[ld-idee] LD locali dentro il LD nazionale

Edoardo Maria Elidoro edoardo.elidoro@gmail.com
Gio 14 Maggio 2020 14:09:55 CEST


 > Io normalmente preferisco non lasciare nulla al caso e prepararmi il
talk come si deve.

Scusa, ma normalmente come fate nel vostro Lug?
Perché qui da noi bene o male ci sono due approcci: o una chiamata generica
last minute del "chi vuol parlare lo faccia" oppure attorno a fine luglio
si ha una scaletta generica (che corrisponderebbe poi al termine della CFP).
Non credo che a luglio tu abbia già il talk già definito e completo:
semplicemente sai di cosa vuoi parlare e hai un'idea generale di come
strutturare il tutto (sia la scala nazionale o locale).

Onestamente (giusto per contribuire alla discussione con un'opinione non
richiesta) dopo aver assistito alla scomparsa di un Lug (Cremona) e aver
visto come la collaborazione tra altri due (Brescia e Gottolengo) abbia
portato benefici al di là delle più rosee aspettative direi che un
tentativo di manifestazione su scala nazionale vista la situazione attuale
vada fatto. A voler pensare in modo ancora più lungimirante direi che
quest'anno potrebbe fare da apripista a una rimodulazione degli eventi sul
territorio: a ottobre un Linux Day online dal respiro nazionale e ad
aprile/maggio un Linux Day sul territorio così da mantenere anche l'aspetto
locale.

In fondo tutti 'sti progetti nascono dall'idea che collaborando le cose
escono meglio, un tentativo di collaborazione su scala più ampia del solito
non mi pare debba essere visto necessariamente come un male.
Non penso ci sia nulla da perdere nel provarci.

Buona giornata a tutti!

Il giorno gio 14 mag 2020 alle ore 13:37 Lucio <lucio@sulweb.org> ha
scritto:

> Il 14/05/20 13:22, Elena ``of Valhalla'' ha scritto:
>
> > uhm, forse mi sfugge qualcosa, ma di solito il grosso del lavoro per
> > preparare un talk non si fa dopo che il talk è stato accettato?
> >
> > certo, uno deve avere un'idea di quello che vuole dire e scrivere un
> > abstract, di solito mi pare che slides, dettagli di quello che si vuole
> > dire eccetera vengano preparati dopo che il talk è stato accettato.
>
> Penso che molto dipenda dall'argomento, dalla persona e dalla sua
> preparazione sull'argomento.
>
> Io normalmente preferisco non lasciare nulla al caso e prepararmi il
> talk come si deve, per non trovarmi in difficoltà davanti al pubblico.
> Devo quindi studiare l'argomento in anticipo, documentarmi per poter
> ipotizzare una scaletta per la mia mezz'ora o ora che sia e sciogliere i
> miei dubbi a riguardo per decidere se sono all'altezza dell'argomento o no.
>
> Sì, probabilmente le slides le faccio per ultime, ma il grosso del
> lavoro, per chi non è un assoluto esperto incontrastato di un certo
> argomento, è prima, quando decido di cosa parlare.
>
> La scaletta degli argomenti che tocco, per quando mi presento alla CFP,
> deve essere già chiara, perché è quello che presento alla CFP. Le slides
> sono un dettaglio che faccio dopo.
>
> Se invece parliamo di andare a presentare qualcosa che ho inventato io
> di sana pianta e che ha avuto successo allora d'accordo, non ho niente
> da fare prima, perché conosco la mia creatura, ma questo è il caso del
> relatore supereroe che di certo vedrà il suo talk approvato, non è il
> caso del relatore medio del Linux Day locale che per amore della buona
> causa cerca di fare divulgazione per quel che ne sa.
>
>
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