[toscana] Digest di toscana, Volume 69, Numero 1
Hal
hal@linux.it
Lun 6 Dic 2010 13:17:03 CET
Il giorno lun, 06/12/2010, Giovanni A. Cignoni ha scritto:
> Ma attenzione a esagerare nell'interpretare il copyright.
Si, il mio messaggio di "aggiustamento del tiro" è partito proprio
mentre arrivava il tuo... :-)
> Tutti i vocabolari e i dizionari che si comprano in libreria sono
> protetti copyright, da sempre.
> Ma nessuna lingua e' brevettata, chiusa o inusabile.
Vero. Potremmo discutere sul fatto che è un progetto "in crescita
continua e -virtualmente- illimitato". "Copyright" cosa?
> Il copyright in questi casi protegge la confezione: quali vocaboli sono
> inclusi, come sono organizzati i rimandi, come sono presentate le
> definizioni, quali citazioni sono proposte etc. E' questa l'opera
> intellettuale di chi compila un vocabolario e solo questa puo' esser
> protetta dal copyright.
Yesss! E il database dei lemmi?
> Ma se devesse uscire qualche comunicato e' meglio stare attenti a cosa
> si scrive.
Sì, sì, si, attentissimi. Ma stiamo già migliorando...
> E' capace che alla Crusca una "attribuzione - non commerciale - non
> opere derivate", possa andare bene. Solo che probabilmente non sanno
> cos'e'.
Infatti, volevo proprio arrivare a concludere dicendo: "il problema è
che alla Crusca sono una manica di ignoranti" (sulle licenze,
s'intende!) :-D
> Se invece ci fosse da prendersela con qualcuno, altri bersagli penso
> vengano prima della Crusca.
Vero, esistono situazioni più gravi e importanti, ma meno facili da
vincere o su cui è meno facile innescare una polemica che possa dare la
giusta visibilità. "Attaccare briga" contro l'Accademia della Crusca, su
un vocabolario, e avere anche ragione, non è cosa da tutti i giorni. :-P
Pensa come sarebbe bella una licenza CC by-sa (senza l'impedimento alla
commercializzazione): i NOSTRI soldi spesi dalla Regione potrebbero dare
un aiuto sostanziale all'editoria fiorentina. E scusate se è poco, in
questi tempi di crisi.
ciao
Alberto
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