[openvideo-it] Lightwork per linux beta

Marco Ciampa ciampix@libero.it
Lun 27 Maggio 2013 08:42:53 CEST


Torno su questo thread perché mio cognato (che ha usato Avid e
Cinelerra) lo ha installato e in poco tempo è riuscito a fare cose
prodigiose...

proprio un bel prodotto. Non ancora stabile da considerarlo "pronto" però!

On Wed, May 01, 2013 at 06:04:44PM +0200, Ivan Tarozzi wrote:
> Il 01/05/2013 16:07, Raffaella Traniello ha scritto:
> > Ciao!
> 
> Ciao Raffaella!
> 
> > 
> > On 05/01/2013 03:42 PM, Ivan Tarozzi wrote:
> >> Io ancora non l'ho provato, e sono piuttosto combattuto. Nel senso che
> >> dalla pagina "terms and conditions" che si legge prima di scaricare la
> >> beta mi pare si possa dire che *non* si tratta di software libero.
> >> Non so se con l'uscita della versione finale le cose possono cambiare,
> >> ma ci credo poco.
> > 
> > Vorrei mettere in chiaro la storia di Lightworks. Basata sui fatti,
> > sulle dichiarazioni ufficiali e non su processi alle intenzioni.
> > 
> > 1. Lightworks è nato come software proprietario. Il primo e più grosso
> > programma di montaggio assieme ad AVID.
> > 2. La Editshare lo ha comperato ed ha avviato un lungo processo per
> > renderlo software libero.
> > 3. Ieri è uscita la versione beta, non ancora libera.
> > 4. Editshare ha sempre pubblicamente promesso di rendere Lightworks Open
> > Source.
> 
> Mi spiace essere stato frainteso e non era mia intenzione fare un
> processo alle intenzioni... premesso che come da loro roadmap
> (http://www.lwks.com/index.php?option=com_content&view=article&id=51&Itemid=177)
> il codice sarà rilasciato solo alla fine, il dubbio espresso non
> riguarda il mantenimento delle promesse (non ho elementi per dire che
> non verranno mantenute) ma riguardano le libertà che verranno concesse.
> 
> Nel senso che, non avendo mai specificato con quale licenza verranno
> rilasciati i sorgenti, e vedendo l'attuale modello con cui
> distribuiscono il software (registrazione, autorizzazione, divieto di
> ridistribuire...) il mio dubbio è che anche dopo il rilascio dei
> sorgenti il modello non cambierà di molto.

beh segue il discorso (step 1) "rilascio freeware", mi pare che sin
qua... non ci sia da obiettare niente...


> La differenza è sottile, ma questo è un tipico caso in cui parlare di
> OpenSource è diverso dal parlare di Free (Libero) Software.

No no Free e Open usano le stesse licenze. Ergo sono la stessa cosa.

> Teoricamente EditShare potrebbe rilasciare il codice (quindi
> OpenSource), però impedire di forkarlo, di usarlo senza pagare licenza,
> di modificarlo, di ridistribuirlo ecc.

Quello non sarebbe Open Source. Leggiti una licenza OS ... come la GPL.

> Tutto dipende da quale licenza adotteranno. E siccome in tutti i
> documenti e comunicati che ho visto non hanno mai fatto menzione di
> questo, se qualcuno ha informazioni diverse sarei contento di conoscerle.

Mah la prima pagina lo dice espressamente. La licenza vedremo. Io credo
che andranno su una GPL per il corpo principale, LGPL per le librerie e
quindi vedremo (pochi) codec e filtri liberi e molto proprietario ... ma
ci starebbe!

> > 
> > Si noti che finchè non esisteranno sufficienti codec liberi per diverse
> > funzioni nessun programma di montaggio potrà mai essere completamente
> > libero.

Esatto è questo il punto. Ovvio che LW non possa risolvere un problema
così grande..

> [cut]
> > Per questa ragione anche la versione Open Source di Lightworks per Linux
> > avrà estensioni a pagamento.
> 
> Perfettamente daccordo, e la cosa non mi sconvolge.

Infatti non sconvolge neanche me.

> Se (soprattutto tra i professionisti) qualcuno è legato o è costretto ad
> usare software non libero o formati non aperti è normale che per questo
> venga richiesto un pagamento di una licenza.
> 
> Il mio discorso sopra espresso riguarda ovviamente solo la parte che non
> è legata a brevetti.

Certo. Se son rose...

[cut]
> > Credo che il futuro dell'Open Source non stia più nel volontariato ma
> > nel commerciale etico.
> 
> A questa frase sibillina non so come rispondere :D
> 
> Probabilmente andrebbe sviscerata meglio. Secondo me è sbagliato pensare
> al Free Software (ho spiegato sopra perchè non uso Open Source) solo

ma tu _usi_ Open Source, anche se non lo sai ... usi Linux no? ;-)

> come volontariato. Ci sono già *oggi* centinaia di aziende
> piccole/medie/grandi che fanno businness con il Software Libero (anche
> con i giusti paradigmi).  E sono daccordo che in certi contesti un
> supporto commerciale (ovvero "a pagamento") sia essenziale. Per questo
> odio anche l'equiparazione Free Software - Software Gratis.

Giustissimo. Anzi il commerciale è nato praticamente subito. RedHat è
stata una delle prime distro esistenti ed è stata _da subito_
commerciale e poco dopo è entrata in borsa: più commerciale di così... 

La contrapposizione volontariato-open/free source nell'ambito del
software libero non esiste. Esiste nel software proprietario. Ecco
perché non esistono movimenti volontari che usino sw proprietario.
Ve l'immaginate wikipedia basata su Windows?


> Se però "commerciale" diventa sinonimo di "proprietario",

Ma è sbagliato. La stampa libera si paga! Spesso invece quella non
libera è gratis.

Es: www.ilfattoquotidiano.it vs la Pravda (per non far nomi italiani) ...

> allora riesco a coniugarlo meno facilmente con un discorso etico.

In effetti non ci riesce nessuno.

> 
> Ma qui mi fermo, ho già scritto troppo :)
> 
> Grazie comunque per lo scambio di opinioni

Prego! ;-)

-- 


Marco Ciampa

+--------------------+
| Linux User  #78271 |
| FSFE fellow   #364 |
+--------------------+


Maggiori informazioni sulla lista Openvideo