordo
di fornitura del sistema operativo per il microcomputer di IBM. La
tecnologia sviluppata dalla sua società <em>Digital Research</em> (che
negli anni sarà poi costretta a correre dietro a Gates con <a
href="http://punto-informatico.it/p.aspx?i=247504" target="_blank">il
sempreverde DR-DOS</a>) era nettamente superiore, con una <em>roadmap</em>
potenzialmente in grado di offrire ai computer desktop sistemi
operativi multitasking e, grazie all'interfaccia di <a
href="http://en.wikipedia.org/wiki/Graphical_Environment_Manager"
target="_blank">GEM</a>, un ambiente operativo completamente grafico <strong>ere
prima che Windows venisse alla luce</strong> e si affermasse come
standard.<br>
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<em>Alfonso Maruccia</em><br>
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/*non ho scelto io di venire al mondo, ma da quel momento in poi le
altre decisioni le prendo da me*/<br>
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