<div dir="ltr">Secondo me bisogna partire dai progetti che si possono realizzare, e verificare se interessano e ce ne sono le forze.<br><br>E poi già migrare il comune ad OS è difficile, se mi sparisce anche il supporto del LUG è quasi impossibile....<br>
<br>Insomma, vediamoci e parliamone, e decisiamo tutti insieme cosa fare.<br><br>Perché non ci incontriamo questo giovedì (11 settembre) al festival del copyleft? Alle 19 c'è una tavola rotonda su software libero e pubblica amministrazione, finito quello potremmo penderci una pizza insieme.....<br>
<br>fatemi sapere,<br> Ilario<br><br><br><br><div class="gmail_quote">Il giorno 8 settembre 2008 10.55, Graziano Giuliani <span dir="ltr"><<a href="mailto:linuxrules@tin.it">linuxrules@tin.it</a>></span> ha scritto:<br>
<blockquote class="gmail_quote" style="border-left: 1px solid rgb(204, 204, 204); margin: 0pt 0pt 0pt 0.8ex; padding-left: 1ex;">Penso sia necessario vedersi per decidere cosa fare nel/del gruppo<br>
Linux...<br>
<br>
Proprio quando le prospettive di diffusione del Software Libero si<br>
stanno aprendo a livello di amministrazione pubblica e sarebbe<br>
necessario fornire un supporto o almeno un appoggio, il LUG di Arezzo si<br>
trova nella fase forse più debole della sua storia.<br>
<br>
Il fenomeno non è solo del LUG di Arezzo, ma si è in atto in molti altri<br>
LUG non radicati in un tessuto produttivo o educativo.<br>
<br>
Tra di noi molti per questioni legate a famiglia, impegni e lavoro hanno<br>
negli ultimi due anni diradato e anche (il mio caso dall'inizio del<br>
2008) sospeso la partecipazione alle riunioni serali.<br>
Molti sono quelli che per scelta di vita hanno lasciato Arezzo (ultimo<br>
il Bando), e a mio giudizio la mancanza di Arezzo Wave si è fatta<br>
sentire negli ultimi due anni come un macigno.<br>
<br>
Al tempo stesso la maggiore diffusione della banda larga mette a<br>
disposizione di tutti gli utenti del Software Libero dei centri di<br>
competenza raggiungibili sul Web a qualunque ora del giorno e della<br>
notte.<br>
Il nostro gruppo era nato qualche anno fa con la maggiore vocazione di<br>
fornire assistenza ed aiuto a quanti volessero passare a Linux, ed i<br>
nostri incontri serali erano spesso installazioni collettive di Linux<br>
sui PC di quanti venivano a chiedere il nostro aiuto. Queste persone poi<br>
per amicizia e nella prospettiva di aiutare gli altri rimanevano per<br>
qualche tempo con noi, ed il lavoro culminava sempre con "la festa" di<br>
Luglio ad AW.<br>
<br>
Queste attività sono venute a mancare (sfido chiunque ormai a non<br>
riuscire ad installare Linux su un PC), e a mio giudizio bisogna trovare<br>
un progetto differente da seguire.<br>
<br>
Sul territorio di Arezzo molte aziende usano Linux, ma abbiamo sempre<br>
fallito nel costruire nel o attorno al LUG un terreno neutrale per lo<br>
scambio di competenze e tecnologie come quello che caratterizza i LUG di<br>
aree "calde" da un punto di vista informatico (vedi esempi dei LUG<br>
americani). Se anche qualcuno si faceva vedere, mai due aziende si sono<br>
incontrate da noi nello stesso momento o luogo.<br>
<br>
Abbiamo fallito anche nell'agganciare la nostra attività a quella delle<br>
scuole e dell'università. Se sulla seconda scontiamo il fatto che i<br>
docenti provengono da Firenze e Siena e si appoggiano ai LUG di<br>
riferimento, sulle scuole il problema è più complesso: se da parte dei<br>
docenti e dei presidi abbiamo sempre avuto appoggi ed inviti, quando<br>
abbiamo provato ad "entrare" nelle scuole superiori abbiamo sempre<br>
trovato l'indifferenza e a volte l'aperta ostilità del personale tecnico<br>
non docente responsabile del settore informatico, interessato più a non<br>
aumentare il proprio carico (spesso ridicolo) di lavoro che ad acquisire<br>
le competenze necessarie alla migrazione al Software Libero. E anche qui<br>
le poche esperienze che hanno avuto qualche successo hanno scelto di<br>
rimanere nella propria scuola senza usare il LUG come veicolo per la<br>
diffusione, preoccupati di non "pestare i piedi" ai responsabili delle<br>
altre istituzioni scolastiche.<br>
<br>
Nel pubblico poi, in generale qui in Italia ognuno è sovrano di fare le<br>
proprie scelte, anche sperperando denaro, che tanto nessuno verifica poi<br>
se la spesa effettuata potesse essere evitata. E, almeno nelle<br>
istituzioni con cui siamo venuti a contatto, le competenze informatiche<br>
di base sono assai basse, e i settori dedicati, più che centri di<br>
competenze, sembrano bande brancaleone di praticoni che in qualche modo<br>
cercano di tirare avanti una barca che fa acqua da tutte le parti, e la<br>
cui massima aspirazione è trovare soluzioni "chiavi in mano" che<br>
permettano di gestire la situazione. Manca quasi completamente la<br>
capacità e la volontà di affrontare e risolvere i problemi internamente,<br>
e non parliamo poi dello sviluppo di software, che viene visto dove<br>
avviene al massimo come attività professionale extra da retribuire a<br>
parte e assolutamente non dovuta.<br>
<br>
Dato questo panorama, ritengo necessario vedersi per decidere cosa<br>
fare...<br>
<br>
In alternativa, suppongo che una eutanasia sia la terapia più<br>
indicata....<br>
<br>
Un demoralizzato Graziano.<br>
<br>
---<br>
Change your thoughts and you change your world.<br>
<div><div></div><div class="Wj3C7c"><br>
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Mailing list info: <a href="http://lists.linux.it/listinfo/lugar" target="_blank">http://lists.linux.it/listinfo/lugar</a><br>
</div></div></blockquote></div><br><br clear="all"><br>-- <br>---------------------------------------------<br>Ilario Nocentini<br>Arezzo - Italy - EU<br><a href="mailto:ilario@ieee.org">ilario@ieee.org</a><br><br>"Entia non sunt multiplicanda praeter necessitatem"<br>
</div>