[ld-idee] Fwd: LD locali dentro il LD nazionale

Alexjan Carraturo axjslack@gmail.com
Mer 13 Maggio 2020 13:56:12 CEST


NOTA: ho risposto ieri sera ma alla lista sbagliata

Trovo molto interessante la discussione, e, conosco direttamente o
indirettamente alcuni dei partecipanti abbastanza da sapere che è gente che
ci tiene al software libero ed alla sua comunità.

Premessa: Io non sono nessuno, e in questa situazione come in molte altre,
conto quanto la carta dei punteggi del ramino in una partita a scopa.
Quanto dico non influenza minimamente come sarà svolto l'evento.


[Versione molto lunga (si suggerisce di saltare alla versione breve)]
Contesto: LinuxDay nasce nel 2001 (io personalmente lo ho seguito solo dal
2006). Già dalla ConfSL2009 (Bologna) durante il raduno dei Lug, io e pochi
altri ci facemmo promotori di un cambiamento di quello che era il modello
Linux Day all'epoca (e stiamo parlando di 11 anni fa) considerato datato, e
destinato ad affievolirsi nel tempo. Ma eravamo pochi a pensarla così e la
maggior parte della Lugconf fu contraria, dichiarando in modo ostinato che
il modello Lug/LinuxDay era perfetto così come era.  Quasi 10 anni dopo, a
Merge-it di Torino, fu toccato lo stesso argomento, quando buona parte
delle nostre "previsioni" si era già avverato. Ciò nonostante,
l'immobilismo ha prevalso anche in quella situazione, insistendo nel
recuperare il vecchio modello.
Tra i problemi elencati in entrambe le occasioni (ed anche altrove) erano
predominanti l'eccesso di localismo, quello che alcuni di noi antipatici
chiamava il divisionismo dell'atomo, e il (mancato) cambio generazionale.

Quello che secondo me manca in generale ad alcune comunità FOSS è la
cosiddetta "Vision", o se presente, manca di chiarezza. Per questo vorrei
fare delle domande sulla base di quanto letto finora:
A chi è rivolto il Linux Day? È la giornata dei Lug*? È la giornata dei Lug
rivolta agli iscritti? È un evento per avvicinare i giovani a fare i talk?
È una occasione per avvicinare i parenti dei relatori al mondo Linux? È una
giornata dedicata alle realtà locali?
Badate bene che tutte queste possibili motivazioni non sono sbagliate in
se, anzi di per se presentano nobili propositi. Il problema, e badate bene
che qui potrei essere in errore io, per quanto valide motivazioni, sono
sempre secondarie rispetto a quella che dovrebbe essere la missione
principale: promuovere Linux (e di rimbalzo il software libero) sul
territorio nazionale, da Lampedusa alla Vetta D'Italia, passando anche
luoghi di fantasia (vd. Molise**).

Se lo scopo è la promozione con la forze di tutta la comunità all'unisono
come ho sempre creduto, credo ci si stia presentando una ottima occasione
per mostrare cosa può fare insieme la comunità Italiana, con meno talk, ma
organizzati con maggiore qualità, magari anche con uno sforzo
collaborativo; immaginate cosa si potrebbe realizzare se esperti su uno
specifico argomento collaborassero pur essendo in zone geograficamente
distanti. I contenuti realizzati sarebbero spendibili non solo durante il
Linux Day, ma durante tutto l'anno, e riutilizzabili anche per corsi ed
attività di promozione libere. Provate a considerare l'idea di avere gruppi
di lavoro nazionali per i vari argomenti, come un crogiolo di competenze.
Anche dal punto di vista del "branding" (chiedo scusa per il termine
orrendo) le potenzialità sarebbero enormi, e tradurrebbero un contenuto
marchiato Linux Day come una qualità spendibile in ogni scuola ed
associazione.

In questi anni non è certo mancato il mezzo tecnico per realizzare una
simile idea, ma mancava il pubblico abituato a questo tipo di fruizione. Di
fatto però, negli ultimi 5 anni il pubblico si è abituato a questa nuova
forma di comunicazione, rendendola di fatto predominante. In aggiunta a
tutto questo, la tragedia contingente, a forzato ancora di più questo
aspetto di accesso tramite video a conoscenza e formazione (ripeto, non che
fosse nuova prima del 2020, anzi, solo che ora lo si usa praticamente
ovunque).

C'è la possibilità di partecipare a qualcosa di grande, di nuovo, di
attuale. Se il nuovo Linux Day dovesse essere solo il "vecchio Linux Day"
ma in streaming, sarà stata una occasione perduta.
Aggiungo che se il bisogno di far fare a tutti i propri relatori locali un
talk per accontentare le esigenze del pubblico locale, non serve il Linux
Day; ci sono tanti non-LinuxDay. Per sintetizzare, e mi pare logico, se è
per il locale, non ha bisogno della "vidimazione" nazionale.


[Versione Breve]

In un contesto di Linux Day con contenuti preregistrati rilasciati il
giorno del Linux Day, non sarebbe di particolare sforzo fare una playlist
con contenuti provenienti da Lug Locali e dedicati alle realtà locali. La
tanto citata nonna del sedicenne riceverebbe apposito Link dove potersi
beare ripetutamente della bravura del nipotino che contestualmente avrebbe
uno spazio dove esprimersi e crescere  (nella speranza che non ne venga
fuori un nuovo Lennart Poettering). A differenza dello streaming, una
playlist o una serie di esse offre più possibilità di pubblicazione per
contenuti locali senza intaccare in alcun modo la qualità delle main track
(in streaming o preregistrate). In questo modo si eviterebbe anche il
problema di contenuti "in competizione", facendo in modo che contenuti
"amatoriali" non debbano contendersi il pubblico con quelli di maggior
interesse collettivo.


[Versione super breve]
Poi, fate un po' come vi pare. Come già espresso, la mia irrilevanza in
questo contesto è tale da dubitare che qualcuno sia arrivato a leggere fino
a qui.

Saluti
Alexjan




* Con Lug mi riferisco per sineddoche a qualsiasi tipo di associazione
dedicata alla promozione del FLOSS.
** Lo so, è una cavolata ed è pure vecchia, ma non ho resistito.
*** Il tutto non è da prendere troppo seriamente.

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