[Scuola] OO conference

fab anto1945@infinito.it
Sun Nov 8 11:11:44 CET 2009


Sono stato a Orvieto mercoledi 4 novembre alla Open Office conference.
La cittadina è molto suggestiva e ci tornero' volentieri come turista
perche' non ho avuto il tempo di visitarla.

Mi scuso per la lunghezza e se il tono e' un po' troppo critico, ma volevo
solo evidenziare i punti che secondo me si potrebbero migliorare ancora.

Alcuni miei amici hanno avuto difficolta' a registrarsi e a trovare il
programma della conferenza su Internet (e non erano dei novellini). Anche se
non si trattava di un incontro divulgativo, secondo me la "campagna
mediatica" avrebbe potuto avere un carattere piu' incisivo.
Per esempio io avrei fatto una home page molto semplice con pochi link
chiari: come arrivare, come registrarsi, programma,... ogni volta che dovevo
trovare qualcosa mi sono dovuto affidare a google.

Una volta arrivato ad Orvieto, e trovato un parcheggio, non sapevo dove
andare per trovare le sale delle conferenze. Sulle facciate di 2 palazzi
c'era ben visibile scritto: Open Office Conference, ma non era li' che si
teneva la presentazione iniziale. Alla fine una gentile persona mi ha
accompagnato fino al Palazzo del Popolo, dove su una porta di vetro c'era un
A4 su cui c'era scritto "entrance" col pennarello: ero arrivato.
Durante la registrazione ho ricevuto un sacchetto con tutti i volantini di
Orvieto per i turisti, un blocco note, una T-Shirt e il programma.

Il clima culturale della conferenza era vivace: i partecipanti provenivano
da ogni parte del mondo, e la lingua di conversazione era l'inglese.
Purtroppo io a scuola ho studiato francese, cosi' sono rimasto tagliato
fuori dal 80% delle discussioni. Mi dispiace per Paolo B., ma non sono
riuscito a fare quello che mi chiedeva.
Mercoledi' 4 c'era una sala dedicata all'utilizzo di Open Office
nell'educazione dove per mia fortuna c'era un servizio di traduzione
simultanea. Io ho seguito quasi tutti i relatori di questa sala, sbirciando
ogni tanto quello che accadeva in un'altra sala. Altre conferenze si
tenevano in parallelo in altri 2 palazzi della citta'(quelli dove ero
entrato prima per sbaglio).
In pratica questa serie di relatori (sull'educazione) e' stata un po'
trascurata dal pubblico straniero e si potevano contare solo una decina di
persone (prevalentemente italiane).

Per chi volesse sentire qualche presentazione, quelli del LUG di Orvieto mi
hanno detto che a breve saranno TUTTE disponibili da scaricare da Internet.
Fantastico, no?! :)
Le domande a molti dei relatori si possono ancora fare attraverso la posta
elettronica.

Riassumo in breve le mie impressioni

ore 9: M.Carnevali: un buon esempio di migrazione a Open Office del comune
di Bologna (lui non e' un dipendete del comune). Ha fatto notare che ora,
per passare a Open Office 3, non esiste un software per fare l'aggiornamento
e si dovrebbe prima disistallare il 2.4. Parlando in privato, ha detto che
Excel ha alcune funzioni avanzate che Calc non deve nemmeno cercare di
imitare perche' sono per un numero ridotto di utenti che possono continuare
ad usare Excel.

ore 10: P.Ohnewein: le condizioni che hanno portato al software libero nelle
scuole della provincia di Bolzano, cioe' un ministro dell'innovazione
sensibile a questi temi.

ore 11: P.Del Gamba: esempio di migrazione e considerazioni sull'uso di Open
Office per l'ECDL. Il prof. ha fatto notare che il solo fatto di leggere il
nome di Open Office al momento dell'esame, permette di aumentare la
curiosita' verso il software libero. Ha fatto notare come AICA sia una delle
poche ( se non l'unica) associazione europea che abbia sviluppato anche le
domande per la ECDL Advanced Open Source. Viceversa il Syllabus e' molto
orientato sulle funzioni di Office (problemi tra Access e Base) e le
simulazioni sono a pagamento...

ore 15: M.Feedick: secondo me era il portavoce di un'azienda che fa
e-learning usando piattaforme proprietarie (FLASH). 

ore 16: M.Caresia: stato dell'arte della formazione professionale finanziata
dalla provincia di Bolzano. Visto quello che dice la nostra Ministra
dell'istruzione, a proposito degli istituti professionali, potrebbe essere
un esempio da copiare; l'unico problema sono i fondi a disposizione delle
altre province (non autonome come Bolzano). Loro sono riusciti ad attingere
anche a Fondi della comunita' europea e a fare progetti piu' grandi.

ore 15: H-P.Charles: promuovere il software libero all'universita' fornendo
agli studenti un DVD per Windows (http://libre.uvsq.fr). In effetti anche io
penso che per portare gente al software libero si debba cominciare
gradualmente, sostituendo prima le applicazioni e poi il sistema operativo.
Oltre ai software e alla documentazione, questo DVD contiene anche video
promozionali dell'universita'. Forse, se si aggiungessero video promozionali
di altre aziende, si potrebbe autofinanziare il DVD?

ore 18: L.Fiorini: la professoressa si e' spinta ad insegnare ai futuri
insegnanti ad utilizzare software open source e strumenti di collaborazione.
Da quello che ha detto pero', non era interessata "solo" al software libero,
ma anche a quello gratuito. Per esempio, all'universita' faceva usare: un
wiki di un sito gratuito, ma non mediawiki, e Google Doc. Per il sistema
operativo ha detto di lasciare liberta' di scelta (cioe' windows). Ci
sarebbe stato da discutere in tal proposito (qualcuno ci ha anche provato),
ma quando si discute in pubblico si tende un po' a far degenerare la
discussione in un flame. Stavo pensando di scriverle una mail per darle
qualche suggerimento "tecnico".

Se volete aprire una nuova discussione per un particolare tema, siete liberi
di farlo

un saluto

Fabio



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