<!DOCTYPE html PUBLIC "-//W3C//DTD HTML 4.01 Transitional//EN">
<html>
<head>
</head>
<body bgcolor="#ffffff" text="#000000">
Radiohead: major, ciucciateci il calzino<br>
<br>
<a class="moz-txt-link-freetext" href="http://punto-informatico.it/p.aspx?i=2078077">http://punto-informatico.it/p.aspx?i=2078077</a><br>
<br>
News<br>
di Luca Annunziata<br>
martedì 02 ottobre 2007<br>
<br>
Roma - Uscirà <a
href="http://www.radiohead.com/deadairspace/index.php?a=292"
target="_blank">ufficialmente</a> il 10 ottobre il nuovo album dei <a
href="http://it.wikipedia.org/wiki/Radiohead" target="_blank">Radiohead</a>,
intitolato <em>In Rainbows</em>, ma <strong>su Internet è già
disponibile per la prevendita</strong>.
L'anticonformista gruppo britannico, che viaggia senza contratto sin
dalla pubblicazione del disco precedente, ha deciso di scavalcare la
tradizionale catena di distribuzione e di <strong>mettere in vendita
direttamente online il proprio lavoro</strong>.<br>
<br>
Sono
due i formati scelti da Yorke, Greenwood e compagni per la loro settima
fatica. Il primo, destinato ai fan più affezionati, è un discbox
contenente 18 nuove tracce sia su CD che su due vinili da 12" vecchio
stile, oltre a foto, video e artwork vari. Il secondo è il download:
non si conoscono ancora tutti <a
href="http://www.boingboing.net/2007/09/30/radiohead-lets-fans.html"
target="_blank">i dettagli</a>, <a
href="http://applemania.blogosfere.it/2007/09/i-radiohead-dicono-no-a-itunes.html"
target="_blank">visto</a> anche il sonoro e deciso NO rifilato ad
Apple e al suo iTunes Store, ma <strong>è soprattutto il prezzo a
lasciare a bocca aperta</strong>.<br>
<br>
<img src="cid:part1.01050408.02010902@yahoo.it"
alt="Radiohead In Rainbows e-shop" align="right">Nel carrello dell'<a
href="http://www.inrainbows.com/Store/index3.html" target="_blank">e-shop
realizzato</a>
per l'occasione, la voce relativa appare vuota, seguita da un punto
interrogativo che rimanda ad un'altra pagina: "it's up to you" si
legge, <strong>spetta a chi acquista decidere il prezzo</strong>. E
per chi restasse perplesso, un nuovo punto interrogativo rimanda ad una
terza pagina che ribadisce il concetto: "no really, it's up to you"
("no, guarda, tocca proprio a te"). <strong><em>In Rainbows</em> è
insomma in vendita a offerta libera</strong>:
può bastare anche solo qualche centesimo per portarsi a casa i dieci
nuovi brani originali. Non solo: se non si paga nulla e se l'album
piace si può sempre <a
href="http://blogs.guardian.co.uk/music/2007/10/how_much_will_you_pay_for_the.html"
target="_blank">tornare sul sito</a> e lasciarci qualche soldo.<br>
<br>
Al
download potranno accedere anche gli acquirenti del discbox -
disponibile solo a partire da dicembre - e il cui prezzo invece resta
fissato a 40 sterline (circa 57 euro, spese di spedizione comprese).
Anche in questo caso, tuttavia, <strong>il meccanismo di distribuzione
sarà molto originale</strong>:
invece di rivolgersi agli usuali canali commerciali, sarà l'abituale
concessionaria del merchandising della band a gestire la vendita e la
consegna.<br>
<br>
La scelta dei Radiohead suona come una sveglia alle grandi sorelle
della musica. <strong>Non si tratta in assoluto di una novità</strong>,
visto che già da tempo <a
href="http://punto-informatico.it/p.aspx?i=1982599" target="_blank">Magnatune
e Jamendo</a>
battono questa pista: ma si tratta del primo caso in cui una band di
primissimo piano, ritenuta anzi un punto di riferimento da molti
giovani e dagli stessi musicisti, si spinge verso un certo tipo di
modello distributivo. Se questo modello avrà successo si può già ora
star sicuri che la mossa dei Radiohead sarà seguita a breve giro di
disco anche da altre band e nomi di richiamo.<br>
<br>
<img src="cid:part2.06070602.07050709@yahoo.it" alt="la band"
align="right">Come ricorda Bob Lefsetz sulle pagine del <a
href="http://lefsetz.com/wordpress/" target="_blank">suo blog</a>,
in passato c'erano stati altri artisti del calibro di Bruce Springsteen
o dei Pearl Jam che avevano scelto di lavorare senza un contratto
discografico: ma tutti, senza eccezione, avevano poi stretto un accordo
con le major per la distribuzione della propria musica. Tutti, ad
eccezione dei Radiohead: "Non è che vivano in un altro mondo - dice Bob
- ma è che giocano con regole diverse".<br>
<br>
Questa mossa, <a
href="http://lefsetz.com/wordpress/index.php/archives/2007/09/30/radiohead/"
target="_blank">spiega</a>, dimostra che <strong>è possibile agire al
di fuori della prassi consolidata</strong>: "Ai Radiohead non interessa
se la musica è gratis. Perché non credono lo sarà". <a
href="http://www.parislemon.com/2007/10/radioheads-new-album-in-rainbows-name.html"
target="_blank">I fan</a> saranno probabilmente sempre disposti a
pagare per quanto ascoltano, e <a
href="http://www.crackunit.com/2007/10/01/i-like-radiohead-more-than-i-like-their-music/"
target="_blank">coloro i quali</a>
invece si sarebbero rivolti ad un circuito P2P per ottenere la musica
gratuitamente, sborseranno invece una piccola cifra simbolica per
averla. <strong>Meglio di niente</strong>.<br>
<br>
Le major hanno di che preoccuparsi? Probabilmente sì, visto anche
quello che <a
href="http://www.time.com/time/arts/article/0,8599,1666973,00.html"
target="_blank">si legge</a> sulle pagine di <em>Time</em>:
"Se il miglior gruppo in circolazione non ci vuole tra i piedi - dice
un anonimo dirigente di una grande etichetta europea - allora non sono
sicuro che ci sia rimasto molto di questo business". E aggiunge un
produttore statunitense, anche lui senza nome: "Se puoi pagare quanto
ti pare per la musica della migliore band del mondo, perché dovresti
pagare 10 euro o 99 cent per quella di qualcuno meno dotato?". E quei
99 cent sono un prurito girato ad Apple.<br>
<br>
<em>Luca Annunziata</em><br>
<div class="moz-signature">-- <br>
<font size="-1">______________________________________________________________________________________________<br>
/*non ho scelto io di venire al mondo, ma da quel momento in poi le
altre decisioni le prendo da me*/<br>
- <a href="http://sberla54.altervista.org/">http://sberla54.altervista.org</a>
- My links and contacts -<br>
- <a href="http://kernel-panic.noblogs.org"
name="http://kernel-panic.noblogs.org">http://kernel-panic.noblogs.org</a>
- My blog -<br>
- <a href="http://www.punk4free.org" name="http://www.punk4free.org">http://www.punk4free.org</a>
- My webzine -<br>
</font></div>
</body>
</html>