[ld-idee] BusinessMap

paolo foletto paolo.foletto@gmail.com
Dom 15 Apr 2012 05:33:34 CEST


Il 14 aprile 2012 21:43, Roberto -MadBob- Guido <bob4mail@gmail.com> ha scritto:
> 2012/4/14 Fabio Lovato <loviuz@gmail.com>:
>> volevo chiedere chi
>> gestisce *businessmap.it*
>>
> Un pistola di Torino ;-)
>
>> perché secondo me può essere molto utile per
>> il tema del Linux Day di quest'anno (PMI)
>>
> E' stata messa online appositamente. O meglio: il progetto teorico
> esisteva gia' da qualche tempo, mi sono risolto ad implementarlo
> appunto dato il tema LinuxDay di quest'anno.
>
>>  * adattandola graficamente in maniera un po' più professionale (lo
>>    posso fare io);
>>
> Il design e' stato prelevato di peso da http://lugmap.it/ , versione
> ufficiosa ed abusiva della LugMap. Effettivamente non e' proprio il
> massimo della vita...
>
>>  * far passare il concetto che le aziende che offrono servizi e
>>    prodotti open hanno un vantaggio ad iscriversi e si può chiedere
>>    loro anche un contributo visto che le si pubblicizza;
>>
> Non ne vedo il motivo:
> - non ci sono spese, non c'e' motivo di cercare delle entrate
> - l'intento effettivo non e' pubblicizzare le aziende ma dare una idea
> della loro distribuzione (tant'e' che ne viene indicato solo nome e
> URL, le posizioni sulla mappa sono approssimative e anche i settori di
> competenza sono superficiali)
> - contributo = rotture di scatole da parte di chi poi si sente
> "cliente" e vuole, ad esempio, maggiore visibilita' della sua
> attivita' a discapito di altre nella stessa citta' e cose del genere.
> Per le iniziative "community-driven" preferisco mantenere un profilo
> basso
>
personalmente il motivo ce lo vedo,
credo sia opportuno che lo stile di comunicazione di una businessmap
non possa essere quella di un approccio ideologico ma la scelta
di comunicare sullo stesso piano delle aziende cui ci stiamo riferendo

Direi che l'intervento di Gelmini che ha spiegato in modo molto efficace
cio che è successo nel 2002 a Brescia e che cosa porta nel tempo un
approccio ideologico

in pratica se si vuole sviluppare un ecosistema legato al mondo
del software libero e opensource è opportuno mettersi in una ottica
di questo tipico.
Per cui uno dei compiti istituzionali della businessmap è quello di fare
pubblicità alle aziende

Questa non può essere essere una attività community driven guidata
da un approccio ideologico,
Questa deve essere una attività comunity driven  che in modo coordinato
offre alle aziende che vogliono provare la possibilità di utilizzare i vantaggi
del software open di poterlo fare in pratica.

>>  * far passare il concetto che un'azienda che cerca consulenza o
>>    prodotti open può trovarli qui.
>>
> Si, il proposito e' piu' o meno questo ;-)
> Suggerimenti su come promuovere il sito?
>
> Un buon modo per dare credibilita' all'iniziativa e' cercare di non
> ripetere gli stessi errori visti in passato su attivita' simili.
> Ovvero: lasciare il sito a se' stesso, senza curarsi di verificare
> periodicamente che i contenuti siano aggiornati.
> Un po' lo stato in cui era stata lasciata la vecchia LugMap...
> Appunto per la nuova LugMap l'ottimo Gelma ha realizzato uno script
> che si occupa di verificare domini scaduti, siti offline, modifiche
> distruttive e simili, che viene eseguito automaticamente ogni due
> giorni e, all'occorenza, gli manda una mail.
> https://github.com/Gelma/LugMap/blob/master/script/spazzino.py
> Servirebbe qualcuno che si occupi di fare la stessa cosa anche per
> BusinessMap, ovvero si pigli la bega di ricevere le segnalazioni
> (magari anche solo una volta a settimana) e provveda alle piccole ma
> costanti correzioni richieste.
> Ci sono volontari?
Dato che condivido in pieno le proposte di Fabio mi offro come volontario
per fare la verifica dell'aggiornamento e di
coordinare un approccio community driven sul tema.

coordinare è molto diverso da guidare.
faccio un esempio pratico, se la community scegli in modo democratico
un tema, è opportuno che chi sceglie di guidare un coordinamento
eviti di dire in pubblica seduta che lui ritiene che le scelte democratiche
della maggioranza non siano "vincolanti".
ciao Paolo


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