[SabaziaLUG] nuove frontiere

slowplanet slowplanet@gmail.com
Sab 27 Mar 2010 22:39:21 CET


Ciao, questo non è un messaggio di propaganda elettorale, ma solo la
segnalazione di un articolo secondo me interessante apparso oggi su il
Manifesto.  Spero vi possa interessare..
Bye

Paolo aka Shamal
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E il partito pirata punta sui Rom

Scheda video, mouse, tastiera e tutto ciò che compone un
computer. La cornice è un po’ surreale: la baracca che ospita
il bar (ed è fornita di elettricità)del campo rom di La Martora a
Roma. Intorno a Paolo Cocuroccia e ai suoi sostenitori un gruppo
di una decina di ragazzi rom, maschi e femmine, tra i
14 e i 18 anni. Tutti intenti a seguire la loro prima lezione di
«open-source», che è anche una lezione di sopravvivenza
tecnologica in condizioni estreme: come smontare e rimontare
un computer, come cambiare un pezzo, come prendere
una vecchia macchina e rivitalizzarla grazie al sistema Linux:
«Basta utilizzare un sistema open-source, completamente
gratuito, per trasformare un vecchio computer finito nella
spazzatura in una macchina perfettamente funzionante –
spiega Paolo Cocuroccia - E’ una questione ambientale, perché
evita il crearsi di montagne di rifiuti non riciclabili, e una
questione di diritti: qui, in un campo rom che da vent’anni
non è stato ancora attrezzato dal comune di Roma, che si
tocca con mano cosa voglia dire digital divide». Cocuroccia
è il volto del Partito Pirata dentro Sinistra e Libertà, candidato
indipendente alle regionali del Lazio. L’esperimento guarda
ovviamente all’esperienza svedese, dove il Partito Pirata ha
conquistato un seggio al parlamento europeo. In Italia il cammino
è ancora lungo, ma intanto le elezioni regionali sono un
test per mettere alla prova la rete che si è creata intorno al
«Fusolab», uno spazio aperto nel quartiere Prenestino, che
ospita anche la prima sede nazionale del partito Pirata. Andare
a insegnare ai ragazzini romcome conquistare un computer
quasi fai-da-te è un’azione che richiama uno dei primi punti
del programma Pirata: l’accesso di tutti i cittadini a internet,
come previsto dalla Carta europea (non a caso, è la prima
cosa che hanno chiesto i ragazzi rom: «come ci colleghiamo
alla rete?»). E poi, ovviamente, il digital divide, la nuova frontiera
delle differenze sociali. Ma i Pirati lottano anche perché le
pubbliche amministrazioni rompano con le licenze Microsoft,
che succhiano milioni di euro. L’Umbria dimettendole ne ha
risparmiati tre. «Il Lazio dovrebbe fare altrettanto», dice Cocuroccia.
(Cinzia Gubbini)

il Manifesto - 27 marzo 2010
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Nome:        Linux e Rom
Tipo:        application/octet-stream
Dimensione:  2316 bytes
Descrizione: non disponibile
URL:         <http://lists.linux.it/pipermail/sabazialug/attachments/20100327/c51f6457/attachment.obj>


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