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fab ha scritto:
<blockquote cite="mid:54692efb9aecb4c0010b6e2f1c53829f@94.163.2.181"
type="cite">
<blockquote type="cite">
<pre wrap="">Francesco ha ragione...
Parliamo della necessita' di costruire una campagna dedicata
all'educazione necessaria agli insegnanti.
</pre>
</blockquote>
<pre wrap=""><!---->
Forse e' il momento di ritoccare il titolo della discussione? (tipo:
aggiornare gli insegnanti?)
Cerchero' comunque di mantenermi sul tema del software libero.
Stavo pensando al fatto che nella mia citta', ogni anno, durante il Linux
Day, centinaia di ragazzi vengono accompagnati ad assistere a presentazioni
sul software libero.
Quando questi ragazzi ritornano a scuola, pero', nella pratica educativa
quotidiana, raramente lavorano sul software libero, nonostante i docenti
che li accompagnano siano sempre gli stessi e conoscano l'esistenza e i
vantaggi del software libero.
Chi puo' costringerli a fare questo "passo"? Chi puo' costringerli ad
imparare ad usare un altro software?
A mio parere lo puo' fare solo il Dirigente o un responsabile del sistema
informatico della scuola.
Ho usato una brutta parola: "costringere".
L'ho usata perche' in base alla mia esperienza i docenti sono restii a
cambiare software a meno che vi siano costretti...
Visto che ci sono poche risorse, andrebbe fatto un Linux Day, o una
campagna, come diceva Marco Costanzo, dedicata a "chi conta" (Dirigenti e/o
ai delegati responsabili dei laboratori di informatica), a cui parlare di:
- sicurezza (dai virus)
- legalita' (e risparmio)
- programmi utili per la didattica normale e la didattica speciale
(Handicap)
- soluzioni concrete: metodi di migrazione parziale (o totale) di un
laboratorio</pre>
</blockquote>
Il problema è abbastanza complesso e non tocca solo l'inerzia a
cambiare le cose, forse una certa pigrizia, ma anche i familiari dei
docenti.<br>
Ha scuola ho organizzato due incontri introduttivi su Linux aperti al
territorio, sono venuti circa il cinque per cento dei docenti (inerzia?
mancanza di curiosità? pigrizia? non so.)<br>
Ho implementato un'infrastruttura di rete con una postazione in ogni
classe, oltre al laboratorio, installando solo Linux e ovviamente
software libero, i docenti condividono le scelte che ho fatto,
fondamentalmente per il risparmio (non solo legalità ma anche la tassa
annuale degli antivirus ecc), ma quelli che lo usano si contano sulle
dita di una mano. Il singolo computer il docente che lo usa a casa e lo
utilizza anche a scuola come macchina da scrivere, ma portare la classe
nel laboratorio lo spaventa perché deve gestirne molti computer
contemporaneamente. Purtroppo nella scuola media inferiore manca la
figura dell'aiutante tecnico o assistente di laboratorio e ciò crea
molte difficoltà, sia per la gestione sia per le lezioni. Una soluzione
che avevo proposto era la compresenza, almeno per le prime volte, di
due docenti con una classe durante l'utilizzo del laboratorio, ma con i
continui tagli non ci sono i fondi. Che fare? Non lo so. Per ora sto
facendo un corso sull'utilizzo di base del laboratorio e cerco di
sensibilizzare e aiutare alcuni colleghi attraverso un rapporto
interpersonale, forse otterrò qualche cosa.<br>
Pensa che una prof. si avventurerà nel laboratorio con la classe da
sola perché sa che gli alunni padroneggiano abbastanza bene il
programma che desidera far usare, nello specifico è Inkscape. Possibile
che si debba affidare a docenti disposti a partecipare a
"viaggiavventurenelmondoinformatico.scuola.it"<br>
Anche se OpenOffice è abbastanza compatibile i docenti continuano a
usare a casa MOffice perché lo usano i loro familiari, in genere il
docente della scuola media ha una certa età e d'informatica non ne
capisce, si deve affidare ai figli e questi, usando Win e compani non
permettono ai genitori (docenti) di cambiare sistema. Qui bisogna
sensibilizzare la famiglia e/o aiutare il docente a essere autonomo.
Non sembra, ma ho riscontrato con molti colleghi questo problema. <br>
<br>
Oltre a parlare serve aiutare, assistere, accompagnare i docenti e le
scuole a fare la migrazione, il nuovo (Linux) spaventa ma se la scuola
e/o i docenti sanno che hanno a chi rivolgersi nei momenti di
difficoltà forse si può essere più incisivi.<br>
Ma ripeto, non solo accompagnare il docente per l'uso scolastico del
computer, ma anche per l'uso casalingo perché quello che conta è la
dimestichezza.<br>
Forse servono dei LUG più sensibili al mondo della scuola, forse dei
LUG-SCUOLA.<br>
Un saluto<br>
Claudio Del Brocco<br>
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</html>