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Paolo Amodio dixie@dixienet.it
Sab 22 Apr 2006 16:07:25 CEST


Il giorno 22/apr/06, alle ore 14:38, Nicola Merciari ha scritto:

>
> Paolo Amodio dice:   "Credo che Linux perderebbe molto del suo  
> smalto se
> fosse facile,
>                                   intuitivo, comodo etc. etc. etc.
>                                  Insomma il bello, sempre IMHO, di  
> Linux è
> la potenziallità, la
>                                  soddisfazione di un sistema calzato a
> misura, la stabilità, etc. etc.
>                                   etc.. Non penso che debba per  
> forza essere
> tutte GUI e fronzoli"
>
> Allora fatemi bene capire: Linux si propone come semplice  
> alternativa a
> microsoft o, come invece mi sembra di capire, la filosofia porta in  
> se anche
> un messaggio più importante e meno tecnicistico?
> Il software libero dovrebbe appunto "liberare" milioni di utenti  
> omologati
> microsoft e, perchè no, attraverso l'assenza di licenze e di  
> copyright,
> arrivare anche a quelle fasce di popolazione (vedi paesi del sud  
> del mondo)
> che altrimenti rimarrebbero facilmente tagliate fuori dal circuito
> informatico... questo consentendo quindi a milioni di cittadini di
> informarsi, conoscere, capire, confrontarsi e crescere.
> Per fare questo e convincere o invogliare milioni di utenti a  
> passare a
> linux, il sitema si deve, a mio avviso, inevitabilmente porre come  
> facile
> accessibile e intuitivo.... non è affatto una questione di "fronzoli".
> Se invece si preferisce far rimanere linux un luogo esclusivo ma
> affascinante per tanti piccoli hakers, si faccia pure, ma i fini di  
> cui
> sopra ne resteranno inevitabilmete sacrificati.
>
>

Oltre a quanto già detto da Roberto, che per altro condivido  
pienamente, io credo che l'"informatizzazione" dell'utente debba  
passare ienevitabilmente attraverso la sua sensibilizzazione e crescita.
Con questo voglio dire che, specialmente nel terzo mondo, è più utile  
far comprendere l'esatto significato di un processo che dargli solo  
lo strumento per farlo (la vecchia e nota teoria dell'insegnare ad  
utilizzare la canna da pesca anziché passare solo il pescato).
Linux non è necessariamente dedicato ad hacker ma, sempre IMHO, non  
ne deve essere troppo snaturata la sua essenza.
Altrimenti metti su una bella macchina con Linspire ot similare con  
un frontedn like win e vedrai che la maggior parte degli utenti non  
si renderanno neppure conto di cosa hanno sotto.
Comunque distro facili da utilizzare, a mio giudizio anche meglio di  
win, ne esistono a bizzeffe: oltre alla citata Linspire, la stessa  
SuSE, la MDK, la stessa Ubuntu.
Non credo che la difficoltà sia né nell'installazione né  
nell'utilizzo, piuttosto dalla necessità (obbligo) a dover utilizzare  
S.O. proprietari (leggi MS) perché lo standard imposto è quello.
Ti faccio un piccolo esempio: una grossa compagnia assicuratrice per  
cui lavoro ha messo in cantiere un bel sistema nuovo, via web....  
ovviamente devi utilizzare Explorer :-( , altrimenti non ti puoi  
interfacciare al sito.
A mio giudizio i programmatori che hanno sviluppato quel sw non erano  
né particolarmente preparati né sensibilizzati ad una utenza  
"universale".
Ecco, IMHO, il vero problema nella diffusione di Linux ed altri S.O.  
"diversi" è nella diffusione di standard reali (like Oasis).

A presto

Paolo



Paolo Amodio
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