<br><font size=3 face="Arial">Gentilissimi, <br>
Vi segnalo questo appuntamento, che diversi esponenti del mondo della politica,
delle Istituzioni, dell'accademia stanno organizzando e promuovendo. Credo
che possa essere di interesse per chi ha fatto della condivisione del sapere
nel software, attraverso l'uso del software libero, uno sei temi centrali
della propria iniziativa, e spoero che questo non sia considerato SPAM.<br>
Penso invece che sia una occasione importante per una riflessione condivisa
sul futuro dell'ICT e della Societa' dell'Informazione, e vi prego di valutare
se diffondere e pubblicare tale invito. <br>
Cordiali Saluti</font><font size=3 face="Times New Roman"> </font><font size=3 face="Arial"><br>
Senatore Fiorello Cortiana</font><font size=3 face="Times New Roman"> <br>
</font><font size=4 face="Arial"><b><br>
Condividi la conoscenza: nuovi Commons, nuovi diritti</b></font><font size=3 face="Times New Roman">
<br>
</font><font size=3 face="Arial"><br>
18 Dicembre 2004, ore 9.00 - 13.00</font><font size=3 face="Times New Roman">
</font><font size=3 face="Arial"><br>
Milano, IULM</font><font size=3 face="Times New Roman"> </font><font size=3 face="Arial"><br>
“Condividi la conoscenza: nuovi Commons, nuovi diritti”</font><font size=3 face="Times New Roman">
</font><font size=3 face="Arial"><br>
intervengono:</font><font size=3 face="Times New Roman"> </font><font size=3 face="Arial"><br>
Stefano Rodota' <br>
Claudio Prado <br>
Lawrence Lessing <br>
Franco Carlini <br>
Carlo Formenti <br>
Enzo Gentile <br>
Angelo Raffaele Meo <br>
Stefano Maffulli <br>
Marco Ciurcina <br>
Mauro Pagani <br>
Anna Carola Freschi <br>
Angelo Raffaele Meo <br>
Coordinano: Fiorello Cortiana e Milly Moratti <br>
</font><font size=2 face="sans-serif"><br>
DI COSA DISCUTIAMO</font><font size=3 face="Arial"> </font>
<br><font size=3 face="Arial"><br>
Un diverso terreno di gioco <br>
Lo sviluppo della Societa' dell'Informazione richiede di modificare la
definizione dei diritti universali: oggi piu' che ieri la definizione dei
beni comuni, del valore della condivisione del sapere sarebbe la leva di
un nuovo rinascimento, in un periodo in cui la guerra sembra l'unica risposta
praticata al declino del modello di sviluppo. Mai come oggi la crisi mostra
limiti e opportunita' di un diverso modello; ma questo necessita la definizione
di un diritto internazionale che garantisca la condivisione cooperativa
della conoscenza. <br>
La necessita' di definire e sviluppare i nuovi commons, beni comuni della
societa' liberamente accessibili, riuscendo allo stesso tempo a valorizzare
intelligenze individuali, investimenti economici e bisogni collettivi e'
la nuova frontiera politica, sociale ed economica che ci troviamo ad affrontare.
<br>
Definire l'accesso ai saperi collettivi come un diritto universale pone
un problema inedito in termini legislativi, assolutamente in controtendenza
rispetto alla sacralita' dei brevetti e del copyright, dato che sempre
pi la legislazione europea, occidentale e internazionale utilizza come
una clava e un ricatto di fronte alla crisi di competitivita' alle richieste
dei Pesi emergenti. Inoltre grande valore assume la libera accessibilita'
delle produzioni intellettuali e immateriali pubbliche, a partire dalla
funzione della ricerca e dell'universita': il progetto Genoma, esperienza
di importante investimento pubblico e' un caso clamoroso di creazione di
commons, cioe' di un sapere condiviso che rivoluziona l'approccio scientifico,
perche' fornisce alla ricerca medica di base ed applicata un nuovo terreno
di gioco. <br>
Si pone un problema di regolazione nella condivisione, che possa consentire
sintesi della creativita' individuale, degli investimenti pubblici e privati,
dei bisogni collettivi: lo statuto dei lavoratori della conoscenza, la
definizione di un diritto d'autore che riconosca l'autore in quanto tale
e non i diritti connessi di edizione e sfruttamento pongono al centro la
funzione della paternita' intellettuale, ancor prima che il nodo della
proprieta' intellettuale. La crescita di un movimento di lavoratori della
conoscenza segna un mutamento profondo nella dimensione storica che abbiamo
conosciuto nel secolo passato. <br>
Oggi piu' che mai si pone il problema di una sintesi tra le domande e i
bisogni di chi vuole condividere le produzioni immateriali con le aspettative
di chi garantisce la biodiversita' come pubblico attraverso la varieta'
delle produzioni naturali e agroalimentari. <br>
La definizione di un sapere libero e accessibile, in campo scientifico,
nel sistema delle comunicazioni, nell'universo culturale, consentirebbe
la definizione di un nuovo terreno di gioco e di una nuova funzione dello
sviluppo, capace di aprire le porte del fortino occidentale e di riaprire
un canale di comunicazione scientifico e non solo nelle relazioni
tra cultura occidentale e culture emergenti, in alternativa la modello
del conflitto religioso e della guerra preventiva permanente. <br>
<br>
Non abbiamo risposte precostituite; questi spunti richiedono un impegno
collettivo che permetta di far incontrare chi oggi si batte contro la brevettazione
del software con chi sviluppa cultura liberamente distribuibile, chi e'
impegnato nella difesa degli usi civici naturali con chi tenta la strada
di una ricerca libera e condivisa, chi si batte per riaffermare, nell'era
del lavoro intellettuale e precarizzato, il diritto alla liberta' creativa
e chi costruisce quotidianamente un diverso contenuto della comunicazione
di massa. Oggi pi che mai e' necessario gettare le basi per la costruzione
di un blocco sociale consapevole per la qualita' capace di costruire un'altra
risposta possibile. Per questo ci incontreremo il 18 Dicembre a Milano,
presso lo IULM, con la speranza che sia un nuovo inizio per una politica
della condivisione e per costruire una sintesi inedita tra vecchi e nuovi
diritti. <br>
<br>
Promuovono: <br>
Fiorello Cortiana, Stefano RodotଠFranco Bifo Berardi, Carlo Formenti,
Laura Tettamanzi, Angelo Raffele Meo, Franco Carlini, Matilde Ferraro,
Stefano Maffulli, Fiorella De Cindio, Monica Frassoni, Marco Ciurcina,
Mariella Gramaglia, Arturo Di Corinto, Lele Rozza, Giovanna Sissa, Guido
Chiesa, Anna Carola Freschi, Oriana Persico, Maurizio Zammataro.</font>