[Scuola] La buona scuola, conclusioni senza l'oste...

matteo ruffoni mattruffoni@gmail.com
Sat Dec 13 11:44:02 CET 2014


sono molto d'accordo con quello che ha scritto Fabio.
La scuola è inadeguata ai tempi e purtroppo la maggioranza di chi ci lavora
dentro oramai si è abituata all'inadeguatezza.
Portarvi il SL è una delle buone pratiche che possiamo provare ad
introdurre, con grande fatica, ma non è la sola.
matteo

Il giorno 13 dicembre 2014 11:23, Fabio Frittoli <ffrittoli@gmail.com> ha
scritto:
>
> In parte sono d'accordo: non tutte le proposte sono condivisibili ed altre
> andrebbero aggiunte (chissà se chi ha scritto l'articolo su Il Fatto ha
> dato un contributo, oppure se si limita ora a criticare l'iniziativa).
>
> I numeri della consultazione, che nell'articolo vengono dati come così
> importanti, personalmente non mi interessano (ma perché dovrebbero essere
> così interessanti quando nessuno dice niente sulle primarie web del m5s che
> raccolgono solo poche decine di voti, e le espulsioni solo poche migliaia?)
> e vengono fatte intendere come "vox populi".
>
> La mia opinione sulla libertà d'insegnamento, di cui si parla nell'art.33
> della costituzione, è che quando questa è stata scritta aveva sacrosante
> motivazioni essendo l'Italia appena uscita da una dittatura, ma in seguito
> purtroppo spesso è stata utilizzata dalla scuola e dagli insegnanti come
> scusa per non cambiare, non innovare. E questo ha portato ad avere oggi in
> Italia una scuola vecchia, nella quale per fare un esempio l'informatica è
> quasi del tutto assente, con le gravissime conseguenze del gap culturale
> dei nostri ragazzi nei confronti dei coetanei degli altri paese, non solo
> cosiddetti avanzati.
>
> Altri esempi di scuola vecchia sono l'insegnamento delle lingue, in
> particolare straniere ma non solo, che viene fatto in modo troppo teorico,
> senza legami con la realtà (tanta grammatica e tanta letteratura e poca
> comprensione del linguaggio e capacità di esprimere le proprie idee).
>
> Ecco, va bene la libertà d'insegnamento, ma non deve essere una scusa per
> fare il minimo sindacale e non aggiornarsi, non innovare, come purtroppo
> spesso accade. E allora ben venga l'aggiornamento obbligatorio e la
> progressione di carriera basata sulla volontà e capacità di innovare e non
> più o non solo sull'anzianità
>
> Sul potere dei DS ci sarebbe da aprire un altro capitolo: a mio avviso il
> problema non è che i DS abbiamo più potere, ma che lo sappiano gestire e su
> questo, per esperienza personale, ho dei dubbi (anche perché i DS sono
> docenti che, quasi sempre, ne hanno piene le scatole di insegnare).
>
> Oggi un DS non ha alcun potere decisionale: se un dipendente è assenteista
> o incapace, il DS non può fare nulla, e il dipendente mantiene il proprio
> posto di lavoro a vita continuando a provocare danni sui propri studenti e
> colleghi, senza parlare del fatto che toglie un posto di lavoro a giovani
> che sicuramente ne avrebbero maggior diritto. Se è un collaboratore
> scolastico, la scuola continuerà a non essere pulita; se è un dipendente
> amministrativo, a non essere gestita in modo adeguato.
>
> Mi sono capitati negli ultimi anni anche due (non uno solo) colleghi
> violenti, che hanno provocato danni fisici agli alunni, che anziché essere
> licenziati in tronco, semplicemente sono stati spostati in un'altra scuola
> (un po' come i preti pedofili). Senza che il DS abbia potuto intervenire...
>
> Un altro tema è la valutazione dell'insegnamento: l'Italia è l'unico paese
> civile dove le scuole non vengono valutate. E su questo gli insegnanti,
> così bravi a valutare gli studenti, nella massima parte si sono sempre
> opposti. Perché?
>
> A mio avviso sarebbe invece più importante dire che nel progetto non c'è
> quasi nulla su altri aspetti presenti negli articoli 33 e 34 della
> Costituzione. In particolare mi focalizzerei su questi due punti:
> - le scuole private, libere di esistere, non devono però essere un onere
> per lo stato (cosa puntualmente e sempre più disattesa)
> - lo stato deve intervenire per eliminare gli ostacoli di natura economica
> e non solo che impediscono ai meritevoli di raggiungere i più alti gradi
> degli studi (anche questo non viene fatto, perlomeno non in modo adeguato).
>
> Quando leggo certe cose, mi chiedo se chi le scrive ha mai avuto dei figli
> a scuola con insegnanti inadeguati... Io ho tre figli, che hanno avuto
> alcuni insegnanti bravissimi, per fortuna, ed altri del tutto inadeguati,
> purtroppo.
>
> Saluti
>
> Fabio
>
> Il 13/12/2014 08:20, Marco Ciampa ha scritto:
>
>> http://www.ilfattoquotidiano.it/2014/12/12/buona-scuola-
>> conclusioni-loste/1268454/
>>
>> Ed esiste un concreto pronunciamento del mondo della scuola sul Piano
>> Renzi, anche se il Governo tende ad ignorare anche quello. Si tratta di
>> 200 delibere di collegi dei docenti che gli Autoconvocati delle Scuole di
>> Roma e del Lazio e il Comitato per la Riproposizione della Lip hanno
>> raccolto non in due mesi, come le risposte al sondaggio, ma in un solo
>> mese; e non con un imponente spiegamento di forze. [...] La propaganda
>> cercherà di spacciare per buoni i risultati di un flop gigantesco su una
>> proposta che configurerebbe la conclusione naturale e drammatica del
>> percorso di aziendalizzazione della scuola statale. Dove ciascun istituto
>> non sarà più istituzione dello Stato, ma agenzia di servizi a domanda
>> individuale. Inserendosi nell’alveo di un accordo nel merito e nel metodo
>> trasversale, il piano scuola di Renzi scardina i principi della
>> democrazia scolastica fondata sul pluralismo e sulla libertà di
>> insegnamento e li sostituisce con l’autoritarismo del dirigente
>> scolastico, decisore unico delle sorti dei sottoposti; i principi
>> dell’uguaglianza e dell’unitarietà del sistema scolastico, perché ammette
>> e anzi favorisce l’entrata dei privati nella scuola, ampliando
>> inevitabilmente la sperequazione tra istituti scolastici, a seconda di
>> indirizzi, territori, destinatari...
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