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<body bgcolor="#ffffff" text="#000000">
OrvietoLUG wrote:
<blockquote cite="mid:4AC0CD88.7000303@orvietolug.org" type="cite">Mmm...
<br>
<br>
Leggendo vari articoli su internet ho avuto la bella notizia che i
ministri Brunetta e Gelmini hanno sottroscritto un intesa con Microsoft
per fornire alle scuole e agli enti di ricerca software in maniera
gratuita per sviluppare i loro progetti.
<br>
La cosa che piu mi preoccupa e' la parola gratuito... e che l'intesa e'
per tre anni da oggi. </blockquote>
Mossa tragica, ci pone di fronte a un problema molto difficile da
risolvere: nei prossimi 3 anni una valanga di giovani saranno
fidelizzati dai prodotti microsoft perché devono usarli a scuola. Mi
viene la nausea, questo <a
href="http://saperi.forumpa.it/people/pietro-scott-jovane">CEO nuovo
di microsoft</a> è veramente uno dei personaggi più inquietanti che
meglio si inquadra nelle politiche fidelitarie delle grandi
multinazionali. Inoltre sembra essere ammanicato forte, ha già piazzato
diverse altre porcate al nostro paese (
<a class="moz-txt-link-freetext" href="http://punto-informatico.it/2710299/PI/News/voip-della-pa-parla-microsoft.aspx">http://punto-informatico.it/2710299/PI/News/voip-della-pa-parla-microsoft.aspx</a>
) su tecnologie che noi conosciamo da prima che la M$ ne sentisse
parlare.... sigh<br>
<br>
Il nostro problema ora sarà affrontare con prodotti che notoriamente
sono gratuiti per l'end user, prodotti che notoriamente NON lo sono ma
vengono distribuiti gratuitamente. Guardate che c'è una bella
differenza putroppo, perché la gente vede come un guadagno prendere <b>gratis</b>
una cosa che <b>avrebbe un costo</b>. <br>
<br>
Non è tra l'altro cosa nuova, visto che la M$ e la Apple fanno già di
queste cose dentro le università, distribuendo sw gratuito con licenza
studenti e regalando sconti per l'acquisto di macchine.<br>
<br>
Io sinceramente non credo che siamo in grado di affrontarli sul loro
campo, cioé quello della diffusione a mezzo pubblicità/contatti
politici/imposizione di un mercato. Quello che dobbiamo trovare noi
sono soluzioni alternative, quelle soluzioni che secondo me sono<b>
indirizzate piuttosto al mondo aziendale </b>che a quello dell'end
user, perché svincolano l'azienda da sistemi di licensing intricati e
volti al massimo guadagno di chi li fornisce.<br>
<br>
Il punto di vista dell'end user è, e sempre sarà, l'usabilità più
spicciola che, aihmé, non è veicolo di ideali e valori nella maggior
parte dei casi. Quello che voglio dire è che l'utente Linux <b>deve
essere coinvolto eticamente </b>nella scelta del sistema operativo,
altrimenti non la fa.<br>
Questo perché, se microsoft regala il software agli studenti, la
gratuità delle distro non è più un punto di forza.<br>
<br>
<blockquote cite="mid:4AC0CD88.7000303@orvietolug.org" type="cite">Con
tutti gli sforzi che noi LUG o altre associazioni e individui facciamo
per pubblicizzare il software libero, il tipo di cultura che c'e'
dietro, la comunita' di persone piu o meno esperte che si preoccupano
di dire al mondo.. ragazzi c'e' un alternativa... anche migliore... noi
continuiamo a investire in un azienda che sta andando in declino?
<br>
</blockquote>
Ho visto anche molti studenti all'università che foraggiano la
microsoft. Purtroppo se l'istituzione fa una scelta, quella diventa un
trend.<br>
Il più delle volte la scelta di affidarsi a una grande multinazionale è
legata alla falsa credenza che questo darà stabilità ai sistemi, mentre
- noi lo sappiamo molto meglio di altri - dà soltanto la sicurezza
delle tasche piene alla corp. e permette ai lavoratori più pigri di
scaricare le resposabilità (eh quello è colpa di windows!), che spesso
non vogliono o non sanno assumersi quella di mantenere un parco
macchine libero.<br>
<br>
Sono abbastanza scoraggiato da questa notizia perché so già che ci farà
perdere appetibilità presso gli end user e ci brucia il campo nelle
pubbliche amministrazioni dell'educazione, quelle strategiche (la
microsoft ha fatto bene i conti coi gonzi italiani che jettano soldi
per qualsiasi cianfrusaglia tecnologica).<br>
<br>
Ci restano di fatto le piccole e medie imprese e gli altri comparti
della PA, e qualche scuola illuminata.<br>
<br>
A me sembra che senza una strategia globale difficilmente si riesce a
scalzare questa moda. Non riesco a convincere neanche mio padre a usare
Linux, perché al lavoro ha windows :(<br>
<br>
scusate la lunga mail ma mi sembrava un'analisi da fare. Se mi verranno
in mente idee per una svolta ve le scrivo :D<br>
<br>
ciao<br>
<pre class="moz-signature" cols="72">--
Bjaast(Florido Paganelli)
--
Florido Paganelli
Presidente Ass. LSLug ("La Sapienza" Linux user group)
Sito web: <a class="moz-txt-link-freetext" href="http://www.ls-lug.org/">http://www.ls-lug.org/</a>
Wiki: <a class="moz-txt-link-freetext" href="http://www.ls-lug.org/wiki/">http://www.ls-lug.org/wiki/</a>
email: sapienzalug [ a_t ] gmail.com
</pre>
</body>
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