File .po di galeon

Emanuele Aina faina.mail@tiscalinet.it
Sun, 04 Nov 2001 21:23:20 +0100


Matteo De Luigi <matteo.de.luigi@libero.it> dubitò:

> Cosa intendi con «termine discorsivo»?
> 
> Comunque secondo me l'unica differenza tra "druid" o "druido"
> è che il secondo è in italiano. Non rendiamo tutto più chiaro
> mettendo "druid" al posto di "druido". Anzi.


Mi riferivo solamente al fatto che io lo intenderei come nome proprio,
lasciandolo intradotto. Ciò nonostante, non ho nulla di contrario al
tradurlo...


> 
> Cioè scegliamo una delle due forme («gestore esterno» o «programma
> di supporto») e usiamo sempre quella.
> 


Io propenderei per la seconda per due motivi:
1 - l'ho proposta io ;-)

2 - il "supporto" mi comunica meglio l'idea di "helper".


> 
> Beh, è giunto il momento di imparare la nostra lingua invece
> di portare avanti un imbastardimento selvaggio causato
> dalla pigrizia culturale :)
> 


Ok, però c'è da considerare che oramai i termini "Serif" & co. sono
diventati una specie di standard de facto.


>> 
>> Già. Ma il significato di "set" è mooolto vicino a "insieme" (in quasto 
>> caso).
>> E, poichè "set" non è italiano (a differenza di "insieme") ho preferito la
>> seconda forma.
> 
> 
> Non vedo dove questo caso sia diverso da tutti gli altri.
> 

Da nessuna parte... Solo preferisco evitare l'"imbastardimento
selvaggio" sostituendo una parola straniera con un suo equivalente
italiano ;-)

Io sono solito tradurre "set" a seconda del contesto: "raccolta" (es.
"a set of useful scripts") oppure "insieme", lasciandolo invariato
il minor numero di volte possibile...

-- 
Au revoir.
Lele...