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<html>
<head>
</head>
<body bgcolor="#ffffff" text="#000000">
Primi passi - Bad Penguin<br>
<br>
<a class="moz-txt-link-freetext" href="http://www.badpenguin.org/newbie/dummies.html">http://www.badpenguin.org/newbie/dummies.html</a><br>
<br>
"Primi passi con Linux"<br>
Breve guida all'utilizzo della prima sessione di lavoro Linux. <br>
<br>
<h2>Prerequisiti</h2>
<ol>
<li>Un sistema Linux funzionante</li>
<li>Un "account" utente per l'accesso a tale sistema</li>
<li>La "password" per tale "account"</li>
</ol>
<hr noshade="noshade" size="1">
<h2>Entrare nel sistema (login)</h2>
L'accesso ad un sistema Linux richiede il "login" che è l'operazione
con la quale si specifica al sistema il proprio "account" utente e la
propria "password". <b>Se il sistema sul quale state lavorando è stato
appena installato l'account da utilizzare è "root" mentre alla
richiesta di password bastera premere [INVIO] oppure specificare la
password che vi è stata
chiesta durante l'installazione. </b><br>
<br>
L'account "root" e l'equivalente di "administrator" in Windows NT,
ovvero, l'account che ha pieni poteri sull'intero sistema. <i>E buona
norma, per motivi di sicurezza, evitare l'utilizzo di tale
account per operazioni che non lo necessitano.</i>
<br>
<br>
<b>Attenzione:</b><i> il "case" delle lettere ha importanza.
Assicurative che il
"led" della tastiera con la dicitura <b>Caps Lock</b> sia spento prima
di
digitare i vostri dati. Per spegnerlo premere sul tasto corrispondente
(lo
trovate sulla sinistra, il primo tasto della terza fila).</i><br>
<br>
In Linux il login può essere effettuato tramite interfaccia a caratteri
o
in modalità grafica (XDM).
In modalità a caratteri dopo il login il sistema mostra una serie di
messaggi di "fortune", ovvero una serie di aforismi sul mondo del
computer molto simpatici; in modalità grafica, invece, il sistema avvia
tutte
le applicazioni che avete scelto di default. <br>
<br>
<i>Se trovate il login di Linux un operazione fastidiosa è
possibile configurare il sistema in modo tale che entri direttamente
con un
determinato account utente. Ovviamente ciò non è consigliabile su un
sistema
diverso da quello casalingo.</i> <br>
<br>
Di solito sotto DOS il prompt e "C:>", sotto Linux le cose possono
essere
molto più complicate. Il prompt più semplice di solito termina con il
simbolo "$" (per gli utenti standard), oppure con "#" (per l'utente
root). <br>
<br>
<i>Il prompt in Linux è una cosa molto personale. Alcuni riportano
addirittura l'attuale fase lunare, altri quanto tempo manca al
termine dell'orario di lavoro.</i>
Il prompt di solito indica anche in che directory ci si trova
all'avvio.
Per gli utenti normali questa è nel percorso /home/<i>NOMEUTENTE</i>
Se l'account è agx, la home directory sarà /home/agx .
A questa regola fà eccezione root che ha "casa" in /root . <br>
<br>
Attenzione. Per navigare all'interno del "file system" bisogna avere
le giuste "permission" (permessi). Un utente non può uscire al di fuori
di /home/<i>NOMEUTENTE</i> perchè non na ha il diritto. Può, comunque,
all'interno della propria "casa" fare qualsiasi cosa vuole anche creare
altre sotto-directory.<br>
<br>
Se siete entrati come root per andare alla radice del file system
digitare il comando :
<i> cd / </i>
<br>
<br>
<hr noshade="noshade" size="1">
<h2>La Console di Linux</h2>
A questo punto sarete già stati presi dall'orrore perchè pensate che
Linux sia molto simile all'DOS. Be vi sbagliate di molto.
La vostra distribuzione non ha evidentemente configurato "xdm" che è un
programma che fa partire direttamente la parte grafica di Linux
(X-Window) e che mostra una graziosa dialog box per il login.
<i>Sul mio sistema la dialog box è accompagnata da una pixmap del
"diavolo della tasmania" (@19xx Warner Bros) che si mangia Windows ... </i>
<br>
<br>
Se avete effettuato il login tramite terminale dovete sapere supito che
Linux è dotato di molte "console virtuali". Cioè potete avere più
schermi, dove girano programmi diversi, dove girano utenti diversi.
<i>Una delle mie prime esperienze in tal senso fu quella di creare 8
utenti
fittizzi con cui divertirmi a scambiare messaggi tra di loro. Non male
se
pensate che con Windoze dove buttare via tutto quello che state facendo
per rifare il login con un utente diverso... </i>
<br>
<br>
Per cambiare da una console virtuale all'altra basta premere il tasto
[ALT] accompagnato da un tasto funzione. La console di partenza, nel
caso
vi capita di perdervi, si otttiene premendo [ALT] + [F1] .
Le distribuzioni attuali di solito pre-configurano il sistema in modo
da avere disponibile 6 console virtuali ( da F1 fino ad F6 ), ma
ovviamente
c'è anche ci ne usa 32 !
<br>
<br>
Questo richiede un po di spiegazione. In Linux potete passare
dall'ambiente grafico X-Window ad un qualsiasi terminale, similmente
come spiegato prima, premendo [CTRL][ALT][F1]. Non state usando
Windoze, qui il sistema non lo dovete MAI riavviare ....
Esistono inoltre dei programmi, come Quake, che fanno uso di una
libreria che accede direttamente all'hardware VGA della scheda video
e che fanno uso della virtual console nr. 8 .
Quindi se state giocando a QUAKE potete tornare al terminale iniziale
premendo [ALT]+[F1] oppure ritornare a X-Window con [ALT]+[F7] .
Quindi per ritornare a giocare a Quake premere [ALT]+[F8] da una
console
virtuale oppure [CTRL]+[ALT]+[F8] da X-Window . <br>
Non dovete riavviare il sistema ... :-)
<br>
<br>
Le altre console, anche se attualmente non configurate per accettare il
login,
possono comunque essere utilizzate per visualizzare dei risultati.
Per rendervene conto digidate il comando:
<i>ls > /dev/tty12</i>
quindi premete [ALT]+[F12] per passare alla console virtuale nr.12,
noterete
che è stato visualizzato il contenuto della directory corrente. Premere
[ALT]+[F1] per tornare indietro.
<br>
<br>
<br>
<h3>Hot Keys</h3>
Alcune combinazioni di tasti possono essere molto utili in Linux,
eccone
alcune:
<ul>
<li><i>History</i> - con l'uso delle frecce [SU] e [GIU] e possibile
ottenere la lista di tutti i comandi precedentemente digidati.</li>
<li><i>Backscrolling</i> - lo scrolling dello schermo indietro o in
avanti
si ottiene premendo [SHIFT] + [PAGINA SU] o [PAGINA GIU]. Questo
permette
di vedere testo che precedentemente era sullo schermo.</li>
<li><i>Resettare lo schermo</i> - un inconveniente della console e la
visualizzazione di spazzatura sullo schermo. Questo di solito succede
quando con il comando "cat" si cerca di visualizzare un file binario.
La
console interpreta i codice del file binario come comandi della
tastiera
e si imposta in strane modalità visualizzando caratteri strani. Per
fissare
tale incoveniente si usa il comando <i>reset</i> se tale comando non è
presente sul vostro sistema si può fare ugualmente con la pressione
della
seguente combinazione di tasti:
[e][c][h][o] [SPAZIO] [CTRL]+[V] [ESC] [c] [INVIO]
</li>
</ul>
<br>
Ecco altri hot keys:
<ul>
<li> [CTRL]+[c] - interrompre il programma in esecuzione
</li>
<li> [CTRL]+[d] - segnala la fine dell'operazione di input
</li>
<li> [CTRL]+[u] oppure [CTRL]+[x] - cancella la linea attuale
</li>
<li> [CTRL]+[z] - mette il programma in pausa
</li>
<li> [TAB] - QUESTO E' IL TASTO PIU' USATO. Completa automaticamente
il percorso o il nome del file digidato da tastiera.
</li>
<li> [CTRL]+[t] - Inverte le due lettere dove si trova il cursore,
utilissimo se quando si sbaglia per la troppa fretta. Esempio: 'dorò
diventa 'door'
</li>
<li>[Shift]+[Scrollock] - visualizza informazioni sulla memoria
</li>
<li>[AltGr]+[ScrollLock] - visualizza lo stato dei registri
</li>
<li>[Ctrl]+[ScrollLock] - visualizza lo stato del sistema
</li>
<li>[AltGr]+[Fn] - Passa alla console virtualw "n"+12
</li>
<li>[Alt]+[RightArrow] - Passa alla console virtuale successiva
</li>
<li>[Alt]+[LeftArrow] - Passa alla console virtuale precedente
</li>
<li>[AltGr]+[PrintScreen] - Passa all'ultima console virtuale
</li>
</ul>
<hr noshade="noshade" size="1">
<h2> Utilizzo del mouse </h2>
Se è attivo il "daemon" (demone,servizio) "gpm" è possibile effettuare
operazioni di "cut & paste" di testo tra le varie control virtuali.
Premere il tasto sinistro del mouse e tracinarlo per selezionare il
testo
da copiare, quindi posizionarsi sul punto "x" e premere il tasto destro
per incollare il testo. <br>
<br>
<hr noshade="noshade" size="1">
<h2>"Al lupo, al lupo"</h2>
Ci sono molti modi per ricevere aiuto circa un determinato comando.<br>
Provate con :
<blockquote>
<ul>
<li>nome_comando -h</li>
<li>nome_comando --help</li>
<li>help</li>
<li>help nome_comando</li>
<li><b>dhelp</b> cerca all'interno della documentazione Debian</li>
<li><b>dhelp</b> cerca nella documentazione RedHat</li>
<li><b>man nome_comando</b> visualizza la pagine di manuale</li>
<li><b>apropos nome_comando</b> cerca un determinato argomento</li>
<li><b>whatis nome_comando</b> ricerca nel manuale della guida per
una parola</li>
<li><b>info</b> consultazione dei documenti relativi a prodotti GNU</li>
</ul>
</blockquote>
I comandi di base sono di solito documentati tramite l'uso di "man",
se lo avete lanciato premete il tasto [q] per chiudere la pagina.
<br>
<br>
<hr noshade="noshade" size="1">
<h2>Il File System UNIX</h2>
Prima di spiegare i comandi per l'utilizzo del file system è
necessarrio
introdurre prima i concetti sui quali si basa il file sistem Unix
rispetto
al classico DOS.
<ul>
<li>nello scrivere un percorso (path) si usa la slash ("/") [come
quando scrivete un indirizzo internet] e non la back-slash ("\")</li>
<li>sotto DOS i nomi dei file sono nella forma 8.3 ( PROVATES.TXT );
in
Linux si possono usare nomi di file lunghi più di 255 caratteri e con
più
caratteri punto (".") all'interno del nome. Es:
Questo_e.un.nome-di.file-molto_lungo </li>
<li>caratteri maiuscoli e minuscoli rendono due file differenti anche
se
hanno lo stesso nome. Quindi NOMEFILE.tar.gz è nomefile.tar.gz sono
differenti.</li>
<li>i nomi dei file non sono collegati in alcun modo ad estensioni
particolari.
Ad esempio un file eseguibile non deve avere estensione .COM, .EXE o
..BAT
ma per essere eseguito deve avere solo le giuste "permission". In Linux
i
file eseguiti sono marcati con un asterisco ("*") dai programmi che
visualizzano
l'elenco di una directory.</li>
<li>sotto DOS i file di backup terminano con l'estensione .BAK, in
Linux
invece terminano con una tilde ('~'). </li>
<li>in Linux un nome di file che inizia con un punto (".") e
considerato
"hidden" (nascosto/invisibile) </li>
<li>il passaggio dei parametri in DOS avviene mediante l'uso della
slash ("/")
mentre in linux si usa il segno meno ("-") singolo o doppio ("--"). E
da notare
che alcuni famosi programmi DOS (PKZIP e ARJ) usano già questa sintassi
Unix.</li>
</ul>
<hr noshade="noshade" size="1">
<h2>Struttura delle directory </h2>
Il dos/windows automaticamente monta tutte le unità (floppy, hard-disk,
cd-rom) usando le lettere dell'alfabeto c:, d:, ecc. In Linux il disco
principale contenente il 'ROOT FileSystem' viene montato
sotto la root directory, cioe '/'.
Gli altri file system, come cdrom e connessioni di rete possono essere
"montati" in qualsiasi parte dello stesso, anche se lo standard dice
che
dovrebbero stare in una sottocartella del percorso "/mnt".
<br>
<br>
Guardando sotto "/" noterete una serie di cartelle di difficile
interpretazione, tutto però ha una logica ben precisa. Linux è uno
Unix ed è stato quindi creato come sistema multiutente. Le directory
di primo livello /bin, /sbin, /root contengono i programmi necessari
all avvio del sistema in modalita singola utente (solo amministratore).
Le directory di secondo livello /usr/bin, /usr/sbin contengono tutti i
programmi che possono essere eseguiti dagli utenti dalla macchina e non
solo dall'amministratore. Gli utenti hanno una loro cartella personale
sotto il percorso /home dove possono fare tutto quello che vogliono.
Infatti l'utente "pluto" può compilare ed usare una sua versione dei
programmi in /home/pluto/bin da /home/pluto/src. Infine /usr/local
/
e usata per preparare software da usare localmente.
<br>
<br>
<hr noshade="noshade" size="1">
<h2>Gestione delle Directory</h2>
Questi sono alcuni dei comandi per la gestione delle directory:
<ul>
<li>ls - elenca i file contenuti in una directory, cioè DIR </li>
<li>cd - come in DOS serve a cambiare la directory corrente </li>
<li>md - crea una sottodirectory, come MKDIR in DOS </li>
<li>rd - rimuove una sottodirectory, come RMDIR in DOS </li>
<li>cp - copia file o sottodirectory, come COPY in DOS </li>
<li>mv - muove o rinomina una sottodirectory, come MOVE in DOS </li>
<li>rm - rimuove file o sottodirectory, come DEL in DOS </li>
<li>pwd - restituisce il nome della directory corrente </li>
<li>du - dà indicazione sullo spazio usato dai file </li>
<li>df - dà indicazione sullo spazio libero sui dischi</li>
</ul>
Ecco alcune delle wildcard usate nei comandi Linux che manipolano files
o directory:
<ul>
<li>";" Permette di inserire più comandi in successione sulla stessa
riga. Esempiople: ls /bin ; ls /sbin ; ls /tmp </li>
<li>"&" Esegue un comando in background. Esempio: httpd & </li>
<li>"|" pipe</li>
<li>"#" commento</li>
<li>"\" indica alla shell che il comando che si sta scrivendo
continua alla riga successiva. </li>
<li>"$" indica una variabile di sistema. Esempio: $PATH=/bin:/sbin </li>
<li>"?" wildcard (un carattere qualsiasi ma solo in quella posizione)
Esempio: /bin/c?t </li>
<li>"*" wildcard (qualsiasi carattere tranne i file nascosti) Esempi:
"ls gcc*" o "ls *.rpm" o "ls lib*.so.*" </li>
<li>".*" wildcard (come '*' ma include anche i file nascosti) </li>
<li>"[]" wildcard (solo i caratteri specificati ed in quella
posizione) Esempio: "ls [Cc]at", cerca per i files "Cat" e "cat" </li>
</ul>
<br>
Il comando "<b><font color="red">ls</font></b>" ha la seguente
sintassi: ls [opzioni][path_name] <br>
Le opzioni principali sono:
<blockquote>
<li>"-a" elenca tutti i file includendo sottodirectory e file
nascosti </li>
<li>"-d" mostra solo le directory </li>
<li>"-k" mostra le dimensioni in kilobyte</li>
<li>"-l" visualizza informazioni addizionali come le permission, le
dimensioni e le date </li>
<li>"-o" utilizza colori diversi per i file e le directory </li>
<li>"-R" recurse subdirectory, come DIR /S in DOS </li>
<li>"-S" ordina i file secondo le dimensioni </li>
<li>"-t" ordina i file secondo la data di modifica </li>
<li>"-X" ordina i file per estensione </li>
</blockquote>
Se il risultato del comando "ls" supera le dimensioni dello schermo, è
possibile usare la sintassi (equivalente a DIR /P in DOS):" <b> ls |
more </b>"
per visualizzare il risultato una pagina alla volta.
<br>
<br>
<br>
Il comando <b><font color="red">cd</font></b> funziona come in DOS,
tranne che in Linux si hanno
due possibilità di utilizzo particolari:
<blockquote>
<li>"cd -" Annulla l'ultimo comando "cd" ritornando alla precedente
directory !
</li>
<li>"cd ~" Posiziona la shell nella home directory dell'utente
attuale.
</li>
</blockquote>
<br>
<br>
<h3>Completamento automatico del Path</h3>
Se la shell che state utilizzando è bash vi potrà tornare molto utile
la
feature del "completamento automatico del path" (Path Completion).
In pratica mentre nella shell si sta digitando il nome di un percorso o
di un file, la pressione del tasto [TAB] provoca il completamento
automatico.<br>
Se ciò non è possibile perchè il nome digidato corrisponde a più di una
combinazione verrà emesso un segnale di beep dopodichè un'ulteriore
pressione
del tasto [TAB] provoca la visualizzazione di tutti i file che
corrispondono
alla stringa sinora digidata. Molto spesso l'autore utilizza questa
feature
per visualizzare il contenuto di una directory. Ad esempio se sto
cercando
di visualizzare un file di cui non ricordo il nome nella mia home
directory.<br>
Posso digitare:<b> cat /home/agx
</b>e quindi premere due volte [TAB] per ottenere tutti i file della
directory
senza dover richiamare prima il comando ls. Posso poi digitare il nome
del
file desiderato senza dover riscrivere il comando 'cat'.
<br>
<br>
<br>
Il comando <b><font color="red">md</font></b> è usato per creare
directory.
La sintassi è md <nome_directory_da_creare>
<br>
<br>
Il comando <b><font color="red">rd</font></b>
, invece, rimuove una directory che deve essere già
stata svuotata da tutti i file.
La sintassi è rm <nome_directory_da_cancellare>
<br>
<br>
Il comando <b><font color="red">du</font></b> visualizza lo spazio
usato dalla directory, non
quanto spazio è libero.<br>
La sintassi è : du [-a] [-s] [-m] <path_name> <br>
</path_name></nome_directory_da_cancellare></nome_directory_da_creare>
<blockquote>
<li>"-a" visualizza l'uso dello spazio per tutti i file del percorso
specificato </li>
<li>"-s" visualizza l'uso dello spazio totale solo per il percorso
specificato </li>
<li>"-m" visualizza le informazioni in Megabytes</li>
</blockquote>
<br>
Il comando <b><font color="red">df</font></b> visualizza lo spazio
libero sui dischi del sistema.<br>
Esempio: df -h
<br>
<br>
<hr noshade="noshade" size="1">
<h2>Permessi Utente</h2>
Lanciando il comando "ls -al" noterete che visualizza le directory ed i
file
in un formato esteso rispetto allo standard, questo include
informazioni
sulle permission e l'ownership.<br>
<br>
Ecco come appare:
<pre>        drwxr-xr-x 2 dosuser dos 256 Apr 28 15:40 ./
        drwxr-xr-x 15 dosuser dos 928 Apr 28 14:50 ../
        -rw-r--r-- 1 dosuser dos 20 Apr 28 16:05 .bash_history
        -rw-r--r-- 1 dosuser dos 6993 Oct 5 16:01 _bhist
        -rw-r--r-- 1 dosuser dos 1150 Apr 28 15:55 _blogin
        -rw-r--r-- 1 dosuser dos 40 Dec 30 1996 _blogout
        -rw-r--r-- 1 dosuser dos 1131 Dec 31 1996 _inputrc
        -rwxr-xr-x 1 dosuser dos 220 Nov 8 1996 man2txt.sh*
</pre>
Il primo campo sono le permission. Sono nella forma: 'drwxrwxrwx',
quando uno di questi flag non è presente è indicato con '-'.
Il flag 'r' indica che il file è leggibile. 'w' che è scrivibile ed
'x' che è eseguibile.<br>
<br>
Il primo flag 'd' indica se il file è una directory. Diversamente '-'
indica un file normale mentre 'l' signiifca che il file è un link ad
un'altro file.
<br>
La prima serie di 'rwx' sono riferite alle permissione che ha l'owner'
(il
padrone) del file che è il nome indicato nella terza colonna (dosuser).<br>
La seconda serie di 'rwx' sono le permission che ha il gruppo sul file.
Il
gruppo è indicato alla 4a colonna (dos).<br>
La terza serie di 'rwx' sono le permission che hanno tutti gli altri
utenti
su quel file.<br>
<br>
Un utente che crea un file con permission '-rw-------', sarà l'unico ad
avere accesso a quel file.<br>
E' da notare che le permission per la directory './' corrispondo alle
permission che ha la directory corrente.<br>
Ricordatevi anche che i file nascosti sono quelli che iniziano con un
punto,
e che per essere visualizzati bisogna usare l'opzione -a con il comando
"ls".<br>
<br>
<br>
<h3>Come vengono applicate le permission ?</h3>
Le permission assegnate ad un file dipendono innanzitutto dalle
permission
della directory dove è situato il file. Un file pubblico ("-rwxrwxrwx")
non può essere visto da tutti se le permission della directory sono
"-rwx------". <br>
Un utente per accedere ad i file di una directory deve avere i permessi
di [ lettura (r) ed ] esecuzione (x) su di essa e di lettura (r) ed
esecuzione (x) sul file.
<br>
<br>
<hr noshade="noshade" size="1">
<h2>Link Simbolici</h2>
Unix ha un tipo di file che non esiste in DOS: il link simbolico. In
pratica si tratta di un puntatore ad un file o a una directory;
semplicisticamente potremmo dire che un link simbolico è molto simile
agli "shortcuts" di Windows però può essere utilizzato
direttamente nei comandi.<br>
Esempi di link simbolici sono /dev/modem . <br>
<br>
Per creare un link simbolico si usa: <b>ln -sf <percorso_completo_del_file_o_directory>
<nome_del_link> </nome_del_link></percorso_completo_del_file_o_directory></b>
<br>
Esempio:
<b>ln -s /usr/doc/g77/DOC g77manual.txt </b> <br>
<br>
<hr noshade="noshade" size="1">
<h2>Comandi per la gestione dei file</h2>
Questi sono i comandi per la gestione dei file :
<blockquote>
<li>cp - COPY</li>
<li>rm - cancella un file, i.e. DEL</li>
<li>rm -R - con l'opzione -R funziona come il comando DOS "DELTREE"</li>
<li>mv - muove/rinomina un file
</li>
<li>cat - visualizza un file, come TYPE
</li>
<li>more - visualizza un file ma una pagina per volta</li>
<li>less - come "more"
</li>
</blockquote>
<br>
Il comando di copia, <b><font color="red">cp</font></b> ha la seguente
sintassi :<br>
cp [options] [source_file] [target_file] <br>
<br>
Le opzioni più usate sono: <br>
"-i" chiede conferma prima di sovrascrivere un file <br>
"-r" copia anche le sottocartelle (ricorsivamente)<br>
"-a" si comporta allo stesso modo di XCOPY <br>
"-f" sovrascrive file già esistenti senza chiedere conferma<br>
<br>
<br>
Il comando di rimozione, <b><font color="red">rm</font></b> ha la
seguente sintassi: <br>
rm [options] [list of file to delete] <br>
<br>
Utili opzioni sono:<br>
"-i" chiede conferma prima di cancellare un file<br>
"-r" rimuove un'intera directory<br>
"-R" rimuove una directory e tutte le sottocartelle<br>
<br>
<br>
Il comando <b><font color="red">mv</font></b> ha la seguente sintassi :<br>
mv [options] [old_file_or_dir_name]
[[new_directory_name]/[new_file_name]]
<br>
<br>
Il comando <b><font color="red">cat</font></b> semplicemente
visualizza tutti i file elencati
sulla linea di comando, ed è per questo usato per "concatenare" diversi
file, ad esempio:<b>
cat pippo pluto paperino > topolinia
</b><br>
L'opzione "-n" di cat è usata per numerare le righe mentre vengono
visualizzate.
<br>
<br>
<b><font color="red">"more" e "less"</font></b> visualizzano una pagina
per volta il file specificato sulla riga di comando
oppure inviato tramite pipe.<br>
Esempi:<b> cat pippo | more </b> equivalente di <b> more pippo </b>
<br>
<br>
Utili tasti da tenere in mente sono: <br>
[INVIO] per avanzare di una riga <br>
[SPAZIO] per avanzare di una pagina <br>
[p] per tornare indietro di una pagina <br>
[q] per uscire dal programma. <br>
<br>
<br>
<hr noshade="noshade" size="1">
<h2>Eseguire programmi .... pardon, processi </h2>
<br>
<h3>Eseguire programmi</h3>
Per eseguire un programma basta digitare il suo nome e premere INVIO.
Se la directory dove
è incluso il programma non è presente all'interno del PATH di ricerca
il programma non
sarà eseguito anche se si trova nella directory attuale. Per ovviare a
ciò indicare
il nome del percorso del programma oppure <b>./nome_programma</b> se
si trova nella
directory attuale.
<br>
<br>
<br>
<h3>Concatenare Programmi</h3>
Su una stessa riga possono essere eseguiti più programmi, basta
separarli con ";".<br>
Esempio:<b> ls /bin ; ls /root </b>
<br>
<br>
Se una linea di comando è troppo lunga per stare su una sola riga, si
puo usare il carattere "\"
per "andare a capo". Il sistema visualizzare il prompt "continue>"
per indicare che è possibile
continuare a digitare il comando precedente.
<br>
<br>
Se si vuole eseguire un programma solo se il programma precedente è
terminato con successo basta
separarli con i caratteri "&&".<br>
Esempio:<b> cp /etc/passwd /tmp/grabbed_passwd_file && cat
/tmp/grabbed_passwd_file </b>
<br>
<br>
<br>
<h3>Eseguire processi in background</h3>
Per eseguire un processo in background basta aggiungere il simbolo
"&" alla fine della riga di comando.<br>
Esempio:<b> pppd & </b><br>
<br>
La shell ritornera un codice del tipo:<br>
[1] 123 <br>
che identifica il numero assegnato a tale "job" (cioè 1 ) e il numero
del PID (123) assegnato al processo.
<br>
<br>
Eseguire processi in background è molto utile, si può formattare un
disco, zippare molti files oppure
lanciare una stampa molto grande allo stesso tempo, sempre avendo il
prompt dei comandi a piena disposizione.
<br>
<br>
<br>
<br>
<h3>Fermare un processo</h3>
Basta premere CTRL + C
<br>
<br>
<br>
<h3>Monitorare i processi</h3>
Per vedere la lista dei processi utenti basta usare il comando <b><font
color="red">ps</font></b><br>
Per poter vedere TUTTI i processi del sistema si usa la sintassi: <b>ps
-ax</b> <br>
<br>
<br>
<br>
<h3>Jobs, Backgrounds and Foreground</h3>
I processi che girano in background sono chiamati job, forse per un
antica
eridità del VMS.<br>
Alcune cose utili da sapere:
<blockquote>
<li>Per sospendere un processo che gira in foreground:<b> CTRL-Z
</b> </li>
<li>Per riavviare un processo sospeso, ma in background:<b> bg <job>
</job></b></li>
<li>
Per vedere la lista dei jobs attivi:<b> jobs
</b></li>
<li>Per portare un processo in foreground:<b> fg <job> </job></b></li>
</blockquote>
<br>
<h3>Killing is my bussiness ...</h3>
Alcuni processi non possono essere fermati con CTRL + C e vanno quindi
"killati"(uccisi)<br>
Per uccidere un processo si usa la sintassi:
<b> kill <process_pid> </process_pid></b>
<br>
<br>
Molto spesso se un processo non ne vuole sapere di "morire" si può
mandargli
direttamente altri tipi di segnale, la sequenza che di solito si usa è
: <br>
kill -15 <process_pid> <br>
kill -9 <process_pid> <br>
<br>
<br>
</process_pid></process_pid>
<hr noshade="noshade" size="1">
<h2>Shutting Down the system</h2>
<h3> Reboot Veloce </h3>
Basta premere CTRL+ALT+CANC se si è in modalita testo.
Altrimenti uscire prima dall'X-Window con CTRL+ALT+BACKSPACE <br>
La sintassi correttà per fermare o riavviare il sistema è :<br>
<b>shutdown [-h|-r] NOW</b><br>
Con l'opzione "-h" si ferma il sistema, mentre con "-r" si effettua
un reboot.
<br>
<br>
<br>
<h3>Uscita temporanea</h3>
Si puo lasciare accessa la macchina, Linux spegnerà autoticamente il
monitor e renderà lo
schermo nero. Però dovrete uscire dai terminali nei quali siete entrati
usando il comando
"exit" oppure "logout".
<br>
<br>
<br>
<h3>Cambiare utente al volo</h3>
In ogni momento è possibile lavorare con un nuovo utente per mezzo del
comando <b><font color="red">su</font></b> <br>
Per usarlo digitare:<b> su nome_nuovo_utente </b><br>
quando avete finito usate "exit" per ritornare all'utente precedente.<br>
Ovviamente potete fare il l ogin con più utenti diversi !
<br>
<br>
<hr><br>
<b>Questo e' tutto per ora. Per una guida completa di Linux cercate in
rete gli '<b>Appunti Linux</b>', e' il miglior manuale possibile (oltre
2000 pagine).</b>
<p align="center"><img src="cid:part1.04050902.00020103@yahoo.it"></p>
Lì 22 febbraio 1999, questo testo è nato grazie al contributo di <b><font
color="red">Davide Alberani</font></b> e di "<b><font color="red">DavideDaNapoli</font></b>".
<div align="right"><a href="http://www.antoniogallo.it/"><i>Antonio
Gallo</i></a> (<a href="http://www.badpenguin.org/">Bad Penguin</a>)</div>
<br>
<div class="moz-signature">-- <br>
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/*non ho scelto io di venire al mondo, ma da quel momento in poi le
altre decisioni le prendo da me*/<br>
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