[Scuola] Chiudiamo questa lista?

Damiano Verzulli damiano@verzulli.it
Wed Dec 14 21:46:53 CET 2016


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Il 14/12/2016 15:55, armeo@mail.nexacenter.org ha scritto:
> [...] Sono un po' perplesso, per ragioni ideologiche e di interesse
> nazionale su un punto: era proprio necessario Google Group? [...]

sempre piu' spesso --forse per l'eta' che avanza... o forse no [1]-- penso
a Stallman, ed alla sua _ASSOLUTA_ intransigenza verso qualunque forma o
cosa che possa anche solo minimamente "minare" la LIBERTA'
(specificatamente, nel software).

Da un lato, quella intransigenza --a mio parere-- produce un sacco di
problemi, primo fra tutti l'allontanamento preventivo e "a prescindere" di
molte persone che se fossero approcciate differentemente, potrebbero
comunque "abbracciare" i principi sottostanti. Altro problema (meno
importante, secondo me) e' l'allontanamento _istantaneo_ di chiunque
provi a guardare a quei concetti in termini di "business" e, piu' o meno
per caso, scopre che il papa' di tutto e' stato lui.

Dall'altro, se mi fermo a pensare e a riflettere, arrivo sempre e comunque
alle sue stesse conclusioni: non c'e' spazio per trattare. Su certe cose,
non si puo' essere disposti "a trattare".


...e poi, ogni tanto, mi accorgo che nel mentre io passo (perdo) tempo a
riflettere su queste cose, il mondo attorno a me (ed attorno alle
tecnologie IT) va molto veloce. Velocissimo.
Mi sforzo/ostino nel credere che dietro alla pervasivita' di Android ed iOS
ci siano solo ed esclusivamente dei "fondamenti" di business e di dominio
"del mercato" (deliberatamente non cito Windows perche' ormai e' quasi
un dettaglio insignificante: per ogni PC con windows sopra, conto almeno
10, o forse 100, smartphone Android/iOS). Un pezzettino del mio cervello,
pero', mi dice che e' _MOLTO_ pericoloso che due soggetti (Google in
primis; Apple un bel po' piu' in la) abbiano un potenziale controllo sul
"mondo" di tale portata (riflettevo che piu' che incrociare i tabulati
telefonici [degli operatori] sarebbe molto piu' produttivo incrociare le
"rubriche telefoniche" degli utenti [che google e apple... e whatsapp...]
hanno).

Ed ovviamente nelle scuole questi concetti sono semplicemente...
ignorati. E non solo dagli studenti.


Poi penso ai cosiddetti "servizi" on-line (Gmail e simili; DropBox e
simili, ...) ed alla loro "evoluzione" (GDocs, Office 365, etc.). Da un
lato va loro riconosciuto l'enorme merito di aver saputo "innovare" e, al
tempo stesso, di aver saputo abbattere in modo importante le "barriere"
all'ingresso: anche la signora Maria e' oggi in grado di fruirne.
Dall'altro non vi e' dubbio che, oltre a business decisamente
significativi, queste "piattaforme" abbiano cambiato drasticamente le
geometrie dell'IT (ed il relativo "controllo").

L'evoluzione dei servizi "proprietari" e' stata (ed e') cosi' importante
che ha alimentato un impoverimento delle competenze IT, che a sua volta
comporta un inesorabile riduzione della "conoscenza" (che si agglomera
nelle mani di sempre meno persone/entita').

Sto andando fuori tema. Scusatemi.

Torno al punto.

Perche' dico tutto questo?

Perche' capisco _perfettamente_ tutto il contesto che porta un
personaggio della statura del Prof. Meo [2] a puntualizzare questo passaggio:

> [...] Sono un po' perplesso, per ragioni ideologiche e di interesse
> nazionale su un punto: era proprio necessario Google Group? [...]

Capisco pure perfettamente quelle due parole "interesse nazionale" messe
li, apparentemente quasi per caso.... che invece sono li perche'
_E'_ESATTAMENTE_DI_QUESTO_CHE_STIAMO_PARLANDO_. Ed e' esattamente per
questo che la SCUOLA non puo' esimersi dall'assumersi le proprie
responsabilita' (soprattutto in termini di "dovere" futuro).

Allo stesso tempo se penso alla (probabile) facilita' con la quale e'
stata avviata la mailing-list su Ggroup... mi rendo conto che se non ci
fosse stato Ggroup, probabilmente non ci sarebbe stata manco la lista :-(


E mi chiedo: "quanti" fra i lettori di questa lista.... e "quanti",
soprattutto, fra i lettori della lista "wii", avranno la possibilita', la
capacita' e la voglia di "riflettere" su queste cose?

Ecco. Io, nonostante tutti gli sforzi contrari, voglio ancora (provare a)
discutere di queste cose, partendo dalla base. Dalla SCUOLA, appunto. E
il posto, ovviamente, e' _QUESTA_ ML. Ho la sensazione, pero', di essere
rimasto (quasi) solo. Da qui... la mia richiesta iniziale (di chiusura di
questa lista).

Che ne pensate?

Un saluto,
DV


[1] ..forse perche' vedo nella societa' in cui mi muovo una ricettivita'
sempre maggiore e sempre maggiormente inconsapevole di tecnologie
potenzialmente.... "pericolose"

[2] https://it.wikipedia.org/wiki/Angelo_Raffaele_Meo

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Damiano Verzulli
e-mail: damiano@verzulli.it
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possible?ok:while(!possible){open_mindedness++}
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"Technical people tend to fall into two categories: Specialists
and Generalists. The Specialist learns more and more about a
narrower and narrower field, until he eventually, in the limit,
knows everything about nothing. The Generalist learns less and
less about a wider and wider field, until eventually he knows
nothing about everything." - William Stucke - AfrISPA
  http://elists.isoc.org/mailman/private/pubsoft/2007-December/001935.html

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