[ld-idee] Software Libero e costi di realizzazione (Re: Crisi e Linux Day)

Simone Gentili sensorario@gmail.com
Mer 24 Ago 2011 15:43:01 CEST


Free è tradotto sia gratis che libero. Nel nostro ambito parliamo di
software libero. Open Source. Ho erroneamente usato il termine free
intendendo il lato economico. Scusatemi.

Il 24 agosto 2011 15:31, Alexjan Carraturo <axjslack@gmail.com> ha scritto:
> Il 24 agosto 2011 15:00, Alberto Campagnari <albecamp@garda-gsi.net> ha scritto:
>> Salve a tutti, pendo spunto da questa mail per aprire un altro thread; in
>> particolare dal passaggio:
>>
>> "In ogni caso, cambiare SO richiede la riscrittura totale dei software di
>> cui sopra. Tante volte si fa leva sul fatto che open source è anche free.
>> In questo caso non ci si può giocare quella carta."
>>
>> La mia riflessione è la seguente: come giustificare il costo in ore-uomo
>> a carico del committente per la realizzazione di un'applicazione (o la sua
>> riscrittura) se, trascurando il concetto di miglioramento
>> dell'applicazione in termini di efficienza e qualità del codice, alla
>> fine il software ed i suoi sorgenti vengono resi disponibili a tutti?
>>
>> In altri termini: perché un ente pubblico dovrebbe farsi carico del costo
>> del lavoro per "fare un piacere" al mondo intero, rilasciando
>> pubblicamente l'applicazione, tanto vale continuare con il vecchio
>> applicativo, cercando magari di migliorarlo.
>>
>> Ultimamente la mia "fede" nel software libero "vacilla" e se mi venisse
>> fatta una domanda del genere non saprei che rispondere...
>>
>> Che ne pensate?
>>
>
>
> Che è sbagliato l'assunto che fai di base.... free non vuol dire
> gratis, e si possono fare soldi non solo vendendo le "licenze", ma con
> tutta una serie di servizi intorno al mondo del software libero, e non
> solo.
>
> Ci sono aziende che fanno fortuna rilasciando tutto con licenze libere
> (vedi quanto fa all'anno Red HAt ad esempio).
>
>
> In secondo luogo, dubito che un ente pubblico si protragga nello
> sviluppo software, ma al limite i costi sistemistici e gli adattamenti
> strutturali del software, cosa che già paga (e caro) con software
> proprietario.
>
> Anche se sviluppasse, ribadisco, assai improbabile, e rilasciassero
> tutto come software libero, il vantaggio, prima ancora che per
> qualcun'altro sarebbe proprio dell'ente in questione, e con risparmi a
> lungo termine importanti, oltre che un maggiore controllo sulle
> proprie operazioni.
>
> Ultima nota; dato che i computer non sono eterni, e che il software
> come l'hardware ha una obsolescenza, mantenere i "vecchi" applicativi
> non è sempre possibile, e a lungo termine, a parte sporadici e
> irresponsabili casi, diventa improbabile. Quindi al limite si
> mantengono i rapporti con i vecchi fornitori di software e servizi,
> che comunque, si fanno ben pagare.
>
> I casi di PA passate al SL con notevoli risparmi sono numerosi, sia in
> Italia che nel mondo.
>
>
> Ma se credi che "free" voglia dire gratis, la tua fede non è
> vacillante, è proprio mal riposta, e non voglio assultamente
> denigrarti dicendo questo, e tanto meno fare il professore, ma solo
> difendere ciò in cui io credo per quello che è.
>
> Vorrei che percepissi quanto detto con il tono più cordiale possibile
> sinceramente
> Alexjan Carraturo.
>
> --
> Alexjan Carraturo
> --
> Free Software User Group Italia administrator (http://www.fsugitalia.org)
> Fedora/OpenSUSE Ambassador
> member of FSFE Italian Team
>
> Twitter/Facebook/Identica: axjslack
> Blog: http://axjslack.wordpress.com
> --
>
> --
> Mailing list info: http://lists.linux.it/listinfo/linuxday-idee
>



-- 
¡demo! is ...
browser game: https://github.com/sensorario/yagolands


Maggiori informazioni sulla lista Linuxday-idee