Revisione n.2 di Tomboy

Daniele Cocca danielecocca@yahoo.it
Ven 22 Apr 2005 19:35:56 CEST


>
>
>Il nome del "vecchi traduttore va lascito nei commenti dell'intestazione
>(x il fluire del Copyright nei sorgenti GPL) del file PO più o meno così
>
>        ...
>        # Copyright (C) YEAR Free Software Foundation, Inc.
>        # Amos Brocco <indirizzo@email>, ANNO
>        # Daniele Cocca <indirizzo@email>, ANNO
>
>e nella eventuale finestra di Informazioni di GTK+/GNOME. Ovviamente nel
>campo Last-Translator della intestazione del PO ci va messo il nome
>dell'ultimo traduttore. Per la finesta di informazioni puoi aggiustare
>il testo con qualcosa tipo
>
>        Tizo
>        Con contributi di:
>        Caio
>        
>Io ho fatto + o meno così nelle traduzioni di pannello e Nautilus che ho
>ereditato
>  
>
Ok, allora farò così (anche se l'anno è lo stesso).

>Controllo....
>
>        _Name=Tomboy Notes
>        _Comment=Quick and handy note-taker
>        _GenericName=Note-taker
>
>è il campo GenericName, per ora non usato in GNOME.
>  
>
Ah, ecco. Per ora, quindi, posso anche trascurarlo.

>Hai ragione, ma la descrizione della chiave dovrebbe descrivere la
>chiave, non l'interfaccia.
>
>GConf gestisce delle chiavi il cui valore può essere di tipo numerico,
>stringa, lista e booleano.
>
>Spesso tali chiavi compaiono nella UI (ad esempio nei vari dialoghi di
>preferenza) come controlli; tipicamente le chiavi di tipo booleano come
>delle checkbox, definite nella documentazione "opzioni"
>
>IMHO le opzioni si "attivano", le chiavi si "impostano a vero|falso".
>Che senso avrebbe infatti attivare un valore booleano? Intuitivamente
>significherebbe impostare a vero, ma intuitivamente.
>
>Considera inoltre che gconf-editor è solo un front-end e che lo
>strumento base è gconftool. Per le chiavi booleane si usa una riga di
>comando tipo
>
>        gconftool --type bool --set /path/to/key true
>
>e non 
>
>        gconftool --type bool --activate /path/to/key
>  
>
Uhm..., hai ragione, ritornerò ad usare "impostare a...".

>Aspetta.... Nel tradurre la guida per l'accessibilità ho notato che si
>usa sia keyboard shortcuts (p.e. Alt+F per aprire il menu file della
>finestra che si sta usando) sia hotkeys (non ho capito molto bene, ma
>dovrebbero essere tasti per aprire direttamente delle applicazioni. Cfr
>le prime voci nel gruppo Desktop dello strumento di preferenze
>"Scorciatoie da tastiera").
>
>Per differenziare i due, visto che in originale sono diversi, stavo
>pensando a "tasti veloci" per hotkeys.
>  
>
Infatti, qui ci sarebbe da distinguere. Che ne dici di "tasti rapidi" (o 
"tasti d'avviamento", visto che lanciano qualcosa?), al posto di "veloci"?

>si segue il proprio istinto  :-)  Non è un termine "glossariabile" per il
>quale pretendere l'omogeneità IMHO.
>  
>
E va bene, allora :)
Vada per "occorrenza/e".

>Al momento ho mandato in palla la mia installazione di Mono e non posso
>provare, ma ricordo di aver creato due note e di aver provato a dare
>alla seconda lo stesso titolo della prima. Ed appariva una cosa del
>genere.
>
Mi sembra che due note con lo stesso titolo addirittura non si possano 
creare. Nel dubbio, credo che lascerò fuzzy questa voce.

Grazie! :D

-- 
~~~[/usr/bin/newsignature, v0.1]~~~~~~~~~~~~~~~~~
~~ jmc - icq: 238679543                        ~~
~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~

`/usr/games/fortune` says:
Cos'e' rapinare una banca, a paragone di fondarne una?
		-- Bertold Brecht





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