[Tigullio] Il ruolo del software libero

Paolo Amodio dixie@dixienet.it
Ven 29 Dic 2006 14:46:14 CET


Concordo con quanto tu dici Cristiano.
La mia "provocazione" con Nicola era impostata proprio su ciò.
Bisogna aver voglia di imparare cose nuove e di porsi sempre in  
dubbio per aver voglia di usare Linux (come in realtà qualsiasi altra  
cosa).
Il discorso... guarda che se non ci riesco me ne torno da dove sono  
venuto... non regge. Va bene per le persone che non hanno interesse  
per questa attività (ed è giusto che ce ne siano ed in tal senso  
Linux non è per tutti).
Sul fronte del marketing... non c'é storia hanno più mezzi e li  
avranno sempre (o per lo meno per ora): è una battaglia persa.
Però, da quando ho iniziato ad usare Linux (erano le prime  
versioni ... sob e ci ho messo 6 mesi per installarne una... non per  
usarla ;-) ) ad oggi molte cose sono cambiate e Linux è molto più  
diffuso e conosciuto.
Ma una grossa mano c'è l'ha data lo stesso windows : crash, virus,  
lentezza, voracità di risorse etc.
Per cui, IMHO, non consideriamo Linux la panacea di tutti i mali né  
l'unico sistema operativo esistente.
Più importante, sempre a mio parere, è l'adozione di formati aperti  
(su qualsiasi S.O. esistente).
Poi ben vengano le nuove esperienze.

Ciao a tutti.

Paolo

P.S: la prima volta che ho chiesto in SuSE un aiuto (era la versione  
3 o giù di lì) mi è stato risposto in italo-tedesco che potevo pur  
continuare a giocare nel giardino dello zio bill .... ;-)

Il giorno 29/dic/06, alle ore 14:34, Cristiano Nattero ha scritto:

>    Riprendo in un thread a parte la provocazione di Nicola e di  
> Paolo sul ruolo del software libero, mi fa piacere parlarne con voi.
>
>    Non esiste un sistema migliore di un altro in assoluto, alcuni  
> sono più adatti di altri a svolgere un determinato compito. Windows  
> è quasi monopolista sul mercato desktop ma non va così forte su  
> altri mercati; secondo me i suoi punti di forza più evidenti sono:
>
> * la posizione dominante sul mercato, che invita molti a non andare  
> fuori dal seminato. Molti addirittura pensano computer=windows!
>
> * il marketing e la comunicazione (continuo a stupirmi di quanto  
> siano bravi, c'è proprio da imparare da loro);
>
> * la quantità di hardware supportato (ma solo con processori x86).
>
>    Uno dei motivi importanti per cui l'ultimo punto è vero è che  
> molti produttori di hardware rilasciano i driver per windows ma non  
> per altri sistemi, e non rilasciano neppure le specifiche hardware  
> in modo che qualcuno possa scrivere i driver da sé. Per fortuna  
> negli ultimi anni la situazione sta un po' cambiando, forse anche  
> perché altrimenti questi produttori rischiano rimasti tagliati  
> fuori da alcuni segmenti di mercato.
>
>    A me piace il software libero proprio perché è libero; poi ci  
> sono le ragioni tecniche, il gusto di poter conoscere a fondo gli  
> strumenti che si usano, il piacere di frequentare la comunità, la  
> tutela della mia privacy...ma per me sono vantaggi aggiuntivi,  
> effetti collaterali, mi accontenterei anche se il software fosse  
> solo libero, gli altri vantaggi arriverebbero tutti col tempo.
>
>    Poi mi sentirei più tranquillo se anche le nostre pubbliche  
> amministrazioni utilizzassero software libero (e formati aperti)  
> per gestire i nostri dati. E se chi produce i servizi essenziali di  
> cui fruisco (acqua potabile, energia elettrica, gas, telefonia,  
> trasporti...) utilizzasse software libero, verificabile dai  
> cittadini. Ma una cosa per volta, iniziamo a usarlo noi!
>
> Happy hackin' :-)
>
> -- 
> Ciao,
> Cristiano
>
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>
> -- 
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>

Paolo Amodio
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