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<meta http-equiv="content-type" content="text/html; charset=UTF-8">
</head>
<body bgcolor="#FFFFFF" text="#000000">
Ciao a tutti.. soprattutto a chi, del gruppo, conosce linguaggi come
PHP e programmazione web oriented (a me sconosciuta).<br>
Giro in lista la mail di un amico che ha avuto un'idea per un
progetto e cerca collaboratori.. provate a leggerla e fatemi sapere
cosa ne pensate.<br>
Se qualcuno ha voglia di farsi avanti, fissiamo un incontro con lui
che potra' illustrare piu' nel dettaglio il progetto stesso.<br>
Notte<br>
Fulvio<br>
<br>
--<br>
Ciao Fulvio
<div dir="ltr">
<p class="MsoNormal">Di seguito la mia idea più in dettaglio. <br>
</p>
<p class="MsoNormal"><b>Obiettivi e finalità</b></p>
<p class="MsoNormal">L’idea è quella di creare una piattaforma di
commercio
elettronico tra utenti sul modello di ebay ma con la filosofia
di wikipedia. Tale
piattaforma dovrà essere completamente gratuita, trasparente
agli utenti nelle
finalità e le metodologie, obbediente al paradigma del mercato
libero, dando la
possibilità ai venditori di donare una parte dei propri profitti
per sostenere
il servizio. <br>
</p>
<p class="MsoNormal"><br>
</p>
<p class="MsoNormal"><b>Panoramica sulla situazione attuale</b></p>
<p class="MsoNormal">Oggi su internet si contendono il mercato
della
compravendita online 3 grandi servizi: alibabà, ebay e amazon.
Tutti e tre sono
a pagamento, hanno degli importanti problemi di assistenza agli
utenti, mancano
di una rete social integrata, ed essendo cresciuti a passi
successivi intorno a
un nucleo (che non era stato concepito con la visione odierna)
sono affollati
di pagine inutili e meccanismi di gestione intricati e obsoleti.
Esistono poi
una serie di portali di inserzionistica gratuita, come <a
moz-do-not-send="true" href="http://subito.it">subito.it</a> o
kijiji,it
che nonostante diano un servizio gratuito, non consentono una
organizzazione
degli annunci in negozi, né danno alcuna sicurezza ai venditori,
poiché non
implementano un sistema di feedback.</p>
<p class="MsoNormal">Se si passa ad analizzare la selva dei
piccoli servizi cloni
di ebay, si nota però che esistono dei portali<span style="">
</span>semplici da usare, organizzati in modo coerente e
moderni, ma nella loro
totalità contemplano un esborso di denaro da parte degli utenti,
sotto forma di
costi fissi o relativi, e questo rappresenta il loro principale
fallimento.</p>
<p class="MsoNormal"><b><br>
</b></p>
<b>
</b>
<p class="MsoNormal"><b>Una filosofia free market</b></p>
<p class="MsoNormal">Fare concorrenza a un servizio come gmail o
youtube è
impossibile, per il semplice motivo che regalano qualcosa
all’utente e lo fanno
bene. Ai servizi a pagamento invece si può sempre fare
concorrenza, se
l’alternativa che si dà è gratis. Questo progetto vuole quindi
formare una
piattaforma che non aggiunga alcun costo ai fruitori, nemmeno il
tempo. I
venditori saranno infatti in grado di importare rapidamente i
prodotti dai loro
negozi e punti vendita che giacciono sulle piattaforme più
famose. In questo
modo si popolerà velocemente la piattaforma. </p>
<p class="MsoNormal">Non sarà nemmeno necessario fare troppa
pubblicità al nuovo
servizio, perché saranno i social network e gli utenti stessi a
comprendere il
cambiamento e diffondere la voce attraverso siti e blog. Gli
stessi utenti
potranno contribuire allo sviluppo della piattaforma attraverso
la creazione di
una community.</p>
<p class="MsoNormal">Il denaro necessario al mantenimento della
piattaforma
arriverà soltanto dalle donazioni. Gli utenti potranno
spontaneamente devolvere
una percentuale dei loro profitti al sito free market. Il sito
non dovrà
contenere adwords, né pubblicità di alcun genere, né permettere
agli utenti di
pagare per emergere nel motore di ricerca interno del sito. I
risultati e le
vendite dipenderanno solo dai feedback, dalle discussioni e i
commenti intorno
ai singoli negozi (che saranno dei veri e propri profili social)
e dalla
rilevanza acquisita con il tempo e l’esperienza. Non ci sarà pay
per win,
insomma, ma un piano sociale comune dove solo l’abilità di
marketing farà la
differenza.</p>
<p class="MsoNormal">Tutti i costi di gestione della piattaforma
(server,
connessione, manutenzione, sviluppo e personale impiegato)
saranno pubblicati
online in modo trasparente e tutto il ricavato delle donazioni
sarà gestito per
lo sviluppo e il mantenimento della piattaforma. Coloro che vi
lavoreranno
(quando il progetto prenderà sostanza) riceveranno un compenso
adeguato, ma
senza un dirigente che si arricchirà con milioni di dollari come
capita con i
market odierni. La filosofia è di fare qualcosa per la gente e
per un web
libero, e parte con l’esempio di una gestione retta, pulita e
consapevole. Non
penso di esagerare dicendo che il web necessita di maggiore
libertà: un sistema
che è nato con la libertà di diffondere contenuti e prodotti
creativi non può
discriminare in base al denaro o sottostare a organismi di
controllo (come
google) che possono renderti invisibile in qualsiasi momento e
che si
arricchiscono vendendo il nulla.</p>
<p class="MsoNormal">Raggiungere un sistema di mercato libero non
è solo un
dovere verso l’umanità intera, ma l’attuazione dell’idea stessa
di progresso. </p>
<p class="MsoNormal"><br>
</p>
<p class="MsoNormal"><b>Come partire</b></p>
<p class="MsoNormal">La prima cosa che serve per attuare un
progetto del genere è
l’onestà, la seconda il tempo, la terza la competenza tecnica.
Sono convinto
che 4-5 persone motivate possano arrivare a generare un progetto
che possa
essere presentato a portali di crowdfounding come kickstarter,
utili per
raccogliere una somma di denaro fondamentale per la gestione
iniziale dei
server. La preparazione di un adeguato supporto pubblicitario in
inglese
(filmati, materiale testuale e grafico) farà il resto. </p>
<p class="MsoNormal">Coloro che parteciperanno al progetto non
devono aspettarsi
di ricevere una remunerazione, almeno nel primo periodo, ma
impiegheranno il
proprio tempo per una finalità più alta e per fare qualcosa di
realmente utile.
Le competenze necessarie per realizzare la piattaforma sono
principalmente di
tipo web. Come idea iniziale direi di utilizzare php e mysql per
il back-end, e
html, css, javascript, e le loro derivazioni come jquery e
bootstrap per il
front-end. Il tutto andrà coordinato a un impianto progettuale
ben congegnato. Anche
chi non ha questo tipo di competenze però potrà dare il proprio
contributo
attraverso idee, spunti, analisi di mercato, lavori grafici,
promozionali e
consulenze di tipo legale, che saranno più che mai necessarie.
E’ fondamentale
una buona conoscenza della lingua inglese.</p>
<p class="MsoNormal"><br>
</p>
<p class="MsoNormal">Fammi sapere quando possiamo fare l'incontro.
Io vorrei fare partire questa cosa.<br>
</p>
<p class="MsoNormal"><br>
</p>
<p class="MsoNormal">Rimango a disposizione <br>
</p>
<p class="MsoNormal"><br>
</p>
<p class="MsoNormal">Gabriele Porro </p>
</div>
<br>
<pre class="moz-signature" cols="72">--
Fulvio Restelli
Member of LUGDucale Vigevano
<a class="moz-txt-link-abbreviated" href="http://www.lugducale.it">www.lugducale.it</a>
Skype: fulviorestelliuff
MSN: <a class="moz-txt-link-abbreviated" href="mailto:fulvio.restelli@fastwebnet.it">fulvio.restelli@fastwebnet.it</a>
Linux User #486702
Ubuntu User #26518
Running:
Debian 7.2 (wheezy) + Lxde on Laptop
Puppy 5.7.1 (Precise) + JWM on Laptop
Xubuntu 12.04 (Precise) + XFCE on desktop
Nas4free 9.0 Sleeping on homemade NAS</pre>
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</html>