[LUG] Data prossimi LinuxDay 2006 e successivi

Marco Bertorello marco.bertorello@allug.it
Mer 1 Mar 2006 12:48:10 CET


On Wed, 1 Mar 2006 12:28:23 +0100 (CET)
"Manuele Rampazzo" <manu@linux.it> wrote:

> Ciao,
> 
> Marco Bertorello disse:
> > Manuele Rampazzo <manu@linux.it> wrote:
> >> E allora fallirebbe anche una votazione, se solo ci fosse un voto
> >> sfavorevole?
> > no! la votazione si basa su fatti: la maggioranza decide. Il
> > consenso deve essere percepito.
> 
> Il consenso è per certi versi più democratico, quindi, perché una
> votazione (in linea di principio) potrebbe portare all'approvazione di
> qualcosa per il 50%+1 voto, mentre per considerare valido il consenso
> hai in un certo senso un bisogno d'una maggioranza più evidente e
> quindi, evidentemente, più ampia del 50%+1.

Vero, ma si può sempre stabilire (a priori) che in casi di semi-parità
(50%+/- 5 voti, per es.), si rivota o si fa un ballottaggio fra le
scelte più gettonate. 

> Fino ad adesso l'approvazione dell'operato di ILS (piuttosto che la
> scelta della data di quest'anno) mi sembra proprio che godano del
> consenso di una maggioranza *BEN* più ampia di quella contraria.

la massa che segue e approva quello che c'è già, ci sarà sempre
 
> > Per esempio: sicuramente il CO, l'anno scorso ha percepito consenso
> > verso il logo. Io non l'ho percepito affatto. e come me, altri.
> 
> No, a me non sembra affatto che il CO abbia percepito consenso verso
> il logo: casomai mi sembra che, giustamente, abbia criticato che le
> critiche al logo siano spuntate troppo a ridosso della manifestazione
> (quasi come se i contestatori avessero atteso apposta l'ultimo
> momento).

Vero

> Casomai il CO era secondo me criticabile per altri motivi, nel caso
> del logo, ad esempio il modo in cui è stato selezionato e proposto,
> ma secondo me i problemi legati al logo non sarebbero stati risolti
> nel caso specifico né con il consenso e nemmeno con una votazione.

perchè con la votazione non si sarebbe risolto il problema del logo? il
più votato viene usato

> > La vedo diametralmente opposta... :) se sei in 4 gatti, ci metti
> > un'attimo a stabilire se c'è consenso o no. Quando sei in tanti,
> > meglio affidarsi ai numeri di una votazione
> 
> A parte il fatto che anche in quattro gatti non sempre il consenso è
> pienamente determinabile :-) un grosso e secondo me quasi
> insormontabile problema per introdurre una votazione è, ripeto,
> valutare quale sia la metodologia di voto sensata e giusta.

*questo* è il vero problema. Ma non è insormontabile.

> >> Per il Linux Day è praticamente la stessa cosa :-)
> > Non è proprio così... Se io non sono d'accordo non posso fare il
> > LinuxDay. O meglio, posso farlo, ma non posso chiamarlo così... c'è
> > il censore che cassa
> 
> Non puoi dire di partecipare al Linux Day promosso da ILS e, come
> logica vuole, finché la proposta viene da ILS sarebbe quantomeno uno
> sgarbo organizzare una manifestazione con lo stesso nome: ma la
> possibilità d'organizzare eventi con le stesse caratteristiche - da
> solo o raccogliendo attorno alla tua proposta decine d'altri LUG - ce
> l'hai, eccome se ce l'hai!

L'obbiettivo sarebbe anche quello di non disperdere le forze...

> ILS ha mica detto a LUG Roma di non organizzare la LUG Conference
> perché solo ILS ha il diritto d'organizzare manifestazioni nazionali,
> o sbaglio? :-)

:-) 

> >> >>>Proviamo una votazione?"
> >> >>Mi pare che sia già stato spiegato a sufficienza perché le
> >> >>votazioni non sono uno strumento utile in queste circostanze.
> >> > ma nemmeno il consenso.
> >> Mi pare sia un sistema che alla fin fine funziona un po' di più :-)
> > Secondo me, no.
> 
> Funziona per l'evidente maggioranza delle persone, funziona meno per
> quei pochissimi che fanno un enorme quantità di strepito e "sembra"
> siano tanti :-)

appunto! crea confusione e nient'altro... stabilire cos'ha consenso non
è banale ed è facilemente criticabile.

> >> Non è una difesa ad oltranza del consenso, è una difesa
> >> contestuale.
> > Mah... io non credo assolutamente in questo metodo. Non è
> > trasparente.
> 
> Non lo è? Esprimere la propria opinione in lista mi sembra sia di una
> trasparenza incredibile, invece :-) Tu, se controlli, puoi sapere
> quali sono state le mie opinioni in proposito della data, della
> settimana, ecc.

Si, ma non è lapalissiano...
 
> > Belin, è come se quando uscirà la data del LD (ipotizziamo 28/10),
> > qualcuno saltasse su e dicesse "c'era consenso per il 10/9". puoi
> > contraddirlo senza andare a spulciare gli archivi?
> 
> Certo, m'affido alla mia memoria ;-) E comunque non è troppo
> complicato fare una statistica su quanti si sono espressi per una
> data piuttosto che per un'altra.

Mah... per me, invece è molto complicato. E la mia memoria fa veramente
cacare :-D

> > Molto più semplice una votazione diretta. Senza trucchi e senza
> > inganni :-) Alla luce del sole
> 
> Ribadisco: sì, ma chi vota? :-D

questo è da decidere...

Faccio un'altra proposta: ILS propone un metodo di voto che gli può
andar bene. Se c'è *ampio* e *palese* consenso :-P si usa quello.

altrimenti si valutano altre proposte, dalla lista e ILS decide se il
metodo può essere accettato o meno. 

L'importante è arrivare ad un compromesso che coinvolga i LUG nel
processo decisionale direttamente (per quanto riguarda il LinuxDay,
non per altro).

> Non c'è consenso :-) e non credo possa neanche esserci un consenso
> unanime su *chi* dovrebbe votare per una realtà che è costituita da
> troppe differenze individuali (dei gruppi): tu dici un voto per LUG,
> io ti dico /piuttosto/ un voto per persona iscritta a questa lista.

In realtà, comincio a convincermi del fatto che siano le persone
iscritte quì a votare, sia meglio

> Poi, guarda, se tu vuoi arrogarti il diritto di determinare chi può e
> chi non può votare... fai pure, ma hai la mia piena riprovazione :-)

Salvo qualche noto personaggio, sono convinto che nessuno creda di avere
la verità in tasca, no? :)

ciao,

-- 
Marco Bertorello			http://www.allug.it
ALessandria Linux User Group		mailto:info@allug.it
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