<p>Ma un software libero quindi cn sorgenti tralasciando servizi e supporto come fa a esse a pagamento, uno se lo scarica compila e via. Quello che si paga magari sarà il supporto ma un c entra nulla con il codice. Cioè se la gpl me lo permette e faccio un programma cn licenza gpl rilascio i sorgenti e poi lo vendo sn un tordo.</p>
<div class="gmail_quote">Il giorno 16/ott/2010 15.06, "matteo lucchesi" <<a href="mailto:matteo@luccalug.it">matteo@luccalug.it</a>> ha scritto:<br type="attribution">> Sempre da wikipedia ma se mi dite di non fidarmi è un altro discorso:<br>
> <br>> Dal 23 agosto del 2004, la versione ufficiale per Windows di XChat è<br>> diventata shareware, e richiede un pagamento dopo 30 giorni di prova per<br>> continuare ad essere utilizzato. Ci sono state numerose discussioni sulla<br>
> legalità di questa mossa. Dal momento che il progetto XChat non ha richiesto<br>> un'assegnazione del copyright, il mantenitore del progetto XChat non detiene<br>> davvero il copyright per la totalità del codice sorgente. Pur avendo<br>
> proposto di rimuovere e riscrivere tutte le patch non sue, ci sono molte<br>> persone che ritengono che egli sia comunque in violazione della GPL,<br>> specialmente per il fatto che il codice per il rafforzamento della versione<br>
> shareware non è stato rivelato. Versioni non ufficiali per Windows di XChat<br>> sono state rese disponibili (gratis) da SilvereX, che mantiene un binario<br>> per le ultime versioni, che compila frequente dal CVS. Molti altri hanno<br>
> creato versioni libere di XChat, come si evince dal sito di b0at Windows<br>> Build Lineup<br>> <br>> Il giorno 16 ottobre 2010 14:59, Manuel <<a href="mailto:origin.of@gmail.com">origin.of@gmail.com</a>> ha scritto:<br>
> <br>>> Xchat<br>>> <a href="http://xchat.org/windows/">http://xchat.org/windows/</a><br>>> Il giorno 16/ott/2010 14.54, "matteo lucchesi" <<a href="mailto:matteo@luccalug.it">matteo@luccalug.it</a>> ha<br>
>> scritto:<br>>><br>>> > Lo so che alimento la discussione ma il post mi interessa, ed sempre<br>>> > interessante almeno per me discutere di queste cose.<br>>> ><br>>> > Mi potreste fare un esempio di software libero a pagamento?<br>
>> ><br>>> > Il giorno 16 ottobre 2010 14:03, Francesco Romani <<a href="mailto:mojaves@email.it">mojaves@email.it</a>> ha<br>>> > scritto:<br>>> ><br>>> >> On Sat, 2010-10-16 at 13:44 +0200, matteo lucchesi wrote:<br>
>> >> > da wikipedia:<br>>> >> ><br>>> >> [...]<br>>> >> > "[...] Stando alla GPL, però, il primo che compra un software libero<br>>> >> > ha il diritto di redistribuirlo gratis, è quello che succede ad<br>
>> >> > esempio con REHL e CentOS, quindi il modello non è sostenibile.<br>>> >> > Infatti non c'è alcuna azienda che fa business sulla vendita di Free<br>>> >> > Software, ma semmai su servizi e assistenza."<br>
>> >><br>>> >> Bon, abbiamo scoperto (/confermato) che wikipedia contiene bischerate.<br>>> >><br>>> >> --<br>>> >> Francesco<br>>> >><br>>> >><br>
>> >><br>>> >> --<br>>> >> Caselle da 1GB, trasmetti allegati fino a 3GB e in piu' IMAP, POP3 e<br>>> SMTP<br>>> >> autenticato? GRATIS solo con Email.it <a href="http://www.email.it/f">http://www.email.it/f</a><br>
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>> ><br>>> ><br>>> > --<br>>> > Matteo Lucchesi<br>>> ><br>>> > Presidente di Luccalug<br>>><br>>><br>>> --<br>>> Mailing list info: <a href="http://lists.linux.it/listinfo/luccalug-soci">http://lists.linux.it/listinfo/luccalug-soci</a><br>
>><br>>><br>> <br>> <br>> -- <br>> Matteo Lucchesi<br>> <br>> Presidente di Luccalug<br></div>