[ld-idee] R: Gianni: note su Linux day

stefano.fraccaro@libero.it stefano.fraccaro@libero.it
Dom 12 Feb 2012 18:30:49 CET


Ciao Gianni    :-)
La "mia" realtà è una media impresa che vende in tutto il mondo... prima che 
arrivassi io di open source non c'era praticamente niente.
Il costo di formazione del personale è oggettivo ma l'azienda non dovrebbe 
fare bilanci considerando solo il breve termine ma avendo una maggiore 
lungimiranza. In ogni caso anche passare Office 2003 a Office 2007, per 
esempio, non è che sia proprio indolore. 
Riguardo al problema della formazione ci sono due viste:
A. chi propone dovrebbe dare una mano a formare. In questo senso Internet da 
una mano con tutte le sue guide: noi ne abbiamo raccolte un pò, le 
MontelGuide,  in modo da semplificare (spero) questa fase.
B. chi riceve dovrebbe essere disposto a imparare qualcosa di nuovo... e 
questo non è che succeda spessissimo. E' il motivo per cui il Cloud Computing 
stile Google Apps ha un discreto successo. Piuttosto di imparare è meglio 
pagare qualcuno che faccia le cose al posto mio, tanto il padrone ne capisce 
meno di me!

Il discorso poi della percezione della qualità del software dipende anche da 
quanto riusciamo a conoscerlo / sfruttarlo. Quindi la formazione o un minimo di 
affiancamento (anche via email) qui è fondamentale.

Penso che la strada per portare ad una maggiore adozione passi per le guide e 
videoguide, possibilmente nella propria lingua nativa, che consentano a 
chiunque di utilizzare lo strumento libero senza troppi intoppi iniziali. In 
ogni caso bisogna sempre rimarcare il valore etico del software, ricordare il 
nostro passato, per guardare con serenità al futuro. Chi dimentica la propria 
libertà è destinato a perderla.

Se hai altre considerazioni puoi anche inviarmele privatamente.
Ciao     :-)



>----Messaggio originale----
>Da: g.croci73@gmail.com
>Data: 12/02/2012 16.57
>A: "Linux Day Idee"<linuxday-idee@lists.linux.it>
>Ogg: [ld-idee] Gianni: note su Linux day
>
>Ciao,
>
> sono gianni da san benedetto del tronto (sotto la neve).
>
[...]
> Una breve considerazione per quanto riguarda l'applicazione degli
>strumenti open in ambito aziendale. Lavorando in un'organizzazioine di
>riguardevole dimensione diffusa su tutto il territorio nazionale mi sono
>reso conto che qualsiasi cambiamento, anche dal punto di vista tecnologico,
>comporti uno sconvolgimento organizzativo di non poco valore ed implica per
>l'impresa o l'ente stesso un costo iniziale in termini di formazione ai
>dipendenti e di calo della produttività oraria che in parte compensa il
>costo delle licenze causato dal mancato rinnovamento. Porre la questione
>solamente dal punto di vista economico non necessariamente porta a dei
>benefici nel breve a meno che non sia accompagnata da una maggiore qualità
>dei prodotti presentati o da un impegno da parte del promotore di fare
>formazione. Ipotesi presumo utopistica visto che molto probabilmente tutti
>noi abbiamo già un lavoro che ci tiene occupati dal mattino alla sera per
>non parlare degli impegni familiari. Se presentiamo il prodotto all'azienda
>e poi li abbandoniamo a loro stessi difficilmente ci prenderanno in
>considerazione.
>
> Per quanto riguarda invece gli enti amministrativi penso che prima di
>tutto dobbiamo convincere l'organico tecnico dell'ente stesso. Dalla mia
>esperienza sto notando che spesso la discussione sulla diffusione degli
>strumenti open si blocca sul nascere proprio da coloro che, per lavoro,
>dovrebbero diffonderlo. In parte ci sono riuscito nella mia esperienzxa sia
>perchè ho una certa autonomia in tal senso sia perchè mi sono confrontato
>con l'apparato dirigenziale che mi hanno appoggiato sul progetto.
>Ovviamente la formazione a tutti I dipendenti me la sono dovuta accollare
>io girando per quasi 4 mesi su tutti territori ed ancora oggi si provvede a
>degli aggiornamenti sui software installati. Ci sono tuttora molte
>resistenze ma sempre più utenti stanno lavorando con strumenti open e,
>addirittura, con sistemi linux: e non sto parlando di tecnici informatici.
>
>Ci sarebbero altre considerazioni sulla base della mia esperienza
>quotidiana sul campo ma non è il caso di dilungarmi oltre.
>
>Vi ringrazio per la piacevole esperienza sperando di poter contribuire in
>qualche modo non tanto da programmatori o analisti specializzati come voi
>ma da semplice tecnico che cerca in tutti I modi di ritagliare uno spazio
>sempre più grande a favore dell'open source in un universo dove la
>microsoft, seppur con qualche scossone, la fa ancora da padrona.
>
>--
>Mailing list info: http://lists.linux.it/listinfo/linuxday-idee
>




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